Le notizie nel caffè e Famelici, un'intesa vincente

tazzina

Vieni a prendere un caffè con…

Cultura, approfondimenti, discussioni, nascite di giornali, letture, chiacchiere…insomma caffè. Il caffè non è solo una bevanda, è un “sorso” di storia. Forse perché è buono, forse perché nasconde diverse sfumature aromatiche, forse per il suo potere aggregante. Chi non si è lasciato affascinare dai caffè letterari e dalla loro storia? Nati alla fine del Seicento, hanno segnato la storia dell’intera Europa, stimolando la nascita di movimenti culturali, correnti filosofiche, attività editoriali. L’epoca d’oro di tali vivaci luoghi di incontro, socializzazione e produzione culturale è stata la Francia dell’ Illuminismo: i borghesi parigini potevano scegliere nel Settecento per i propri animati dibattiti tra più di 3000 Caffè. Tra i più famosi caffè parigini, nonché fra i più antichi d’Europa, impossibile dimenticare il Caffè Procope dove si incontravano figure del calibro di Voltaire, Rousseau e Diderot e, ai tempi della Rivoluzione francese, Robespierre, Marat e Danton. E in Italia? Anche il nostro Paese dal Settecento in poi vanta un’antic a e lunga frequentazione con il caffè. La prima rivista illuminista italiana fondata da Verri si chiamava, guarda caso, Il Caffè. Si va dal più antico caffè d’Italia, il Caffè Florian a Venezia, inaugurato il 29 dicembre 1720, al Caffè Pedrocchi a Padova, chiamato “il caffè senza porte”, poiché rimase aperto, giorno e notte, fino al 1931. A Torino è assai noto il Caffè Baratti&Milano, in stile liberty, dove si può assaggiare il Bicerin, preparato con caffè, cioccolato e panna. A Napoli l’intellettuale Apuzzo, nel 1860, fondò il Gran Caffè Gambrinus. Da qui sono passati Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Benedetto Croce, Ernst Hemingway, Oscar Wilde, e l’imperatrice Sissi. Divenne ben presto un modello da imitare per aver lanciato la moda dei caffè concerto e l’usanza del “caffè sospeso”, ovvero quella di lasciare un caffè pagato per chi non poteva permetterselo. Mi fermo qui, l’elenco sarebbe davvero lungo perché tutte le città italiane hanno caffetterie con un grande valore storico e culturale. E oggi...c’è ancora posto per i caffè letterari? Sicuramente ce ne sarebbe un gran bisogno! Forse una seconda vita, una rinascita può avvenire anche grazie alla Rete che può ospitare siti capaci di interpretare la voglia di andare oltre al mondo dell’insulto e del protagonismo fine a se stesso. Il blog-magazine Famelici (www.famelici.it) conta ora su un alleato importante, ‘Le notizie nel Caffè’, per fare crescere la cultura in Italia. Un sito che ha scelto come logo una tazzina di caffè. Che sia un caffè letterario virtuale? Noi andremo volentieri a prendere un caffè da loro per discutere insieme i temi più caldi. Benvenuti, con la speranza che le nostre strade si incrocino!

Monica Viani

Monica Viani

Io sono orgogliosa di poter collaborare con Monica Viani e con il blog magazine 'Famelici'. In una società sempre più frenetica, anche lei, come me, ha scelto di non correre e di regalare ai suoi lettori un ritmo rilassato e un punto di vista originale che mette in eveidenza il matrimonio tra cibo e cultura. Già, perché il cibo è cultura e dal cibo si capiscono molte cose delle società di tutti i tempi. Il suo blog magazine ricerca ed esplora i sapori autentici e non solo quelli culinari. I suoi sapori sono quelli della cultura, dei viaggi e delle società di ogni tempo e luogo. La nostra collaborazione nasce dal desiderio comune di sperimentare e di offrire a tutti voi un progetto che vada al di là della polemica fine a se stessa o delle forti notizie di cronaca che arrivano nella pancia delle persone. Noi vogliamo arrivare al cuore e al cervello della gente, perché solo così può nascere una società migliore.

Sara Riboldi

Monica Viani – co founder Blog_Magazine Famelici

Famelici

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