Turbigo - Le api entrano a scuola

Angelica Motta

Turbigo - Le api sono ‘entrate’ alla scuola primaria di Turbigo grazie al consigliere di maggioranza Angelica Motta, con deleghe alle Politiche giovanili e all’Innovazione tecnologica. Angelica Motta è anche apicoltrice certificata. In occasione della giornata mondiale delle api, la Motta ha spiegato l’importanza delle api e il processo di produzione del miele. Probabilmente nei prossimi anni scolastici la scuola primaria adotterà delle arnie.

Le api a scuola

Originale l’idea di Angelica Motta, consigliere di maggioranza con deleghe alle Politiche giovanili e all’Innovazione tecnologica ma anche apicultrice certificata, che è entrata a scuola in compagnia del sindaco – Christian Garavaglia – e dell’assessore all’Ambiente e all’Ecologia, Fabrizio Allevi. Spiega la giovanissima esponente della maggioranza: Il progetto è stato condotto con gli alunni delle seconde della scuola primaria in occasione della celebrazione della giornata mondiale delle api. L’obiettivo è stato di aumentare la consapevolezza sull’importanza delle api ma anche del lavoro umano che porta la natura a far nascere certi prodotti. Abbiamo mostrato le immagini e alcune attrezzature, per esempio lo smielatore.

Obiettivo: consapevolezza

L’obiettivo è importante: “Il mondo in cui i bimbi vivono oggi è veloce, spesso i bimbi si ritrovano a consumare prodotti già pronti, con il rischio di perdere il senso di collaborazione con la natura e il significato del lavoro umano sui campi e non solo. L’idea è di far capire il valore del tempo e della qualità delle materie prime, ottenuta con la fatica del lavoro umano. Inoltre l’obiettivo è di far riflettere sull’importanza degli impollinatori, senza i quali non avremmo pomodori, zucchine etc”. Un progetto che poi con probabilità culminerà nei prossimi anni scolastici di far adottare dalla scuola delle arnie.

Il commento del referente, Giuseppe Olivieri

Ma come hanno reagito i bambini? “Sono stati contentissimi di vedere cose nuove, che conoscevano solo a livello teorico. Tra l’altro gli studenti stavano già portando avanti un progetto orto botanico con le maestre. Con questa giornata, hanno visto l’altra parte della coltivazione, con gli impollinatori. È bello poter ritornare anche all’approccio manuale, più pratico, che sigilla gli aspetti teorici. Sarebbe carino, per esempio, fare la festa di fine anno introducendo la smielatura, magari, dopo tutti gli opportuni controlli, con la merenda! L’importante è iniziare per poi applicare lo stesso principio anche ad altri temi!”. Insomma, l’idea di Angelica sposa perfettamente le teorie di Pestalozzi: mente, mano e cuore.


Sara Riboldi

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