Magnago - Nuova RSA
Via alle linee guida

anziani cura

Realizzazione di una RSA in paese, sono state definite le linee guida per l’avviso esplorativo. Il progetto presentato dovrà prevedere almeno 100 posti letto.

Le linee guida per la nuova RSA

Il progetto che dovrà essere presentato per la realizzazione e la gestione di una RSA in paese – si ipotizza a fianco delle scuole medie - dovrà prevedere elementi indicati chiaramente dal Comune nelle linee guida per l’avviso esplorativo. Intanto, la struttura dovrà prevedere 100 posti letto: tra i 5 e i 10 posti (singolo o coppia) con soluzioni abitative singole – per esempio l’appartamento protetto – e il resto da “modulare secondo le situazioni proprie della terra età auto/semi/ non sufficienti e posti Alzheimer in reparto dedicato”. Poi il progetto dovrà prevedere l’efficientamento dei costi generali di gestione attraverso l’ottimizzazione dei servizi e un cronoprogramma dei lavori che assicuri la realizzazione della struttura entro 36 mesi dall’approvazione del progetto esecutivo dell’opera. Inoltre, dovrà essere assicurato un numero di accessi in condizioni calmierate per i residenti di Magnago in base all’ISEE.

Spazi verdi e basso impatto ambientale

Il progetto deve prevedere però anche altre strutture complementari: la realizzazione di uno spazio verde attrezzato dedicato agli ospiti della struttura, la realizzazione di strutture accessorie e servizi complementari alla RSA, per esempio poliambulatori, spazi per un Centro Diurno Integrato etc. Inoltre, dovranno essere privilegiate in generale soluzioni che favoriscano il minor impatto ambientale.

Clausola anti Covid

Il Comune ha inserito anche una clausola anti Covid e cioè “la possibilità di organizzare gli spazi e i servizi in modo tale da garantire l’effettuazione di interventi in presenza in adeguata sicurezza (triage, distanziamento fisico, sanificazione e areazione degli ambienti, etc.) anche in caso di emergenza epidemiologica”. Cosa questa allo stato attuale fondamentale e che comunque potrà essere utile anche a emergenza conclusa.

Alcuni commenti

Fra i residenti, alcuni sembrano essere contrari e altri a favore. Commenta una donna in relazione all’ubicazione: “Non condivido la scelta fatta. Privare ai ragazzi la possibilità di avere un polo scolastico con un grande parco per far spazio agli anziani lo trovo poco lungimirante, soprattutto dopo questa pandemia quando la necessità di affidarsi a queste strutture potrebbe calare in modo drastico. Infatti, alcuni sostengono che dopo la pandemia in tanti rifiuteranno di utilizzare le strutture per anziani in quanto molti decessi a causa del Covid sono avvenuti al loro interno. Secondo me, l'amministrazione comunale non si è mai spesa troppo per i più piccoli. Se proprio avessero volute realizzare una RSA, avrebbero potuto farlo al parco Treccani, dando così modo alle generazioni future di realizzare un polo scolastico con magari anche una scuola materna statale come fanno in paesi vicini al nostro”. Commenta invece una giovane donna: “Bisogna pensare ai nostri cari e a chi può prendersene cura una volta diventati anziani e senza la possibilità di vivere nella propria casa. Avere una struttura di questo genere in paese è sicuramente una cosa positiva: darà la possibilità di far visita agli ospiti in modo più costante. Speriamo che le agevolazioni economiche per i residenti siano davvero a uso di tutti e non solo per i ‘furbetti’ che riescono ad avere ISEE bassi, magari lavorando in nero”.


Sara Riboldi

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