Turbigo - Schiume nel Naviglio, al via l'analisi delle acque

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Turbigo - Schiume nel Naviglio, al via i prelievi delle acque per l'analisi da parte del Comune. L'Amministrazione lo aveva deliberato nel mese di luglio e ora la campagna di monitoraggio è ufficialmente partita. Ok anche da parte dell'opposizione, che da anni si occupa delle questioni relative alla presenza delle schiume nelle acque del territorio e che nell'agosto 2019 aveva presentato una mozione.

La decisione della giunta

La delibera della giunta comunale dello scorso luglio parla chiaro: "Le criticità ambientali nelle acque del Naviglio sono presenti ormai da anni. Considerato che nell'ultimo periodo la presenza di schiume persistenti è considerevolmente aumentata; ritenuto opportuno verificare analiticamente la presenza di sostanze inquinanti tramite idonee campagne di analisi [...] delibera di attivare una campagna di monitoraggio sulla qualità delle acque da eseguirsi in diversi periodi dell'anno". Trascorsi i mesi estivi, la procedura di gara è stata ultimata e la campagna di monitoraggio delle acque è iniziata, per far fronte a una questione sulla quale da anni l'attenzione è alta da parte di tutte le forze politiche.

Il sindaco: "Approfondimento in aggiunta ad ARPA"

A spiegare meglio il monitoraggio delle acque è il sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia: "Abbiamo dato mandato di incaricare una ditta professionista specializzata per effettuare dei prelievi nelle acque del Naviglio, in modo da approfondire direttamente come Comune lo stato delle acque. I prelievi delle acque - e la consegna in laboratorio - sono già iniziati. Sono più prelievi dilazionati nel corso del tempo per avere una maggiore chiarezza su un arco temporale più ampio. Questo è in aggiunta a quanto facciamo in collaborazione con ARPA che svolge il suo lavoro come autorità competente in materia e a cui inviamo costantemente segnalazioni. ARPA fa i suoi rilievi e ci fornisce le risposte in base alle analisi di laboratorio che effettua. Quello che noi abbiamo fatto è un'aggiunta per avere un ulteriore approfondimento e avere internamente una valutazione che possa arricchire quanto già ARPA fa". Una doppia analisi, dunque, che sicuramente contribuisce a dare un quadro più completo della situazione.

In campo anche la minoranza

Anche 'Turbigo da vivere', presente in consiglio comunale come forza di opposizione, è da anni attenta e attiva sulla questione delle schiume nelle acque. A marzo scorso il consigliere di minoranza Francesco Gritta aveva chiesto ad ARPA di analizzare dei detriti presenti sul fondo del canale industriale di Turbigo. ARPA non aveva ritenuto di dover effettuare le analisi poiché non si sarebbe trattato di materiali fuoriusciti dal depuratore di Sant’Antonino. Sempre tra la fine febbraio e l'inizio di marzo lo stesso Gritta aveva effettuato un sopralluogo nella zona tra il depuratore, il Naviglio Vecchio e il Ticino. Spiega Gritta: "Nel canale Marinone, le cui acque si immettono nel Ticino, ho trovato l'acqua nera". Non solo. Prosegue Gritta: "A fine agosto ho riscontrato una morìa di pesci nel canale industriale. Difficile individuare le cause. Noi abbiamo segnalato ai Comuni di Turbigo e Robecchetto con Induno, che a loro volta hanno segnalato ad ARPA". Fra le attività della minoranza di Turbigo c'è anche una mozione presentata nell'agosto 2019 in cui si chiede "che la giunta dia mandato agli uffici comunali di contattare gli enti competenti per analizzare le acque che scorrono nei canali posti all’interno del Comune di Turbigo, che la giunta dia mandato agli uffici comunali di contattare gli enti competenti affinché si prelevino i sedimenti presenti sul fondo dei canali posti all’interno del Comune di Turbigo e che tali sedimenti vengano fatti analizzare da laboratori specializzati; che la giunta dia mandato agli uffici comunali di contattare gli enti competenti affinché venga effettuata una mappatura degli scarichi presenti lungo il Canale Industriale, il bacino della Maddalena, il Naviglio Vecchio ed il Canale Villoresi". Commenta Francesco Gritta: "Sono sicuramente d'accordo sul fatto che alla fine si sia scelto di iniziare a effettuare le analisi. Spiace vedere che a suo tempo la nostra mozione fosse stata respinta, perdendo così mesi. Tra l'altro, se si fosse iniziato prima questo percorso avremmo potuto anche avere un confronto su come fossero le acque a impianti fermi - durante il lockdown - e adesso. E' un bene però che si sia iniziato".


Sara Riboldi

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