Vanzaghello - Estate a Vanzaghello, in un paese di poco più di cinquemila abitanti, ben sette sono i centri organizzati per bambini e adolescenti. Il sindaco, Arconte Gatti: “Consolidata e unica opportunità di formare ed educare bambini e ragazzi con il riconoscimento del diritto al gioco, al divertimento, alla socializzazione”.
Sono ben sette i centri organizzati per bimbi / e, ragazzi / e a Vanzaghello. In un paese di poco più di cinquemila anime e considerando i tempi legati al Covid, sette centri sono davvero tanti. I centri organizzati sono: il centro ricreativo estivo comunale rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria; ‘Facile scuola estate’, rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni, cofinanziato da Fondazione Cariplo, in orario mattutino; il ‘Centro ricreativo estate 2.0’, rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni, in orario pomeridiano; l’oratorio feriale, per la fascia di età compresa tra i 6 e i 17 anni; il centro estivo della scuola materna parrocchiale, per bimbi dai 3 ai 6 anni; il centro estivo dello Skating Club, a partire dai 7 anni; infine, il centro estivo Musikampus, a cura dell’Associazione Culturale MusiKademia rivolto ai bambini dai 6 ai 14 anni.
Soddisfatto il sindaco, Arconte Gatti: “Nonostante tutto, nonostante i mesi di isolamento e di distanziamento sociale, in questo 2021 caratterizzato ancora dalla pandemia siamo molto soddisfatti del lavoro svolto insieme ai nostri uffici per garantire ai nostri ragazzi una sana e spensierata estate. Tanti i progetti messi in atto sul nostro territorio, cercando di venire incontro a tutte le necessità e interessi dei nostri ragazzi. Quest’anno abbiamo voluto proporre una nuova offerta che ha avuto come intento quella di raggiungere una fascia d’età molto complessa, quella adolescenziale. Un grande traguardo ottenuto grazie al bando co-finanziato da Fondazione Cariplo e alla partecipazione al bando regionale Estate insieme. Abbiamo creduto all’idea dei centri estivi in tempi non sospetti; non avevamo molte certezze, tranne la convinzione che questo servizio sarebbe stato prezioso: volevamo farci trovare pronti, così abbiamo lavorato fin da subito per dare un aiuto concreto alle famiglie il prima possibile. L’interesse riscontrato è il segno di un servizio di cui le famiglie avevano bisogno. E noi non potremmo essere più felici di starvi accanto nel modo giusto.
Un lavoro quello di Comune e realtà locali messo in campo in un anno segnato dal Covid, che ha privato adulti e ragazzi di ogni relazione sociale. Spiega Gatti: “Abbiamo lavorato per cercare di capire e di comprendere sempre di più i bisogni dei nostri ragazzi qui sul nostro territorio che arrivano da un anno molto difficile segnato ancora dalla Didattica a distanza, da chiusure e da diverse quarantene scolastiche, obbligandoli a periodi di isolamento che li ha tenuti lontani dalle loro relazioni sociali. Abbiamo cercato di comprendere quale potesse essere la miglior soluzione per poter offrire a loro un’estate serena, tranquilla spensierata all’insegna del gioco e del divertimento. Lavoriamo per poter essere sempre accanto a tutti i nostri ragazzi, perché siamo sempre più convinti che è bello crescere e diventare grandi a Vanzaghello. Ringraziamo tutte le associazioni che in collaborazione con il Comune hanno cercato di trovare una soluzione che sia il più possibile vicino alle richieste dei nostri bambini e adolescenti che si ritrovano a dover rimettersi in gioco, a cui non faremo mai mancare il nostro sostegno. Resta salda la convinzione che i Centri estivi restano una consolidata e unica opportunità di formare ed educare bambini e ragazzi con il riconoscimento del diritto al gioco, al divertimento, alla socializzazione, favorendo le esperienze ludiche e ricreative, sportive, di animazione, la scoperta dell’ambiente e del territorio”. E dall’amministrazione arrivano anche i ringraziamenti agli operatori: “Già da adesso formuliamo il nostro augurio a tutti i bambini e i ragazzi per una serena e felice estate di gioiosa ricreatività, aggiungiamo un grazie anche a tutti gli operatori, agli assistenti e a tutto il personale che si prenderà cura di questa bella e sana gioventù”.
Sara Riboldi
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