Bullismo, una petizione per introdurre le telecamere nelle scuole

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Bullismo scolastico, una petizione per l’introduzione delle telecamere negli istituti scolastici. L’idea di proporre questa petizione su Change.org è di Vincenzo Vetere, un giovane di Magnago che nell’adolescenza è stato vittima di bullismo e che oggi ha fondato l’Associazione Contro il Bullismo Scolastico (ACBS). Intanto Matteo Salvini, vicepremier e Ministro dell'Interno, ha già annunciato la sua volontà di approvazione del disegno di legge che prevede telecamere a scuola e nelle case di riposo.

Il dibattito

“Gli ultimi dati riguardanti il bullismo e il cyberbullismo sono preoccupanti, non possiamo permettere che la situazione si aggravi ancor di più – recita il testo della petizione promossa da Vetere - L'uso delle telecamere dentro un istituto scolastico può servire sia a tutelare l'insegnate durante il suo regolare orario di lavoro e sia gli studenti che frequentano quel determinato istituto. Con le telecamere è possibile tracciare e registrare tutto quello che succede all'interno e all'esterno di una scuola, tenendo monitorati tutti momenti della giornata. Con la registrazione video è possibile individuare situazioni di isolamento e situazioni di disagio scolastico, in più, è possibile prevenire e far in modo che alcune situazioni si possano bloccare sul nascere”. Un’idea, insomma, pensata per tutelare studenti e docenti all’interno di un luogo che dovrebbe essere di educazione e protezione per eccellenza ma che alle volte si rivela non essere tale. Le telecamere, però, sono comunque uno strumento invasivo sia per gli insegnanti sia per gli studenti. Va detto che l’anno scorso la Commissione del Senato ha bocciato il disegno di legge che prevedeva l’introduzione di telecamere negli asili nido, nelle scuole d’infanzia e nelle strutture socio sanitarie al fine di prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o abuso. Il motivo sta nel rischio che si dia una visione parziale del problema, assumendo una valenza generale ritenuta eccessiva, anche in considerazione del fatto che la magistratura può disporre se necessaria la videosorveglianza. Staremo a vedere se con il nuovo Governo la proposta di introdurre telecamere andrà a buon fine, ma il tema, insomma, è attuale e delicato.

Le proposte di Vincenzo Vetere

E insieme alla proposta delle telecamere Vincenzo racconta un’esperienza vissuta durante un intervento in una scuola della sua associazione: “Un ragazzo mi ha chiesto cosa farei se fossi oggi il Ministro dell’Istruzione. Ho risposto. Innanzitutto toglierei l'obbligo di andare a scuola fino a 16 anni; tanti ragazzi che non sono portati per lo studio hanno bisogno di lavorare e fare esperienza per un loro futuro migliore. Andare a scuola obbligatoriamente può essere per loro motivo di stress e può involontariamente incattivirli. Per una maggior tutela degli insegnanti e dei ragazzi farei in modo di installare dei sistemi di videosorveglianza nelle aule, nei corridoi e all'ingresso dell'istituto. Cercherei in tutti i modi di far prendere coscienza ai genitori che il bullismo è un problema serio aumentando le pene verso di loro. Aumenterei le pene verso coloro che incitano il bullo, filmano e non intervengono. Abolirei le sospensioni e le trasformerei in pomeriggi di volontariato accompagnato dalla mattina a scuola. Metterei delle ore in più a scuola, ma senza materie scolastiche; aggiungerei l'ora di educazione civica e stradale. Ritornerei all'usanza della divisa scolastica, nessuna differenza tra i pari, tutti uguali. Obbligherei tutte le scuole ad inserire una figura professionale come per esempio lo psicologo scolastico. Questa è la mia idea di scuola”. Il dibattito è aperto.


Sara Riboldi

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