Via Sardegna senza marciapiede o pista ciclo pedonale. Il consigliere di minoranza Emanuele Brunini: "La via Sardegna assume una estrema importanza per il nostro paese. Quali interventi?". Il capogruppo di maggioranza Massimo Rogora replica: "La coperta è corta ma sono stati affidati interventi di manutenzione straordinaria". Se ne è discusso in consiglio comunale.
Pronta la replica del capogruppo di maggioranza, Massimo Rogora, che ha spiegato la situazione: "Il fatto di allargare marciapiedi per renderli fruibili dalle famiglie, aggiungere piste ciclabili, fare manutenzione del manto stradale in modo da renderlo perfetto, sarebbe un desiderio condivisibile da tutti. Purtroppo le risorse non sono infinite, c'è una mancana cronica di fondi da destinare alle manutenzioni e ai miglioramenti della viabilità. Abbiamo fatto tantissimo. Purtroppo la lista è lunga ma la coperta è corta. Se si tolgono fondi da altre strutture e servizi, ci si trova poi a disagio, magari in carenza di strutture per dare modo ai cittadini di praticare sport o fare attività culturali. Venendo all'oggetto dell'interrogazione, sono stati affidati alla fine del 2019 interventi di manutenzione straordinaria di strade per la messa in sicurezza, tra cui la realizzazione di tratti di marciapiede in via Sardegna, lato sud e lato nord, in prossimità dell'ingresso in via Leopardi".
Continua il capogruppo di maggioranza, Massimo Rogora: "Più precisamente, all'incrocio con la via Leopardi fino a via Volturno e all'incrocio con la via IV Novembre fino al salvagente esistente in prossimità della casa di abitazione di fronte a via Leopardi, ovvero dove vi è maggiore frequentazione per accedere alla scuola primaria e ai servizi pubblici presenti, per esempio la farmacia o la posta. L'attraversamento pedonale in via Sardegna verrà salvaguardato mediante la realizzazione di aiuole centrali appositamente delimitate e segnalate, oltre che da segnaletica tradizionale, da supporti luminosi. Quesi sono gli interventi per la messa in sicurezza del tratto dove principalmente gli alunni e i genitori transitano per accedere alla scuola o gli anziani. Nel ciclo manutentivo ordinario delle strade e dei marciapiedi è prevista la sistemazione periodica degli avvallamenti che si creano lungo le banchine stradali, tenendo presente che Città Metropolitana ha ceduto al Comune una banchina laterale di circa un metro e mezzo dal nastro d'asfalto esistente. Di conseguenza, tutte le arre lungo via Sardegna di larghezza più ampia, dove esistono forti ristagni di acqua meteorica, a oggi risultano essere ancora di proprietà privata".
Il sogno della maggioranza è di realizzare una pista ciclo pedonale lungo la via Sardegna, ma al momento non sembra esserci la pssibilità. Certo è che la realizzazione di solo tratti di marciapiedi non può essere, a nostro avviso, la soluzione definitiva. La situazione, tuttavia, non è semplice per realizzare la desiderata pista. A spiegarlo è sempre Massimo Rogora, al quale diamo il merito di aver spiegato la situazione così com'è, senza fronzoli. "Attualmente è prevista la realizzazione del tratto di marciapiedi appena descritta. Esiste l'idea di realizzare una pista ciclo pedonale lungo tutta la via Sardegna, ma per fare questo occorre anzitutto acquisire al demanio pubblico tutte le aree attualmente di proprietà privata. Al fine di soddisfare la domanda di mobilità, l'intervento dovrà essere eseguito ponendo particolare attenzione ai diversi aspetti correlati alla sicurezza della circolazione, soprattutto la reciproca visibilità tra le biciclette e i veicoli in differenti punti di conflitto quali le intersezioni, i passi carrabili, fermate dell'autobus, etc. Quindi sarebbe un importante impegno di spesa. Man mano che si completano gli interventi in primo piano, l'idea sarebbe però questa". Non soddisfatto della risposta è il consigliere Brunini: "Comprendo le difficoltà, ma mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata una programmazione per la realizazione di marciapiedi su tutta la via Sardegna e non solo in procinto di via Leopardi. Ringrazio per la risposta ma non la ritengo soddisfatta per motivazioni sostanzialmente tecniche".
Sara Riboldi
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