Turbigo - Controlli a tappeto anche da parte della Polizia locale di Turbigo per accertarsi che le disposizioni per affrontare il coronavirus siano rispettate. O almeno fino a poche ore fa, prima che cambiassero le disposizoni da parte della Prefettura in merito ai controlli della Polizia locale, argomento sul cui torneremo dopo esserci aggiornati sulle ultime novità. Nei giorni scorsi, per esempio, la Polizia locale è dovuta intervenire perché non è stata rispettata la distanza di sicurezza in un negozio alimentare. Tuttavia, i pattugliamenti degli agenti di Turbigo sono costanti anche fuori dal periodo di emergenza. Ne parliamo con l'assessore alla Pubblica sicurezza, Lavoro e Attività produttive, Mattia Chiandotto, che fa il punto.

Può darci qualche dato ufficiale?

Secondo l'ultimo report ufficiale, relativo al progetto 'Presenza e controllo 2019' nel periodo estivo, in 4 mesi di attività extra, la Polizia locale ha effettuato: 200 ore di servizio degli agenti, 123 controlli nei pubblici esercizi, 345 mezzi accertati con pattuglia su strada, 368 persone identificate, 129 cittadini controllati, 18 aree boschive controllate, 2 richieste di pronto interevnto e 7 sopralluoghi alle abitazioni.

Quale linea segue in ambito sicurezza sul territorio di Turbigo?

Faccio un preambolo. Il mio incarico di Assessore a Turbigo nasce ad aprile dell’anno scorso ed è frutto di un passaggio di testimone fatto con Maria Colombo, una grandissima donna e mamma che ha dovuto rimettere il suo mandato per motivi personali. Con lei ho iniziato a collaborare esattamente dal 2017 e quindi ho iniziato a conoscere le politiche turbighesi e le attività avviate durante il suo mandato. Al mio insediamento, quindi, non ho fatto altro che prendere in consegna l’attività ordinaria ed ereditare i progetti in essere e finora confermati, come ad esempio il progetto dei pattugliamenti serali nel periodo estivo. La mia linea, oggi, è quella di affiancare le attività portate avanti dal Comandante Rudoni, con il quale c’è massima sintonia e collaborazione. Per me la sicurezza è un tema caro e importante, infatti la mia attenzione si concentra spesso sull’ascolto dei cittadini, in modo che possa avere ben chiara la situazione del territorio. È solo così che si possono adottare misure mirate in una zona o in una via.

Com'è strutturato al momento il sistema di video sorveglianza?

Allo stato attuale, il nostro sistema di videosorveglianza dà la possibilità di controllare la maggior parte dei luoghi “sensibili” e vulnerabili, come per esempio il cimitero, l’intera area dell’Allea comunale, Piazza San Francesco, la zona della Arbusta e la stazione. Inoltre adotteremo a breve un nuovo regolamento per la disciplina e l'utilizzo degli impianti di videosorveglianza, considerando che il Comune ha avviato un ampliamento dell’impianto già esistente. Ricordo inoltre che siamo attivi sul tema dei 'varchi', progetto che porteremo avanti con il Comune di Castano Primo.

Qual è il vostro punto di forza?

Per noi la prevenzione si colloca alla base di tutto e ci permette di poter controllare al meglio il nostro territorio. Il nostro punto di forza è proprio il pattugliamento costante, che si aggiunge al resto delle attività che porta avanti il Comando di Polizia locale. Una delle due vetture in dotazione al Corpo è allestita come ufficio mobile, quindi dà la possibilità agli Agenti di fare le verifiche necessarie direttamente sul posto, in modo che l’utente della strada possa essere controllato, ed eventualmente sanzionato, al momento stesso in cui viene fermato. Sempre a proposito di parco auto, a dicembre abbiamo partecipato al Bando regionale che cofinanzia l’acquisto di nuove dotazioni alla Polizia locale. Noi ci siamo attivati per l’acquisto di una vettura ecologica, che possa svolgere l’attività di servizio e di pattugliamento su qualunque tipo di strada. Ecco perché abbiamo pensato a un modello che non sia un’utilitaria.

Progetti e novità per il futuro?

Per il 2020 attiveremo una procedura necessaria per gli eventi medio grandi, che verranno organizzati sul territorio di Turbigo; una relazione tecnica sostanzialmente, la quale darà la possibilità a tutti gli organizzatori di eventi di formalizzare e adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza sia dei cittadini sia degli organizzatori. Infatti a breve, terminate le limitazioni dovute al contenimento del “Coronavirus”, organizzeremo un incontro aperto a tutti i soggetti interessati. Un altro progetto interessante, già in essere, è quello del controllo del vicinato. Negli ultimi mesi ho avuto modo di conoscere i referenti delle vie e il coordinatore di zona (Walter Valsecchi). L’obiettivo è quello di rilanciare il progetto, utile e interessante, in quanto la collaborazione e la fiducia tra vicini sono fondamentali affinché si instauri un clima di sicurezza che sarà percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più vulnerabili, come anziani e bambini. L’intenzione è proprio quella di espandere l’attività grazie anche a un referente di tutti i gruppi che sarà proprio un turbighese. Un’altra proposta che vorrei riprendere è quella di riattivare un percorso di autodifesa aperto a tutti i cittadini.

Come affrontate il controllo nell'emergenza coronavirus?

Con il sindaco Christian Garavaglia e gli uffici comunali seguiamo giorno per giorno l’evolversi della situazione. Purtroppo l’argomento è difficile e spesso si rischia di fare confusione. Noi riteniamo che un’informazione chiara e semplice rivolta ai cittadini sia sempre la giusta soluzione. Infatti applichiamo alla lettera le ordinanze ministeriali e regionali, evitando le interpretazioni personali. In un momento delicato come questo dobbiamo cercare di dare le giuste informazioni per evitare allarmismi o false notizie. Un lavoro interessante che abbiamo fatto fin da subito è stato quello di diffondere in modo schematico la natura del Coronavirus, quali sono i sintomi e come comportarsi anche al fine di prevenire eventuali infezioni.

Sara Riboldi

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