Vanzaghello - CSE in via Albarina? No da minoranza e associazioni

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Vanzaghello - Spostare il CSE nello stabile di via Albarina? Il no arriva non solo dalla minoranza, ma anche da alcune associazioni che hanno inviato una lettera al sindaco, al presidente e al direttore di Azienda Sociale. I lavori di riqualificazione sono pari a 493 mila euro. Il progetto parteciperà al bando regionale relativo a interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana, che prevede un finanziamento a forma di contributo a fondo perduto. L’idea dell’amministrazione sarebbe di trasferire nella struttura di via Albarina il centro socio-educativo Molecole, attualmente nella ex scuola dell’infanzia, che invece dovrebbe essere destinata a un centro diurno per anziani e un polo locale di servizi sanitari. La decisione in ogni caso deve essere presa insieme alle altre amministrazioni.

Minoranza in campo

Sull’idea di spostare il CSE nello stabile di via Albarina, la minoranza (ex maggioranza) è intervenuta più volte duramente, prima con una interpellanza e poi con un volantino diffuso anche tramite social nei giorni scorsi. Nel volantino, in sostanza, si è messo a confronto il CSE inaugurato dalla giunta Giani con quello nell’idea dell’attuale amministrazione. La minoranza sottolinea che l’attuale sede del CSE è costituito da un piano unico privo di barriere architettoniche, oltre 1.000 mq, vicino al centro, con una capienza di 30 persone. In paragone, ipotizzano il CSE della giunta guidata da Arconte Gatti e scrivono: “Superficie usufruibile di 450 mq, un ascensore su tre piani significa ridotta facilità d’accesso e vie di fuga inesistenti per i disabili, il Centro viene relegato in una via secondaria, priva di ogni servizio; i ragazzi del centro vengono marginalizzati in periferia, ostacolandone l’integrazione”. E ancora: “capienza ridotta di almeno il 50 per cento, cucina e sala mensa molto più piccole, dove è difficile immaginare la preparazione dei pasti in loco”. La presa di posizione dell’ex amministrazione è insomma netta.

Il no delle associazioni

Anche le associazioni non sembrano gradire l’idea del primo cittadino e alcune di esse scrivono una lettera indirizzata al sindaco Arconte Gatti, al Presidente di Azienda Sociale e al Direttore di Azienda Sociale. Per onestà intellettuale, va detto che è possibile leggere il testo della lettera su ‘Sempionenews’. In sostanza, nella lettera da parte L’associazione Volare Insieme OdV Vanzaghello, Fiore che ride – Croce Azzurra Ticinia, le associazioni APDA Arconate e Di Tutti i colori Turbigo, con anche parenti degli ospiti, si sottolinea che l’attuale collocazione del CSE sia fondamentale per l’inclusione, facendo notare che l’attuale sede è vicina alla scuola primaria e secondaria di primo grado, con una nota di positività anche per la crescita umana da parte delle nuove generazioni. Inoltre, si rimarca l’eventuale difficoltà delle famiglie a supportare gli ospiti nell’adattamento a un nuovo luogo.

La palazzina

Lo stabile di via Albarina è una palazzina edificata nel 1967, costituita da due piani fuori terra e da un piano seminterrato. C’è anche un cortile e un edificio indipendente con funzione di locali accessori o deposito. L’immobile era stato donato al comune nel 2011. Nel tempo un incendio ha coinvolto il secondo piano e la copertura.

Il progetto

L’intervento proposto è incentrato sulla riqualificazione dello stabile di via Albarina. Al suo interno si prevede di trasferire il centro socio educativo Molecole, che attualmente offre un servizio diurno a 30 ragazzi con disabilità. La sede attuale del centro - l’ex scuola d’infanzia - accoglierebbe un centro diurno per anziani e un “polo locale di servizi sanitari di prossimità”.


Sara Riboldi

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