Un luogo di preghiera per la comunità Sikh del paese? La questione era stata da noi affrontata qualche giorno fa, dopo che il movimento magentino ‘La Nuova Italia’ aveva annunciato di essere in dialogo con i Sikh di Vanzaghello per sostenerli nell’effettuare una richiesta ufficiale al comune per avere il loro luogo di culto. Il primo cittadino, Arconte Gatti, dopo la notizia, precisa: “Pronti al confronto con chiunque, ma non riteniamo opportuno l’insediamento di un nuovo luogo di culto nel nostro paese”.
Ad annunciare la volontà di sostenere la comunità Sikh di Vanzaghello durante il primo congresso del movimento a Magenta era stato Munib Ashfaq, segretario di ‘La nuova Italia’. Una volta contattato, ci aveva spiegato: “A Vanzaghello abbiamo una comunità numerosa di Sikh, di origine indiana. Moltissimi di loro sono residenti nella zona da tantissimo tempo e che necessitano di un luogo di culto”. E ancora: “Insieme al nostro avvocato, stiamo lavorando con loro in modo da poter presentare una richiesta ufficiale al comune di Vanzaghello, per poter far garantire questa libertà di culto che è prevista dalla nostra Costituzione all’articolo 19. Credo che un’amministrazione, chiunque essa sia, debba mettere i cittadini in condizioni di poter arrivare a fare delle cose in piena regola. I cittadini devono essere facilitati. Ora, appena presentiamo la richiesta, toccherà al Comune individuare un’area, un capannone, un luogo, dove possano riunirsi”. Conclude Munib: “Spero che queste persone possano risolvere questa questione”.
Sulla questione interviene il sindaco, Arconte Gatti, contattato per capire la posizione dell’amministrazione: “La mia squadra e io abbiamo appreso quanto segue solo grazie all’articolo pubblicato. A nessun componente della nostra Amministrazione è mai giunta nemmeno voce di questa necessità. Se dovessero arrivare richieste ufficiali saremo pronti al confronto con chiunque”. Gatti chiarisce fin da subito la posizione dell’amministrazione: “Mi sembra però corretto chiarire sin da subito la nostra posizione: la libertà di culto è un diritto garantito nella nostra Costituzione, ma non riteniamo assolutamente opportuno l’insediamento di un nuovo luogo di culto nel nostro paese. Le motivazioni sono molteplici e saremo ben pronti ad esporle nel momento in cui questa richiesta dovesse effettivamente presentarsi. Per ora mi sento solamente in dovere di rassicurare i nostri cittadini: la nostra Amministrazione non ha intenzione di prevedere all’interno dei confini del nostro paese la presenza di nuovi luoghi di culto”.
Sara Riboldi
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