Castano Primo/Magenta - La dolce lettera di una docente

Annamaria Talia

Castano Primo/Magenta - Annamaria Talia è una docente. Abita a Castano Primo ma insegna al liceo Bramante di Magenta. In questi giorni è in prima linea, come i suoi colleghi e colleghe - nella didattica a distanza. La sua lettera commuove e fa riflettere.

Le scuole per i ragazzi

Da quattro settimane la scuola in Lombardia e in altre regioni del Nord è stata sospesa a causa di un virus che è arrivato come un ciclone nelle nostre vite, stravolgendo tutte quelle che erano le nostre certezze. Così anche le scuole, in cui il tempo era scandito da ritmi e tempi precisi, dopo un iniziale momento di smarrimento, hanno deciso di andare avanti e di non lasciare soli i ragazzi in questo momento difficile.

Didattica on line per non lasciare soli i ragazzi

I nostri Istituti che sono stati vittime negli scorsi decenni, da parte di tutti i nostri Governi, della politica di spending review, cosi come la sanità e la sicurezza, non solo resistono ma continuano a far didattica anche se a distanza. Alcuni di essi avevano già sperimentato prima di questo periodo questo tipo di didattica, altri si sono organizzati a sviluppare piattaforme per permettere ai docenti , tramite video lezioni, video-conferenze e quant'altro, di continuare la loro attività e non lasciare soli ragazzi. Le Scuole continuano nel loro ruolo educativo verso i ragazzi per aiutarli a crescere e a credere nel futuro, per aiutarli ad avere fiducia nella vita, perché tutto passerà e tutto ritornerà alla normalità.

Trovare il tempo per pensare

In questo periodo noi docenti non siamo chiamati solo a portare avanti i programmi didattici ma soprattutto a far riscoprire ai giovani l'importanza di valori come la solidarietà, l'uguaglianza, la libertà. Siamo chiamati anche a far riscoprire ai nostri giovani l'importanza del ruolo delle nostre Istituzioni, l'importanza della nostra unità come popolo chiamato a resistere e a combattere contro questo nemico invisibile. Siamo chiamati a far comprendere che divisioni e barriere non servono a nulla, né ora né in alcun tempo. I nostri ragazzi, cresciuti tra ritmi scanditi, hanno bisogno anche di riscoprire il valore del tempo e riappropriarsi del proprio tempo. In questo periodo di solitudine sociale devono trovare il tempo per pensare, per riflettere sul senso da dare alla propria vita, per imparare a non essere schiavi del tempo, come è successo a noi. Devono imparare a non riempire il proprio tempo di cose inutili che darebbero loro solo una felicità apparente. Devono imparare a essere diversi da noi, a essere migliori e a costruire un mondo migliore.

L'impegno dei nostri ragazzi

In quest'ottica si svolge il mio lavoro da docente in questo periodo e il lavoro della maggior parte dei docenti soprattutto delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado. E i ragazzi? Molti di voi si chiederanno come hanno reagito i ragazzi, i nostri alunni in questo periodo. I nostri alunni, dopo un momento di smarrimento iniziale, hanno reagito con una straordinaria forza e maturità, rispettando le nuove scelte didattiche di noi docenti, studiando e rispettando quasi sempre i tempi di consegna dei compiti assegnati. I ragazzi, mi preme sottolinearlo, non sono solo quelli che quotidianamente popolano i nostri mass-media, che non rispettano le regole, che sono immaturi. Quella è solo una parte esigua della popolazione giovanile. La maggior parte dei ragazzi mi emoziona quotidianamente - anche in questa situazione - per la profondità dei loro pensieri che spesso nascondono dietro una maschera di superficialità, perché è questo che il nostro mondo di adulti ha insegnato loro e questo è il mondo che abbiamo costruito per loro! Il mio augurio è che, terminato questo periodo di emergenza sanitaria, ognuno di noi contribuisca con atteggiamenti consapevoli a salvare il nostro pianeta e a creare un mondo più umano e giusto!


Annamaria Talia



Introduzione: Sara Riboldi

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