Magnago - Una mail offensiva e agghiacciante quella arrivata al presidente dell'Associazione Contro il Bullismo Scolastico (ACBS), Vincenzo Vetere, che dimostra quanto ci sia ancora da fare nella società per contrastare bullismo e cyberbullismo. Vetere: "Queste mail ci fanno capire che stiamo svolgendo un ottimo lavoro".
Una mail arrivata come una nuova richiesta di supporto, ovviamente fasulla, con un indirizzo di posta elettronica creato ad hoc e con un nome fasullo, a sua volta un'offesa. Il contenuto parla da solo, non ha bisogno di essere descritto. Una serie di offese verso Vincenzo ma indirettamente anche nei confronti dell'associazione che ha creato. Vincenzo ci ha pensato se rendere pubblica o meno la mail. Alla fine ha deciso di pubblicarla sul suo profilo social: "Ho riflettuto tanto se rendere pubblica questa mail o no ma ho deciso comunque di farlo, non per altro o per aver aver commenti di supporto ma solo per far capire a questo/i individuo/i che alla fine questi messaggi negativi ci fan capire che stiamo svolgendo correttamente il nostro operato. Buona vita a te che perdi tempo a cercare rovinare quella degli altri, noi andremo avanti sempre!". Un messaggio chiaro.
Gli ingredienti del bullismo ora sono noti, sebbene in alcuni casi il termine possa ancora essere utilizzato in modo improprio: l'intenzionalità del comportamento, la sua ripetitività nel corso del tempo e la difficoltà della vittima o delle vittime a potersi difendere. Di forme ce ne sono tante, dalle aggressioni fisiche alla diffusione di pettegolezzi che progressivamente possono portare all'esclusione, fino alle offese verbali, di persona o via Internet, con la divulgazione di immagini, mail, materiale ai danni delle vittime. Non è questa la sede per spiegare tutte le dinamiche e gli attori del bullismo, lo faremo in un altro momento. Vincenzo però le dinamiche le conosce bene, poiché nel corso del tempo è stato vittima di bullismo e ha creato la sua associazione proprio per contrastarlo. Dopo la pubblicazione della mail lo abbiamo contattato, gli abbiamo chiesto se fosse stato d'accordo a rendere il fatto pubblico. Abbiamo parlato a lungo e il messaggio che deve passare è uno: nonostante tutto, non solo le vittime vanno aiutate ma anche chi commette gli atti del bullismo e tutti gli attori che in qualche modo ne fanno parte. Commenta Vincenzo: "Queste mail ci fanno capire che tutto sommato stiamo svolgendo un ottimo lavoro. Spero che il mittente abbia la possibilità di leggere questo articolo per capire che personalmente non sono arrabbiato con lui; anzi, mi rendo disponibile per aiutarlo, perché probabilmente avrà bisogno di aiuto per arrivare a scrivere frasi così pesanti".
L'Associazione Contro il Bullismo Scolastico nasce nel febbraio 2015. La sede legale si trova alla residenza di Vincenzo a Magnago, in provincia di Milano ma al momento ha a Magnago uno spazio dove si svolgono le riunioni dei membri. Inoltre, ha uno spazio anche a Cerro Maggiore, in provincia di Milano, destinato agli incontri fra operatori sociali ed ex vittime di bullismo e cyberbullismo. L'associazione mette in campo un lavoro di rete tra vittime, operatori sociali e membri dell'associazione stessa. Oltre al sostegno alle vittime, l'associazione effettua interventi - differenti a seconda delle fasce di età - nelle scuole di tutta Italia, basati su giochi di ruolo, su una breve spiegazione teorica di cosa siano bullismo e cyberbullismo, sul corretto utilizzo della Rete e sui racconti diretti delle vittime di bullismo. L'associazione predispone anche incontri con insegnanti e genitori, utili per riconoscere il fenomeno e agendo quindi in un'ottica di prevenzione. La parola d'ordine è insomma la sensibilizzazione del territorio a un fenomeno che è sempre più diffuso e che deve essere conosciuto per poter cancellarlo.
Sara Riboldi
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