Casorezzo - Sanificazione delle strade, molti Comuni hanno optato per sanificare le strade, anche in relazione alle numerose richieste delle persone. Ma è efficace? Il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, si è documentato e - con carte alla mano - ha preso posizione: "Nessuna sanificazione di strade e piazze".
A prendere posizione è intanto l'Istituto Superiore di Sanità che in un documento scritto nero su bianco fa chiarezza sulla sanificazione degli ambienti esterni. Dopo una serie di considerazioni, in merito alla trasmissione del virus e sulla sanificazione degli ambienti interni in considerazione della potenziale sopravvivenza del virus nell'ambiente, l'Istituto fa chiarezza sui lavaggi delle strade: "In merito al lavaggio (pulizia con detergenti) e la disinfezione stradale e delle pavimentazioni urbane su larga scala, mentre si conferma l’opportunità di procedere alla ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali (assicurando tuttavia di evitare la produzione di polveri e aerosol), la disinfezione risulta invece una misura per la quale non è accertata l’utilità, in quanto non esiste alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione". E ancora: "Anche i sistemi e le procedure di utilizzo dei prodotti disinfettanti potrebbero comportare dei rischi. Una applicazione localizzata, sebbene su ampie superfici quali strade, muri, etc, tramite lancia o pompe a trigger, anche se hanno un impatto minore sulla salute umana rispetto a una diffusione mediante atomizzatori con un maggiore impatto da rischio inalatorio per gli operatori professionali e la popolazione, non consentono di escludere la formazione di sostanze estremamente pericolose. La pratica della pulizia e disinfezione andrebbe quindi limitata a interventi straordinari assicurando comunque misure di protezione per gli operatori e la popolazione esposta (by-standers) ai vapori tossici dell’ipoclorito e alla potenziale esposizione al virus attraverso il rilascio di polveri e aerosol generati dalle operazioni di disinfezione". L'Istituto Superiore di Sanità è chiaro: "A oggi, sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili, non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti. Tali procedure hanno inoltre implicazioni logistiche ed economiche da considerare, in assenza di reale beneficio nel controllo dell’epidemia da SARS-CoV2. Le norme igieniche adottate ed emanate dalle disposizioni sul COVID – 19 permettono di escludere altri rischi derivanti da superfici stradali che, a oggi, non risultano implicate nella trasmissione del COVID-19".
Altro documento importante è quello emanato dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca Ambientale). Il documento fa il punto sull'utilizzo dei disinfettanti, in particolare sull'uso di ipoclorito di sodio: "è associabile a un aumento di sostanze pericolose nell'ambiente (...) va sottolineato come tale utilizzo, qualora indiscriminato, sia in grado di nuocere alle acque superficiali, nonché alla qualità delle acque sotterranee qualora veicolato tramite acque di scolo non convogliate nelle impianti di depurazione". Nel documento si leggono indicazioni pratiche da seguire qualora le autorità locali ritengano di utilizzarlo, come intervento integrativo alla normale pulizia stradale. Ma in generale il documento specifica che "in linea generale, è condivisa dal Consiglio SNPA la considerazione dell'ISS sul fatto che le superfici esterne non devono essere ripetutamente cosparse di disinfettanti poiché ciò potrebbe comportare inquinamento ambientale e dovrebbe essere evitato".
A seguito di questi chiarimenti, il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, ha optato per una decisione netta, coraggiosa quanto impopolare:"Non faccio alcuna sanificazione su strade, piazze, etc. Non servono interventi fatti solo per 'tener buona la gente'. Ai cittadini vanno fornite tutte le informazioni provenienti da fonti certe. Perché solo il sapere tranquillizza. In entrambi i documenti viene ribadita l'inutilità di tale trattamento. ISPRA inoltre avverte circa l'uso di alcuni prodotti perché, oltre a essere dannosi per l'ambiente, possono causare conseguenze anche sulla nostra salute. Dobbiamo puntare i nostri sforzi dove è più utile e seguire scrupolosamente le indicazioni che già tutti conosciamo".
Sara Riboldi
Sommario: