Vanzaghello - Nuova vita per lo stabile in via Albarina.
I dubbi della minoranza

albarina

Vanzaghello - Stabile via Albarina, approvati lavori di riqualificazione per 493 mila euro. Il progetto parteciperà al bando regionale relativo a interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana, che prevede un finanziamento a forma di contributo a fondo perduto. L’idea del Comune è di trasferire al suo interno il centro socio educativo ‘Molecole’, attualmente nella ex scuola d’infanzia. L’ex scuola invece dovrebbe accogliere un centro diurno per anziani e un polo locale di servizi sanitari. Il gruppo di minoranza si esprime sulla questione in modo netto e presenta al sindaco un’interpellanza urgente.

La palazzina

Lo stabile di via Albarina è una palazzina edificata nel 1967, costituita da due piani fuori terra e da un piano seminterrato. C’è anche un cortile e un edificio indipendente con funzione di locali accessori o deposito. L’immobile era stato donato al comune nel 2011. Nel tempo cera anche stato un incendio che ha coinvolto il secondo piano e la copertura. Si legge nel documento di approvazione. “Tale incendio ha reso necessario fare degli interventi in urgenza per la messa in sicurezza del tetto ma ciò non ha completamente sanato la dichiarazione di inagibilità emessa”. I lavori, insomma, sono necessari in modo da poter riqualificare l’edificio.

I costi del progetto

L’importo complessivo del progetto è pari a 493 mila euro, che appunto dovrebbe essere coperto dal contributo regionale a fondo perduto. Nello specifico, sono previsti lavori per 330 mila euro, 34 mila euro dedicati agli imprevisti, spese tecniche per 40 mila euro e I.V.A. per 89 mila euro.

Il progetto

L’intervento proposto è incentrato sulla riqualificazione di un edificio pubblico inagibile. Al suo interno si prevede di trasferire il centro socio educativo Molecole, che attualmente offre un servizio diurno a un massimo di 30 ragazzi con disabilità e alle loro famiglie. In parallelo, la sede attuale del centro - cioè l’ex scuola d’infanzia – accoglierebbe un centro diurno per anziani e un “polo locale di servizi sanitari di prossimità”. Il progetto prevede diversi interventi. Per la palazzina residenziale si prevede l’accorpamento delle due unità immobiliari e del seminterrato, la riorganizzazione degli spazi interni, l’adeguamento dei servizi igienici, la realizzazione nel piano seminterrato di spazi per il personale (spogliatoi, servizi igienici, ufficio amministrativo) e deposito, l’adeguamento degli impianti idrici ed elettrici, l’istallazione dell’ascensore per accedere ai due piani, la sostituzione degli infissi, l’efficientamento energetico attraverso la realizzazione di un sistema di isolamento termico verso l’esterno, il riscaldamento a pavimento e l’istallazione di pannelli fotovoltaici. Per l’edificio accessorio è prevista la realizzazione di un parcheggio coperto e l’adeguamento statico del tetto con sostituzione della struttura portante. Inoltre, è prevista la realizzazione di locali per le attività degli ospiti, una sala polivalente, i bagni e l’adeguamento energetico.

I dubbi della minoranza

Il gruppo di minoranza ‘Insieme per Vanzaghello’ si esprime sulla questione in modo netto e presenta al sindaco un’interpellanza urgente: “Da circa 8 anni il C.S.E, struttura a servizio sovracomunale, ha sede idonea e funzionale nello stabile di fronte alle elementari con ampia soddisfazione degli utenti, delle famiglie e della cittadinanza tutta, date le dimensioni dell’immobile (oltre 1000 mq), l’assenza di barriere architettoniche e la centralità della struttura rispetto ai punti nevralgici del paese. Invece l’edificio di Via Albarina, disposto su più piani, presenta una superficie netta utilizzabile di circa 80 mq per piano e necessita di ascensori per permettere a persone con mobilità ridotta di accedervi. Nel cortile dovrebbe poi esserci una aula comune. Il servizio del C.S.E. viene svolto dalla cooperativa Valdocco dopo una gara indetto da Azienda Sociale a cui è stato concesso in uso lo stabile di Via Trieste; tale concessione è stata concordata e deliberata da tutti gli undici Comuni facenti parte della stessa Azienda Sociale, nell’ottica di una condivisione tra i vari comuni delle risorse e delle funzioni in ambito sociale. Sulla stampa locale (Settegiorni del 19 marzo 2021) sono riportate tra virgolette le seguenti affermazioni del Sindaco mai smentite: ‘Il responso di Azienda Sociale in merito (allo spostamento del CSE) è stato positivo’ e inoltre ‘L’idoneità dello spazio (per il CSE in via Albarina) è già stata verificata’”. Da qui le richieste del gruppo di minoranza sono chiare: “Chiediamo che il sindaco spieghi alla cittadinanza: quando e con quale documento Azienda Sociale ha espresso il ‘responso positivo’ per il trasferimento del CSE. Come si è arrivati alla ‘verifica dell’idoneità dello spazio’ per il trasferimento di 30 utenti disabili da oltre 1000 mq liberi a neanche 200 mq. L’architetto ha avuto solo 8 giorni per elaborare il progetto! Perché si intende trasferire il CSE, servizio già esistente per i disabili, mentre invece sarebbe più consono alla volontà delle donatrici, e molto più necessario, trovare una diversa destinazione all’immobile di Via Albarina con nuovi servizi sociali destinati alla cittadinanza meno giovane. È stata presentata in tal senso una interpellanza urgente al sindaco”. Il primo cittadino, Arconte Gatti, preferisce attendere la discussione dell'interpellanza nel prossimo consiglio comunale. 

Alcuni commenti

Alcune persone sono n disaccordo: "La trovo una scelta molto triste. Isolare dei ragazzi diversamente abili lo trovo discutibile, attualmente si trovano in una struttura adiacente alle scuole e vicino al centro paese. L’amministrazione prima di prendere questa decisione avrebbe dovuto consultare il centro e chiedere se fossero disponibili a effettuare il trasferimento. Il CES è di Vanzaghello è un valore aggiunto alla nostra comunità Che bisogna tutelare, difendere e valorizzare. È bello vedere i ragazzi Che fanno lezione a fianco ai nostri bambini. Non capisco per quale motivo lo si voglia trasferire in una struttura periferica". Commentano altri: "In questo modo si otterranno più servizi secondo me. Non si vuole togliere il centro, solo ricollocarlo. Non capisco il motivo di tanta polemica".


Sara Riboldi

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