Palazzo Reale propone un viaggio nell’arte contemporanea con tre mostre che esplorano modalità e linguaggi differenti per raccontare il vivere moderno. Questa edizione si rafforza con la collaborazione del Museo del Novecento attraverso una specifica mostra. “Anche quest’anno Palazzo Reale – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno – presenta al pubblico uno spaccato della creatività contemporanea, con la collaborazione del Museo del Novecento, per consentire al pubblico di approfondire la conoscenza di tre artisti importanti che hanno contribuito, e contribuiscono, a definire il quadro dello scenario artistico del nostro tempo. Come gli anni scorsi, infatti, le mostre estive allestite a Palazzo Reale saranno a ingresso gratuito, nonostante il profilo internazionale degli artisti e l’alta qualità della curatela scientifica delle esposizioni: un modello consolidato che il Comune di Milano ha scelto per ampliare l’offerta culturale duranti i mesi estivi”. Le mostre in programma a Palazzo Reale e al Museo del Novecento sono:
Nel ventennale della scomparsa di Alik Cavaliere (Roma, 1926_Milano, 1998), artista fra i maggiori della scultura italiana del secondo Novecento, un’importante mostra curata da Elena Pontiggia ricostruirà il percorso dell’artista, soffermandosi in modo particolare sul tema della natura. Promossa da Comune di Milano|Cultura e Palazzo Reale, in collaborazione con l’Archivio Alik Cavaliere, la mostra ha il suo cuore nella prestigiosa Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, ma il percorso espositivo si estende in varie altre sedi (il Giardinetto di Palazzo Reale, il Centro Cavaliere e la Sala Ristorante dell’Università Bocconi, a cui si affiancano i focus al Museo del Novecento, a Palazzo Litta, alle Gallerie d’Italia, al Conservatorio), in un percorso che coinvolge l’intera città fino al 9 settembre 2018. La mostra a Palazzo Reale presenta opere selezionate da tutte le diverse fasi e tematiche della produzione dell’artista, da quelle monumentali ai capolavori degli anni ’60, fino all’irripetibile installazione della Grande Dafne del 1991,rivelando come Cavaliere abbia anticipato di decenni problematiche e sensibilità dell’universo della natura.
Fino al 16 settembre 2018 a Palazzo Reale, con un progetto parallelo alle Gallerie d’Italia, sarà aperta al pubblico la mostra “Pino Pinelli - Pittura oltre il limite” che offrirà un percorso completo all’interno della sua produzione artistica nell’arco di cinquant’anni di attività. Autore affermato a livello internazionale, dagli anni Settanta Pinelli è protagonista di un genere di pittura che si definisce attraverso il ricorso alla monocromia, il superamento della forma-quadro e il valore sensibile del colore. Promossa da Comune di Milano|Cultura e Palazzo Reale, in collaborazione con l’Archivio Pino Pinelli, la mostra è curata da Francesco Tedeschi e ripercorre, attraverso oltre 40 opere, il lavoro di uno dei protagonisti dell’arte contemporanea. Alle Gallerie d’Italia in mostra “I cinque movimenti “ (2018), una nuova e inedita monumentale installazione composta dalla disseminazione di un centinaio di elementi materici creati con l’uso del colore rosso, dal particolare timbro cromatico (risultante di 5 rossi diversi) che rappresenta la cifra stilistica di Pinelli.
In programma fino al 30 settembre 2018, “Bonalumi 1958 – 2013” è il titolo della prima antologica mai realizzata su Agostino Bonalumi (Milano, 1935 - 2013) nella sua città. L’esposizione, curata da Marco Meneguzzo e promossa da Comune di Milano|Cultura e Palazzo Reale in collaborazione con l’Archivio Bonalumi, presenterà circa 120 opere dell’artista milanese e sarà completata da un focus al Museo del Novecento. La mostra a Palazzo Reale, illustrerà l’attività di uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea a livello mondiale, mediante 120 opere dell’artista, molte delle quali di grandi dimensioni, in grado di testimoniare tutto il suo percorso creativo, dall’esordio, avvenuto a Milano con Enrico Castellani e Piero Manzoni attorno al 1959, sino alla recentissima riscoperta e rivalutazione internazionale. La mostra al Museo del Novecento presenta un “caso/studio” legato a un aspetto più inedito della produzione dell’artista, che tra il 1967 e quasi tutti gli anni Settanta ebbe modo di pensare, progettare e realizzare opere ambientali, di dimensioni anche notevoli, come installazioni e scenografie. In mostra saranno esposti progetti, testimonianze d’archivio e fotografie di questa peculiare attività.
Il Museo del Novecento presenta l’antologica che, in programma fino al 22 ottobre 2018 e curata da Martina Corgnati, ricostruisce l’intero percorso dell’artista milanese attraverso un centinaio di opere originali, fra lavori di formato grande o grandissimo, una serie di dipinti piccoli, esemplificativi della prima parte del percorso e moltissimi studi e carte, che offrono, per la prima volta, un prezioso insight sul metodo creativo e i processi seguiti dall’artista milanese nel suo lavoro. Per oltre mezzo secolo Agostino Ferrari ha utilizzato il segno come strumento espressivo capace di raccontare le sue emozioni personali e le sue reazioni verso la realtà esterna ma anche come cifra di un linguaggio partecipe del mainstream contemporaneo, fra post-informale, arte programmata, minimal, pop e i vari ritorni alla pittura.
Insomma, c'è davvero la possibilità di fare il pieno di arte contemporanea. Un'occasione non solo per i molti turisti a Milano ma anche per i residenti di scoprire o riscoprire l'arte e i suoi artisti.
Redazione