Magnago - Reddito di cittadinanza, le domande della minoranza:
"Sono stati organizzati i Progetti Utili alla Collettività?"

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Magnago - Reddito di cittadinanza, Emanuele Brunini (Movimento 5 Stelle) e Mario Ceriotti (Amministrare Insieme 2.0) presentano un'interrogazione che sarà discussa durante il consiglio comunale di lunedì 5 ottobre. I due membri di opposizione vogliono sapere quanti a Magnago usufruiscono del reddito di cittadinanza e se sono stati organizzati i 'Progetti Utili alla Collettività', previsti dal D.L. 4/2019 convertito con modificazioni in L. 26/2019. Un esempio su questa linea viene dal comune di Corbetta, dove il primo cittadino chiede ai beneficiari del reddito di cittadinanza di lavorare per la città.

L'interrogazione

La legge prevede che il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto in linea generale a offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività nel suo comune di residenza. I progetti devono ovviamente essere predisposti dagli stessi Enti locali e devono seguire determinate regole. L'interrogazione della minoranza di Magnago va appunto in questa direzione. Si legge nel documento: "La sottoscrizione dei PUC per i percettori del reddito di cittadinanza è un atto importante nel percorso di costruzione di un moderno sistema di welfare statale che rinsalda il patto tra Stato e cittadino, oltre che di inclusione e reinserimento nella vita sociale attiva del comune stesso". Da qui le richieste di Brunini e Ceriotti all'Amministrazione: "Quanti sono i percettori di Reddito di Cittadinanza nel Comune di Magnago alla data attuale; se sono stati organizzati i Progetti Utili alla Collettività che interessano eventuali percettori del reddito di cittadinanza; in caso di risposta affermativa alla precedente richiesta, si chiede di sapere quante persone stanno svolgendo i PUC, quali enti del Terzo settore siano stati coinvolti e quali sono i precisi ambiti dei progetti (culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni). Il tema sarà come detto oggetto di discussione nel prossimo consiglio comunale.

L'esempio di Corbetta

Un esempio che segue questa direzione viene dal comune di Corbetta. Il sindaco, Marco Ballarini, ha optato per far svolgere mansioni socialmente utili ai beneficiari del reddito di cittadinanza. Chi si rifiuta, verrà segnalato. Il primo cittadino per questa linea è finito in molti telegiornali, anche nazionali.In un'intervista al TG 4 ha dichiarato: "Non ci piacciono i furbetti, se sei in difficoltà ti aiutiamo, se hai già un altro lavoro non chiedere contributi o l'aiuto del Comune perché porti via risorse ad altri che hanno bisogno". Quindi i beneficiari del reddito che si rifiutano di lavorare per il comune "li segnaliamo in modo da togliere il reddito di cittadinanza se non lavorano per la comunità".

Alcuni commenti

L'idea delle mansioni socialmente utili per le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza piace alle persone. Commenta una ragazza: "La trovo una bellissima idea. Mettersi al servizio della cittadinanza perché si usufruisce di contributi statali è un senso di civiltà. Bisognerebbe estendere la proposta anche a chi percepisce la cassa integrazione e la disoccupazione. Negli altri stati funziona così ormai da decenni. Verniciale le scuole, pulire le strade, i parchi giochi, i boschi e i campi, aiutare la parrocchia e l'oratorio, prestare servizio di vigilanza nelle scuole e nei cimiteri. Ci sarebbero molte cose da fare e che queste persone potrebbero fare per rendersi utili; non è giusto che stiano a casa a fare niente o peggio a lavorare in nero e nel mentre tutti noi dobbiamo pagare il loro mantenimento. Se si realizzasse anche nel nostro comune sarebbe una grande cosa e l'amministrazione si dimostrerebbe al passo con i tempi".


Sara Riboldi

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