Chiude ItaliaSicura / Scuole

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La struttura di missione ItaliaSicura/Scuole chiude i battenti, non riconfermata dal nuovo Governo, che non ha rinnovato il mandato. La notizia è apparsa su varie testate ed è stato annunciato sullo stesso sito relativo all’edilizia scolastica. Di 10 miliardi di euro stanziati per l’edilizia scolastica, dai Comuni sono già stati spesi circa 5 miliardi. Sul sito che mappa i cantieri da Nord a Sud messo a disposizione dalla missione ci sono i numeri: oltre 12.400 interventi su più di 8 mila edifici, edificati oltre 300 nuovi edifici scolastici. Creata dal Governo Renzi e rinnovata dal Governo Gentiloni, la struttura ha tracciato la strada verso scuole più sicure. Se sulla pagina social della struttura sono fioccati i commenti, tra sorpresa e ringraziamenti per il lavoro di questi anni, sulla pagina Facebook anche Matteo Renzi ha scritto alcune considerazioni: “Il mio primo atto come Presidente del Consiglio, quattro anni fa, fu quello di istituire due strutture dedicate, una all'edilizia scolastica e una contro il dissesto idrogeologico. Fu una scelta importante, fatta insieme all'allora sottosegretario Delrio, per affrontare due emergenze. (…) Se oggi ci sono tante scuole nuove in tante parti d'Italia possiamo essere felici e orgogliosi, sapendo tuttavia che c'è ancora molto da fare per le aule dei nostri figli. Se finalmente si mette mano, dal Seveso all'Arno, alla prevenzione possiamo essere felici e orgogliosi, sapendo tuttavia che nessuno potrà riportare in vita i troppi morti per le alluvioni. Ma queste due ‘Unità di missione’ hanno segnato una svolta: finalmente edilizia scolastica e prevenzione idrogeologica erano divenute priorità per lo Stato italiano. Avevano una loro autonomia, una loro specifica attenzione”. E riguardo alla scelta di non rinnovare il mandato alla struttura, Renzi ha scritto: “È una scelta del tutto legittima, anche se personalmente mi sembra un errore: azzerare le competenze per riportarle ai ministeri mi sembra un azzardo. Mi auguro che anche senza strutture dedicate il nuovo Governo possa fare meglio di quanto abbiamo fatto noi, perché noi facciamo il tifo per l'Italia. Ma queste due strutture dedicate hanno visto il lavoro di straordinari professionisti, cui nessuno ha mai dedicato articoli sui giornali o visibilità politica. E siccome di questi argomenti non parla mai nessuno, vorrei che a quei professionisti arrivasse il nostro grazie. (…) Grazie a chi ci ha dato una mano in questi quattro anni. E grazie a chi ci ha messo il cuore, non solo la sua competenza professionale”. Ora è certamente prematuro per capire cosa il nuovo Governo intende mettere in campo per quanto riguarda l’edilizia scolastica. Secondo quanto hanno riportato i vari organi di informazione, è stato già assicurato l’impegno ad andare avanti nelle scuole. Intanto, è già stato messo in campo lo snellimento di varie procedure, incluse quelle che rientrano nel Fondo unico per l'edilizia scolastica e che regolano l'assegnazione delle risorse. Di certo una semplificazione dell'iter burocratico non può che far bene al mondo scolastico. Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha già dichiarato di aver promosso la costituzione di un tavolo tecnico che riunisca Stato, Regioni ed Enti locali. Il tavolo si sta già occupando di perfezionare un Accordo quadro per ridurre i tempi di assegnazione delle risorse agli Enti locali che sono proprietari degli edifici scolastici. "Stiamo dimostrando con i fatti che per noi la sicurezza dei nostri ragazzi è una priorità - ha commentato il Ministro in una nota pubblica sul sito del MIUR - le norme approvate consentiranno di spendere più velocemente e in modo più efficiente le risorse che abbiamo già a disposizione”.


Sara Riboldi

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