Turbigo - Casa del giovane, interpellanza in consiglio comunale da parte del gruppo di minoranza ‘Turbigo da Vivere’. Nette le domande della minoranza, che riguardano un contratto stipulato con la parrocchia, proprietaria della struttura, per la riqualificazione della palestra.
Francesco Gritta, Marco Rudoni, Andrea Marco Rivolta e Dario Mario Cavalli, membri del gruppo ‘Turbigo da Vivere’, nella loro interpellanza sollevano questioni precise e scrivono: “Visto il contratto esistente con cui il Comune di Turbigo ha preso in carico la palestra della struttura nota come Casa del Giovane, considerando che il medesimo Comune ha in progetto di realizzare un nuovo centro sportivo in altra sede, ricordando che la medesima questione è già stata oggetto di interpellanza nel 2016”, si interpella appunto il sindaco per conoscere: “Lo stato di conservazione dell’immobile; quali lavori siano stati effettuati per evitarne il degrado e il relativo importo dal momento della sottoscrizione del contratto; quali siano le intenzioni dell’Amministrazione per la Casa del Giovane, ovvero se vi sia intenzione di rescindere anticipatamente il contratto, e nel caso se a riguardo vi siano stati contatti con la proprietà; le spese che un’eventuale rescissione anticipata del contratto potrebbe comportare per il Comune di Turbigo; le spese che la mancata esecuzione dei lavori di adeguamento previsti dal contratto potrebbe comportare per il Comune di Turbigo al termine della scadenza prevista dal contratto stesso”. La questione della riqualificazione della casa del Giovane è, infatti, oggetto di discussione da anni. Il comune alla firma dell’atto nel 2005 si era proposta di riqualificare la palestra della struttura, con a disposizione la stessa per tutta la durata del contratto. Si parla di un valore per la riqualificazione di circa 840mila euro previsto per la ristrutturazione della palestra da parte del Comune. Poi le cose sono cambiate. Negli anni il Comune ha portato avanti il progetto del nuovo e più grande centro sportivo comunale in altra zona, cambiando i progetti in merito alla struttura. E ora quali sono le intenzioni del Comune?
A rispondere è l’assessore ai Lavori pubblici, Marzia Artusi: “Abbiamo una convenzione in essere che ha la durata trentennale. Questa convenzione è stata stipulata nel 2005 e quindi durerà ancora per circa 14 anni, fino al 2035, con l’idea di riqualificare la palestra esistente. La casa del giovane si presenta in due lotti; il lotto oggetto di convenzione è l'immobile a due piani, in particolare quella che era la palestra. Dal punto di vista dell’intervento economico ci sono state due grosse novità. Intanto, il patto di stabilità subentrato poco dopo la stipula, che ha bloccato moltissimo la capacità di investimento da parte degli enti. Due, si sono presentate delle novità legate alla struttura dell’immobile, per esempio la presenza dell’amianto nella copertura che avrebbe fatto lievitare molto l’investimento. Nel frattempo, si sono presentate nuove esigenze, quindi l’amministrazione comunale ha ritenuto di afre delle valutazioni diverse riguardo la collocazione della palestra e del centro sportivo”. Specifica l’Artusi: “Queste nuove esigenze però sono sempre state condivise con la proprietà. Ci siamo incontrati più volte con la parrocchia e con la curia per condividere questa evoluzione in modo da trovare sempre un percorso comune. L’immobile è stato mantenuto nella situazione iniziale: sono stati eseguiti lavori di manutenzione ordinaria come la rimozione delle tende, svariate pulizie lo sfalcio dell’erba, la sostituzione di vetro rotti. Tutti interventi volti a mantenere la struttura nello stato in cui ci era stata consegnata”. Ma ora si reciderà il contratto anticipatamente? Il Comune sembra non averne intenzione: “Tornando alla condivisione con curia e parrocchia, quando abbiamo parlato con loro condividendo l’idea di non realizzare più lì la palestra, sia la parrocchia sia la curia hanno condiviso con noi questa nuova posizione; infatti ci ha chiesto di modificare la destinazione d’uso, che è divenuta polifunzionale, perché sarebbe stato sciocco lasciarla solamente sportiva quando le esigenze cambiavano. Non abbiamo intenzione di fare una recessione anticipata della convezione, anzi stiamo discutendo in maniera molto serena per trovare una nuova destinazione d’uso a questo luogo e abbiamo idee che stiamo portando avanti a livello di condivisone, per la riqualificazione e il rilancio di questo luogo”.
Non soddisfatto il gruppo di minoranza. Commenta Rudoni: “A nostro parere, per quanto riguarda la mancata esecuzione dei lavori di adeguamento previsti, manca un approfondimento adeguato. Inoltre, si nota un ammaloramento della struttura, che a nostro avviso non gode di ottima salute”. E ancora: “Di quello detto non è scritto nulla nell’atto del 2005. Ci vuole qualcosa di scritto su questi 840mila euro mentre qui di scritto c’è solo l’atto notarile iniziale”. Replica il sindaco Garavaglia: “L’obiettivo è di rivedere e ampliare nei contenuti. È evidente che qui non è scritto: non si prevedeva il futuro nel passato”.
Sara Riboldi
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