Magnago - Farmacia comunale, dopo che il consigliere di minoranza grillino, Emanuele Brunini, si è rivolto al difensore civico regionale per la mancata consegna delle fatture relative alla fornitura di mascherine da parte dell'Amministrazione, interviene il capogruppo di maggioranza Massimo Rogora: "Materiale consegnato: totale trasparenza!".
Tutto è iniziato con una mozione firmata da Emanuele Brunini (Movimento 5 Stelle) e Mario Ceriotti (Amministrare insieme 2.0) datata 24 settembre 2020. Si richiedeva di favorire una collaborazione tra Azienda Speciale Multiservizi e Comune che poi sfociasse in una convenzione per la vendita di mascherine a prezzo di costo per i cittadini di Magnago e Bienate. La mozione era stata respinta nel consiglio comunale di ottobre con l'impegno di portare la richiesta al presidente della farmacia. Brunini ha poi presentato un'interrogazione, per capire se ci fosse stato un confronto tra le due parti e il prezzo per ogni mascherina da marzo in avanti. Poco prima era stata presentata anche una richiesta di accesso agli atti per avere una copia delle fatture relative alla fornitura di mascherine da marzo 2020 a oggi e di conoscere per ciascun ordine il prezzo di costo per ciascuna mascherina.
Sulla questione interviene ora l'amministrazione attraverso il capogruppo di maggioranza Massimo Rogora, che sottolinea: "Per quanto concerne la richiesta di accesso alle fatture delle mascherine desidero rassicurare che non esiste alcuna richiesta scomoda in quanto ASPM opera in totale trasparenza. Il presidente Mancini ha provveduto a consegnare un plico contenente il materiale richiesto dal consigliere Brunini: tale attività, sommata al normale funzionamento della farmacia, ha richiesto impegno e tempo da parte del personale e sono certo che porrà fine alla vicenda". Rogora spiega la scelta amministrativa di non intervenire nelle questioni che riguardano i prodotti della farmacia comunale: "La posizione dell’amministrazione circa la mozione e quindi il costo delle mascherine era parsa limpida sin dall’inizio. La scelta politica era stata di non intervenire presso la propria azienda speciale forzando il prezzo delle mascherine, già fissato per legge a 50centesimi, ma di lasciare autonomia e fiducia ad ASPM nella gestione del prodotto".
Rogora traccia anche un bilancio del ruolo della farmacia comunale durante il Covid: "Ricordiamo che, in piena emergenza Covid, ASPM aveva giocato un ruolo fondamentale nella fornitura di mascherine (e più in generale dispositivi di protezione personale) ai cittadini. Le mascherine sono state sempre disponibili in assortimento - anche quando scarseggiavano - e vendute a un prezzo calmierato e ben lontano da speculazioni. Pertanto la gestione di ASPM in pandemia è stata molto positiva, l’azienda è stata una risorsa per il territorio e per i cittadini. Di nuovo, nella campagna vaccinale contro l’influenza è stata in primo piano, a fianco dell’ente comunale, nello sforzo di erogare oltre 500 dosi vaccinali in una sola giornata. Possiamo dunque affermare che ASPM nell’ultimo anno abbia svolto un ottimo servizio per i propri utenti e cittadini e siamo convinti che possa proseguire anche nel futuro".
Rogora mette un punto: "Tutto questo ha lasciato ritenere che non servisse alcuna azione da parte dell’amministrazione verso ASPM verso un prodotto, le mascherine, oggi facilmente reperibili sul mercato e comunque vendute a un costo accessibile e di riduzione in base ai contratti di fornitura più economici. Fin qui riteniamo pertanto legittima la mozione del consigliere di opposizione e altrettanto consona sul piano politico la risposta data in consiglio. Come amministratori per noi la vicenda terminava lì. La richiesta di avere i dettagli di un singolo articolo, ritenuta ammissibile dal difensore civico, è stata esaudita anche se personalmente la ritengo ininfluente e ben lontana dall’obiettivo che dovrebbe perseguire un gruppo consigliare. La posizione di ASPM è molto delicata in quanto, sebbene azienda speciale, si confronta ogni giorno con il mercato e la concorrenza per cui non mi interesserebbe né conoscere né tantomeno divulgare quali prezzi riesce a spuntare sui prodotti. E’ compito di chi amministra prendersi cura della società e farla crescere, essere trasparente nei bilanci e questo avviene sistematicamente. Il presidente ha sempre invitato tutti i consiglieri a recarsi presso ASPM per verificare il lavoro svolto e non si è mai sottratto alle richieste di chiarimento sui bilanci, sia in fase preventiva che di consuntivo".
Sara Riboldi
Sommario: