Parabiago - Via Piemonte, che fare?
Le richieste dei residenti

via Piemonte

Foto da Google Maps

Parabiago - Una raccolta di 48 firme protocollate in comune da parte di cittadini di tre cortili per fare presente la pericolosità di via Piemonte, a Ravello, frazione di Parabiago. I residenti della via stanno manifestando da tempo la loro preoccupazione in merito alle criticità della strada. Alta velocità dei mezzi e uscita dai cortili direttamente sulla strada sono solo alcune delle criticità segnalate dai residenti. Giovedì 16 luglio c'è stato l'incontro tra il portavoce del gruppo Cittadinanza attiva Ravello, Marino Calabrese, l'assessore alla Sicurezza Barbara Benedettelli e il comandante della Polizia locale.

Fra le richieste, le luci

Tante le criticità presentate dai residenti, che ora hanno avuto delle risposte. La prima domanda posta ha rappresentato in un certo senso la base della discussione: "Vi sono già stati sopralluoghi al fine di verificare le criticità e di conseguenza le azioni che si prenderanno per la sicurezza urbanistica di via Piemonte?". Il sopralluogo c'è stato da parte della Polizia locale circa un mese fa e le criticità sono state effettivamente riscontrate. Fra le problematiche sollevate durante l'incontro, ci sono le luci, per esempio "l'imbocco da viale Lombardia in via Piemonte al buio nelle ore serali". L'assessore ha precisato che è già stato discusso l'inserimento di luci Led dall'imbocco in viale Lombardia e per tutta la via Piemonte. Oltre alle luci di via Piemonte, che i residenti sottolineano essere "deboli e mal funzionanti", ma che saranno sostituite con luci a Led, altra questione sollevata riguarda le luci in via Ravellino, "da oltre un anno spente". Anche in questo caso sono in fase di attuazione i lavori per il ripristino delle luci.

Alta velocità, che fare?

Un'altra criticità che non può essere ignorata è l'alta velocità dei mezzi che passano in via Piemonte. Una questione da non sottovalutare, soprattutto perché le persone che escono dai cortili delle abitazioni si ritrovano ogni giorno a confrontarsi con le automobili che sfrecciano. Secondo il comandante della Polizia locale, una soluzione potrebbe essere l'inserimento di un dosso all'altezza dell'incrocio con via Calabria e un limite di 30 Km/h. Per quanto riguarda l'assenza di segnaletica stradale, il comandante ha sottolineato che le norme non includono la segnaletica in entrata in un centro abitato. Il limite è di 50 km/h, a meno che, appunto, non si decida il limite 30 km. Altro nodo il fatto che nella zona passano anche i mezzi pesanti. Per questa questione però non ci sarebbero dati statistici rilevanti di incidenti avvenuti che permetterebbero di cambiare le condizioni.

Gli specchi

Altro tema messo in evidenza riguarda gli specchi. I residenti hanno sottolineato che sono presenti pochi specchi e comunque "non a norma". I cittadini avevano già chiesto in passato le spese per un posizionamento di tre specchi. Il comandante ha durante l'incontro sottolineato che è necessario compilare i moduli e poi consegnarli direttamente alla Polizia locale. La spesa non potrebbe però essere comunale per via dei regolamenti e i costi per ogni specchio si aggirerebbero attorno ai 160 euro, incluse le spese di installazione.

Le proposte dei residenti

I residenti di via Piemonte hanno anche lanciato una proposta: la realizzazione di parcheggi in via Ravellino in direzione di viale Lombardia. Per questa proposta i residenti sono stati invitati a chiedere un incontro con l'assessore con delega agli Spazi pubblici, Edifici pubblici, Ecologia, Dario Quieti, per essere certi che on vi siano eventuali criticità sul piano urbanistico. Altra idea: il "ripristino della via pedonale che taglia dall'incrocio via Piemonte con via Calabria e taglia boschetto per congiungersi nella strada Parco del Roccolo dietro la cascina Ravellino; l'iniziativa partirebbe a ottobre su nostro impegno (salvo Covid-19)". Anche ni questo caso sarà risolutivo l'incontro con Quieti.

Il commento dei residenti dopo l'incontro

Commenta così Marino Calabrese dopo che abbiamo chiesto un bilancio dell'incontro avvenuto in comune: "Come coordinatore, ho raccolto i pareri di alcuni. Sebbene ci abbiano ascoltato, e, in modo assolutamente molto cordiale ci informano dei tempi e dei processi che occorrono alla realizzazione delle nostre richieste, restiamo accorti e vigili - ovviamente avremmo voluto dei tempi meno lunghi, per evitare che una seconda ondata di Covid-19 blocchi nuovamente tutto - e anche un pochino amareggiati per delle affermazioni (la criticità e la reale pericolosità della situazione via Piemonte è basata non sulle reali condizioni oggettive di pericolosità, ma sulle statistiche di incidenti avvenuti in quel luogo). Comunque vada, ci faremo sentire finché avremo reso sicuro il nostro territorio. Lo dobbiamo ai nostri figli".


Sara Riboldi

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