Turbigo - Centro sportivo, discussione in un consiglio comunale durato oltre quattro ore. Tanti i punti discussi, con richieste nette da parte della minoranza e altrettante risposte da parte della maggioranza. Presentato anche il progetto nello specifico. La delibera presentata dalla minoranza di sospendere temporaneamente l’iter e di fare ulteriori analisi non ha trovato il voto favorevole da parte della maggioranza.
L’interpellanza di Francesco Gritta, Marco Rudoni, Andrea Marco Rivolta e Dario Mario Cavalli, membri del gruppo ‘Turbigo da Vivere’ è solo l’inizio di una lunga discussione sul progetto che riguarda il nuovo centro sportivo in consiglio comunale. Un consiglio che è durato oltre quattro ore e che ha visto anche la presenza di gestori e progettisti. L’interpellanza del gruppo di minoranza chiede cose precise: se siano stati fatti studi sulla sostenibilità economica del nuovo centro sportivo e quali ne siano i risultati; quale sia il bacino d’utenza previsto perché la struttura sia sostenibile; le tariffe che, almeno indicativamente, verranno applicate dal gestore ai residenti, ai non residenti, alle associazioni sportive residenti e a quelle non residenti, in particolare per la palestra; se le associazioni sportive locali avranno un diritto di accesso privilegiato (scelta degli orari etc.) o meno; come sarà gestito l'utilizzo dei magazzini per le associazioni e se questo avrà o meno carattere oneroso; quale sarà l’impatto complessivo totale dell’opera per le finanze comunali, partendo dall’acquisto del terreno al riscatto dell’opera al termine del leasing”.
All’interpellanza risponde punto per punto il sindaco Christian Garavaglia: “Alla base del progetto presentato c’è un piano economico finanziario che è stato da un lato asseverato dall’istituto finanziario e quindi c’è un’asseverazione di fondo che ne decreta la sostenibilità economica dell’investimento e di tutto il piano economico, d’altro lato c’è anche un validatore che è un ente terzo super partes incaricato con la normativa dal comune, un professionista del settore che si occupa specificatamente di questi studi; è uno dei massimi esperti di questo tipo di lavori in Italia che ha dato una validazione del progetto. Il bacino di utenza che i proponenti hanno valutato poter essere il bacino potenziale di questo centro racchiude i territori compresi tra l’area nord est di Novara, l’area attorno al comune di Busto Arsizio e l’asse del Sempione - comprendendo dunque anche l’area del legnanese e del parabiaghese - e l’area dell’alto milanese e del magentino”.
Per quanto riguarda le tariffe spiega il sindaco: “Indicativamente, partendo dal valore di mercato, la richiesta che l’amministrazione ha fatto, accolta dal gestore, è quella di agevolare le associazioni sportive locali; quindi le associazioni sportive di Turbigo avranno una tariffa agevolata e convenzionata, con valore più basso rispetto a quello del mercato. La seconda richiesta fatta dall’amministrazione e accolta dal gestore è quella di ulteriormente agevolare l’attività giovanile e quindi di prevedere una tariffa ancora riotta rispetto al convenzionamento delle associazioni sportive”. I costi orari quindi nel complesso dovrebbero aggirarsi attorno ai 12 / 16 euro per i giovani e attorno ai 20 / 25 euro per i senior. Continua Garavaglia: “C’è anche la possibilità di dividere il campo in due e quindi di fare due allenamenti in contemporanea di due squadre. L’amministrazione comunale si è fatta promotrice dell’associazionismo locale mettendo a disposizione già a bilancio dei fondi che ulteriormente abbattono i costi riportati Per quanto riguarda il diritto di accesso privilegiato, questa è la terza importante richiesta che l’amministrazione ha fatto al gestore cioè che le associazioni turbighesi abbiano un diritto di prelazione nelle prenotazioni, stagionali non da un giorno all’altro. Per quanto riguarda l’utilizzo dei magazzini, sarà in funzione dell’utilizzo che ne fanno le società”.
Altro nodo riguarda la sostenibilità del progetto. Spiega il sindaco: “L’acquisto del terreno è stato oggetto di un doppio intervento sule finanze comunali. Il terreno che l’amministrazione comunale ha acquistato come potenziale terreno per il nuovo centro sportivo ha fatto seguito alla vendita di un altro terreno, lì vicino. La vendita dell’altro terreno, che sappiamo essere stato acquistato da un’azienda per sua volontà di espansione economica, ha permesso un incasso di 800 mila euro più Iva. Il costo che il comune ha sostenuto per acquistare il terreno su cui sorgerà il centro sportivo è stato acquistato a 588 mila euro più l’imposta di registro di 52mila euro che fa circa 640 mila euro; quindi l’impatto sulle finanze comunali di questa operazione ha un bilancio positivo. E comunque la spesa è già stata sostenuta e liquidata”. Poi l’attenzione si sposta sul leasing: “Il leasing finanziario funziona in modo simile al mutuo ed è una delle fonti principali che utilizzano le amministrazioni per le opere pubbliche”. Un riferimento va anche alla capacità di indebitamento da parte del Comune: “La capacità di indebitamenti dell’ente comunale - che è un parametro definito falla legge - è sempre stato ampiamente rispettato dal comune di Turbigo”. Il sindaco specifica che nel corso degli anni la rata del muto si è ridotta costantemente, fino ad arrivare a una rata in previsione nel 2021 di circa 205mila euro. Spiega Garavaglia: “La rata del mutuo diminuisce e si creano spazi per investire e sostenere nuove opere pubbliche”. Altra spiegazione riguarda l’Iva di un Comune, a credito e a debito. Su questo punto però rimandiamo direttamente all’ascolto del consiglio comunale, poiché riteniamo il punto eccessivamente tecnico per essere spiegato e semplificato in un articolo. Inoltre, il primo cittadino specifica che si sta già discutendo in merito a una sponsorizzazione offerta da un privato.
Il progetto del centro sportivo è importante: una palestra con tribune di circa 340 posti e di 890 metri quadrati, una sala polivalente di circa 130 metri quadrati, campi esterni, zona parco con piscina, bar all’interno e all’esterno fruibile anche da cittadini esterni, una parte dedicata al primo soccorso, spogliatoi, magazzini. La piscina prevede un’area meno profonda dedicata ai più piccoli, un’area relax con la presenza di idromassaggio e due corsie di circa 25 metri per il nuoto degli adulti. I campi esterni sono un campo da calcetto in erba sintetica, un campo da beach volley, tre campi padel, un campo da tennis in terra battuta, il tutto con impianti di illuminazione per utilizzo serale. Più 88 parcheggi e nuovi alberi.
Le perplessità sollevate dal gruppo di minoranza sono tante. Proveremo a riassumerle in un successivo articolo per non appesantire troppo l’articolo, già di suo corposo. Per una visione completa da subito si rimanda all’audio del consiglio comunale riportato sul sito del Comune. Basti qui sottolineare che il gruppo di minoranza ha proposto una delibera per bloccare temporaneamente l’iter per la realizzazione dell’opera. Scrivono i consiglieri di minoranza: “Considerato che detto progetto andrà a impegnare un’area vergine del territorio del Comune, come evidenziato nel verbale della commissione Ecosostenibilità; il parere negativo della suddetta commissione alla realizzazione dell’opera; che il progetto impegnerà risorse ingenti per il prossimo ventennio, di fatto limitando la facoltà operativa dell’Ente e delle prossime amministrazioni; che il progetto non è stato condiviso con la cittadinanza né in un’assemblea pubblica né in un consiglio comunale aperto. Tenuto conto che interventi analoghi a quello in programma, realizzati in altri comuni, hanno potuto beneficiare di ingenti finanziamenti pubblici anche a fondo perduto. Tenuto anche conto che con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il Recovery Fund saranno con ogni probabilità disponibili ulteriori fondi per realizzare opere a beneficio dei cittadini. Considerate le criticità emerse relativamente al progetto", la minoranza chiede “ di sospendere temporaneamente l’iter per la realizzazione dell’opera; di nominare una commissione super partes, composta da nominativi condivisi da maggioranza e opposizione con competenze attinenti al progetto in particolare dal punto di vista tecnico e di quello gestionale, che si occupi di valutare il progetto e le eventuali alternative; di attivare immediatamente gli uffici comunali al fine di individuare eventuali fonti di finanziamento alternative dell’opera in modo da agevolarne la sostenibilità per l’Ente”. Delibera che non ha trovato voto favorevole da parte della maggioranza. Come detto, tutti i punti sono stati ripresi e discussi durante il consiglio comunale, con richieste precise da parte della minoranza e altrettante risposte da parte della maggioranza, che rimanda al mittente le ‘accuse’ di mancanza di condivisione e altre questioni sollevate. Come detto, la discussione sarà oggetto di un prossimo articolo.
Sara Riboldi
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