Sicurezza sul lavoro, 469 casi mortali e oltre 32.000 denunce di malattie professionali in sei mesi

saldatura

Sicurezza sul lavoro, 469 morti tra gennaio e giugno 2018. In diminuzione rispetto ai primi sei mesi del 2017 (469 rispetto alle 473 dello stesso periodo del 2017, -0,8%), sebbene siano aumentati gli incidenti mortali durante il tragitto tra la casa e il luogo di lavoro (da 136 a 138). Sono tornate ad aumentare le denunce di malattia professionale, con oltre 32.000 denunce. Questi sono i dati forniti da Inail per i primi sei mesi del 2018. Inail specifica che i dati sono provvisori. Per avere una visione più chiara e precisa sarà necessario attendere la fine del 2018, quando sarà concluso l’iter relativo a ogni denuncia.

I casi mortali

Le denunce di casi mortali presentate all’Inail nei primi sei mesi del 2018 – dicevamo – sono state 469. È stato registrato un aumento di morti sul lavoro di 7 casi nel Nord Ovest, di 12 casi nel Nord Est e di 2 casi al Centro. Sono invece diminuiti i decessi al Sud (-9) e nelle isole (-16). Aumenti sono stati riscontrati in Veneto (da 43 a 59) e in Calabria (da 5 a 17) mentre l’Abruzzo per il momento spicca per avere fatto registrare ben 19 denunce in meno (da 28 a 7). Diminuzioni anche in Sicilia (da 42 a 25) e in Puglia (da 29 a 15). Confrontando i dati relativi ai primi sei mesi del 2017 e ai primi sei mesi del 2018, si nota come siano aumentati i casi mortali che riguardano le donne (da 46 a 51), mentre la componente maschile ha registrato una diminuzione di nove casi (da 427 a 418 decessi). Dai dati emerge come a morire siano stati maggiormente i lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali è stato riscontrato un incremento tra i due periodi di 31 casi. In diminuzione, invece, le denunce per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni.

Oltre 32.000 malattie professionali in sei mesi

Le denunce di malattie professionali sono tornate ad aumentare dopo il calo nel 2017. Al 30 giugno 2018, le denunce sono passate da 31.432 a 32.221, ben 789 casi in più (+2,5%). L’aumento ha interessato tutti i settori: nell’Industria e servizi le denunce di malattia professionale sono passate da 24.840 a 25.161 (+1,3%), in agricoltura le denunce sono passate da 6.241 a 6.675 (+7%) e nel Conto Stato le denunce sono passate da 351 a 385 (+9,7%). Al Sud le maggiori denunce (+564 casi), +465 al Centro e +69 nel Nord Ovest. Sono stati rilevati 785 casi in più per i lavoratori (da 22.792 a 23.577), mentre per quanto riguarda le lavoratrici, le denunce sono passate da 8.640 a 8.644. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (18.340 casi) sono le principali malattie professionali per le quali è stata effettuata una denucia. A seguire le malattie legate al sistema nervoso (3.652) e all’orecchio (2.383). Sono tuttavia alte le denunce relative al sistema respiratorio (1.396) e ai tumori (1.209). Nonostante, insomma, la sicurezza sul lavoro sia fortunamente aumentata e il tema sia costantemente al centro dell'attenzione, si continua a morire, nonstante alcuni casi non possano essere controllati. La cronaca nera è purtroppo sempre piena di notizie che riguardano gli incidenti sul lavoro, anche mortali. Ma è giusto che sia così. Portare alla luce gli incidenti sul lavoro, che siano mortali o meno, è un modo per far aumentare la consapevolezza sempre di più. Andrebbero forse maggiormente approfondite le malattie professionali, anche in un'ottica di maggiore informazione. Spesso le patologie che possono essere associate al lavoro sono sottovalutate; altre volte è diffcile dimostrare in un'ipotetica causa a livello penale il legame effettivo tra la malattia e l'attività lavorativa. Sarebbe necessario, dunque, far alzare sempe di più la consapevolezza verso le potenziali malattie professionali che ogni attività lavorativa porta con sè, in modo da non sottovalutarle e prendere le opportune precauzioni.

Sara Riboldi

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