Turbigo - Ripartire dopo il Covid, le proposte di Francesco Gritta

Francesco Gritta

Turbigo - Ripartire dopo il Covid. Ecco le proposte sulle quali Francesco Gritta, membro del gruppo Turbigo da vivere, ritiene sia importante lavorare, dall’industria, al turismo; dalla scuola alle politiche sociali. Sarà lui il candidato sindaco? Al momento ancora Gritta non si sbilancia e tiene aperte tutte le strade.

Aiutare il commercio locale

Francesco Gritta espone punto per punto le sue idee: “Il punto di partenza è una socialità pensata in modo differente, che punti alla condivisione. Da qui si possono ripensare tanti aspetti della vita del paese. Intanto, l’aspetto commerciale. È necessario favorire le reti che i commercianti stanno creando, stando attenti alle loro esigenze. Serve ripensare lo spazio in modo che le attività possano affacciarsi sullo spazio pubblico. È evidente che a Turbigo ci sia una forte contrazione del tessuto commerciale e non è così in tutti paesi. Basti guardare, per esempio, a Castano Primo. È necessario a nostro avviso correggere il tiro”.

PC per tutti gli studenti

Altro nodo è l’istruzione. Spiega Gritta: “Mi auguro che l’esperienza DAD si sia conclusa per un lungo tempo, nonostante l’impegno innegabile del personale scolastico di Turbigo. Il problema di fondo è la connessione Internet del paese. Non dipende dal Comune, ma il Comune ha tutti i mezzi per farsi valere”. Gritta rilancia una vecchia proposta: “Come gruppo civico, anni fa abbiamo iniziato a recuperare PC dismessi. Li abbiamo formattati e abbiamo installato programmi open source. In questo modo si tolgono rifiuti informatici e gli studenti potrebbero avere PC. Il Comune può e deve fare in modo che tutti gli studenti abbiano un adeguato supporto informatico”.

Portare le imprese a Turbigo

Ancora Gritta si concentra sul mondo delle imprese: “Senza lavoro non si può pensare al domani. Si potrebbe pensare di portare degli uffici da Milano a Turbigo, sfruttando la necessità attuale di spazi periferici, con meno inquinamento e congestione del traffico, ma al tempo stesso vicini ai collegamenti. Turbigo è vicino a Milano e a Malpensa, quindi potrebbe essere un buon punto. Si potrebbero sfruttare le aree dismesse. In questo modo si valorizzerebbe il territorio, portando lavoro di qualità”.

Turismo da valorizzare

Infine, Gritta punta sul turismo e sulla sostenibilità sociale: “Bisogna valorizzare le bellezze di Turbigo, anche con gesti semplici, come la realizzazione di una cartina turistica. L’abbiamo realizzata anni fa come Schiaccianoci. Possibile che il Comune non riesca a realizzarla? Senza contare la frana della sponda del Naviglio: queste cose vanno evitate. Infine, bisogna coinvolgere le persone, includerle, farle sentire coinvolte nel tessuto sociale. L’unico modo è cambiare strada”.

Gritta candidato sindaco?

La linea è quella in sostanza che Turbigo da vivere ha portato avanti e che porterà avanti anche con le prossime elezioni. Ma Francesco Gritta sarà il candidato sindaco? Gritta ancora su questo punto non si sbilancia: “Io non sono un politico, ma un ingegnere. Sono solo prestato alla politica. Di certo sono e sarò parte del gruppo civico per creare un’alternativa inclusiva”. Che stia mettendo le mani avanti? “A breve comunicheremo tutto ma al momento stiamo ancora valutando”.


Sara Riboldi

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