Rosari a favore dei manifestanti anti green pass, pezzi netti sull’informatore parrocchiale. Si scatena la polemica e Vanzaghello finisce anche nel noto programma televisivo della RAI La vita in diretta. Sulla questione interviene anche la politica.
Nei giorni scorsi sono stati organizzati dei rosari a favore dei manifestanti contro il green pass. Cosa he non è piaciuta a molte persone. Inoltre, sul Mantice, l’informatore parrocchiale, è stato pubblicato un articolo molto netto in merito ai fatti accaduti a Trieste relativi al green pass. L’articolo pubblicato è tratto dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân ma non è comunque passato inosservato. Le posizioni espresse sono nette: “Le manifestazioni di Trieste, senza scordare quelle tenutesi in moltissimi capoluoghi di provincia in questi ultimi giorni e che i media ufficiali hanno trascurato, hanno espresso questo disagio per il superpotere che lo Stato si attribuisce con la scusa di proteggerci da una pandemia ormai pressoché inesistente”, “Il carattere sostanzialmente pacifico e di popolo delle manifestazioni denuncia l’eccesso di controllo da parte delle pubbliche istituzioni e l’idea che criticare il Green pass sia il principale pericolo per la Repubblica”. E ancora: “La sproporzione degli interventi delle forze dell’ordine, la demonizzazione di chi non vuole sottomettersi all’ingresso dello Stato nelle coscienze in campo sanitario ed etico, la determinazione del sistema politico a costringere, anche tramite ricatto, a una vaccinazione dai molti aspetti problematici che solo la coscienza personale può valutare, ci dicono che i fatti di Trieste sono il fenomeno di una volontà politica di ampio respiro che va respinta”. Articolo riportato e rosario hanno scatenato la polemica.
In paese se ne parla da giorni, la stampa ha scritto articoli e la questione è finita sulla RAI. Del parroco si è parlato, infatti, nella nota trasmissione televisiva ‘La vita in diretta’. È stato anche trasmesso un servizio direttamente dal paese. Se persone vicine alla parrocchia hanno dichiarato all’autore del servizio che “il rosario è stato organizzato da un gruppo di fedeli, la parrocchia non c’entra nulla” e che “il parroco non può vietare di pregare”, altre persone intervistate hanno preso una posizione netta verso le posizioni del parroco, ormai note. “Spero che aumentino quelli che cambino parrocchia fino a lasciarla vuota di fedeli”; “Per me è un prete che fa troppa politica”; “Quando lo vedo lo saluto e basta”. Insomma, molti hanno optato per cambiare parrocchia. Don Armando non avrebbe risposto alla chiamata del giornalista RAI ma gli avrebbe mandato un messaggio con scritto: “I giornalisti si sono comportati come cani sculti che obbediscono a la voce del padrone scatenati contro la lepre”. Il messaggio è stato letto dal giornalista durante la trasmissione televisiva. Anche gli opinionisti in studio si sono espressi sottolineando: “Preoccupa che sia un parroco, che è seguito”, “L’opinione la chiederei a un medico” e via dicendo.
Sulla questione è intervenuto anche il gruppo di minoranza Insieme per Vanzaghello, che scrive pubblicamente di essere “contro i complottismi. Dopo le recenti vicende di paese riguardo ai rosari a favore di manifestanti no-green-pass e dopo l’ennesimo articolo fuori luogo apparso sull’ultimo Mantice, vorremmo chiarire che stiamo con tutti quelli che credono nella Scienza, nella Medicina e danno fiducia a chi ci governa, e ringraziamo tutti coloro che hanno deciso di vaccinarsi. Essere finiti in TV per via di un parroco che si occupa di politica ci dispiace, per dirla elegantemente, e condanniamo la falsa informazione perpetrata: in qualità di Amministratori ribadiamo l’importanza della vaccinazione e delle misure anti-Covid. Confidiamo che anche il sindaco sia d’accordo e condivida quanto dichiarato dal presidente Mattarella ieri: non si possono condividere teorie antiscientifiche!”.
Sulla vicenda interviene anche il sindaco, Arconte Gatti: "In via preliminare, vorrei sottolineare che più del 90% degli abitanti del paese, ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Ritengo che la notizia riportata dalla trasmissione in onda su Rai1, probabilmente ha enfatizzato quanto accaduto; i problemi di cui si parla in questi servizi, quali una rivolta popolare, non esiste nel nostro paese, la gente ha ben altri problemi cui far fronte. Viviamo in una realtà caratterizzata da una forte partecipazione dei Cittadini alla vita della Parrocchia, ma sono certo che gli Stessi, sono anche in grado di valutare in maniera obbiettiva i fatti della vita quotidiana, salvaguardando sempre la libertà di pensiero. Del resto, la Parrocchia ha sempre svolto un ruolo sociale importante a livello del paese, e ancor più durante la pandemia. I toni devono essere sempre adeguati, in particolare quando si parla di salute pubblica, per evitare i contrasti e agevolare il dialogo costruttivo, evitando sterili polemiche, strumentalizzazioni e attacchi personali. Da parte mia ritengo quale emergenza e priorità, proprio per il bene e per il rispetto dei miei Cittadini, lavorare costantemente, affinché si possa trovare una soluzione alla carenza dei medici di base nel nostro paese, atta a rispondere alle esigenze sanitarie degli Stessi".
Sara Riboldi
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