Vanzaghello - Concessione servizio ristorazione scolastica
si va al Consiglio di Stato

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Ristorazione scolastica, dopo che il TAR della Lombardia pronuncia una sentenza a favore del Comune di Vanzaghello in merito al ricorso presentato da Sodexo per l'annullamento della concessione del servizio a un'altra ditta, la Sodexo Italia S.p.A. presenta ricorso al Consiglio di Stato. Il Comune resiste in giudizio.

Il fatto

Siamo nell'aprile 2019 quando il Comune di Vanzaghello indice una procedura aperta per l'affidamento in concessione del servizio di ristorazione scolastica e pasti caldi a domicilio di durata triennale (dal 01 settembre 2019 a 31 agosto 2022), secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Alla procedura partecipano cinque imprese. Ad aggiudicarsi la gara è la Dussmann Service S.r.l. A questo punto la Sodexo Italia S.p.A. presenta ricorso contro il Comune di Vanzaghello davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento dell'aggiudicazione della concessione del servizio di ristorazione scolastica a Dussmann Service S.r.l. I motivi? La violazione, secondo Sodexo, di alcuni principi sulla procedura.

Ricorso al Consiglio di Stato

Con sentenza pubblicata il 06 marzo 2020, il TAR respinge il ricorso presentato da Sodexo e "condanna la società ricorrente al pagamento delle spese di lite, che liquida in 6.000 euro, oltre accessori come per legge, in favore di ciascuna delle parti resistenti". La Sodexo presenta però ricorso in appello al Consiglio di Stato, notificato al Comune di Vanzaghello e registrato al protocollo il 05 maggio 2020, per l’annullamento e/o la riforma della sentenza del TAR, con richiesta di sospensione dell’esecutività della sentenza stessa. Il Comune di Vanzaghello sceglie di resistere nuovamente in giudizio e - attraverso delibera di giunta - autorizza il sindaco, Arconte Gatti, a resistere in giudizio, "ritenuto che è interesse del Comune di Vanzaghello". Al Responsabile del Servizio è demandato il procedimento per "l’affidamento dell’incarico della difesa e rappresentanza legale dell'Ente nel giudizio medesimo, con conferimento, sia congiuntamente sia disgiuntamente, di tutte le facoltà di legge, ivi comprese quelle di proporre e sottoscrivere ricorsi incidentali, domande riconvenzionali e risarcitorie, formulare istanze, rinunciare agli atti, farsi sostituire, nominare e farsi assistere da consulenti tecnici, ed eleggendo domicilio presso lo studio dello stesso, il tutto nell'interesse dell’Ente Rappresentato". Si dovrà attendere ora il Consiglio di Stato.

Delibera




Sara Riboldi

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