Magnago - Partito l'iter procedurale per la modifica del Piano di Governo del Territorio, forse il documento più importante di un Comune poiché delinea le strategie territoriali dell'amministrazione. Obiettivo: la riduzione del consumo di suolo. Intanto, il consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, Emanuele Brunini, lancia una proposta: modificare la destinazione d'uso del terreno comunale in via Sicilia rendendolo non edificabile e creare un'area verde.
Giovedì 28 maggio sono state presentate le linee di indirizzo per il nuovo Piano di Governo del Territorio. La legge regionale 18/2019 ha introdotto una serie di misure per favorire la rigenerazione urbana e il recupero del patrimonio edilizio dismesso. Anche il Comune di Magnago, di conseguenza, si muove in questa direzione. Magnago ha una popolazione pari 9.264 abitanti, una superficie territoriale pari a 11.294.905 mq, di cui urbanizzata pari a 4.105.956 mq, non urbanizzata pari a 7.188.949 mq e 2.356.967 mq occupata dal PLIS delle Roggie. Dei Comuni del Castanese è il paese più densamente popolato, secondo solo a Castano Primo. Più del 63% della superficie comunale è comunque interessata da ambiti destinati a usi agricoli o naturali, di cui più del 20% inseriti all’interno del Parco delle Roggie. L'obiettivo è ridurre il consumo di suolo e di valorizzare le aree agricole. Nelle linee d'indirizzo compaiono anche progetti di riqualificazione dello spazio pubblico, la revisione della rete stradale e del potenziamento dei collegamenti con i trasporti pubblici e la definizione di percorsi ciclo pedonali. Del resto, marciapiedi e piste ciclo-pedonali sembrano essere anche al centro dell'interesse dei cittadini. Per coinvolgerli, il Comune ha dato il via a questionari ma nelle intenzioni dell'amministrazione ci sono anche pubblicazioni e incontri dedicati.
E' in questo discorso che si inserisce la proposta di Emanuele Brunini: cambiare la destinazione d'uso di un terreno comunale in via Sicilia, nella frazione di Bienate, rendendolo terreno non edificabile e creando un'area verde. Commenta Brunini: "L’iter procedurale del Pgt è partito e risulta prematuro esprimere attualmente un parere. Per comprendere le strategie territoriali comunali occorre attendere la pubblicazione dei nuovi elaborati cartografici in modo tale da ottenere una lettura del territorio completa; attualmente sono consultabili le 'Linee di indirizzo' che hanno la finalità di fornire indicazioni operative di carattere generale per lo sviluppo del documento. In esse sono infatti sintetizzati i principali contenuti e gli obiettivi che l’Amministrazione comunale intende seguire nell'elaborazione di questo complesso strumento tecnico. Purtroppo la politica nel corso degli anni ci ha sempre dimostrato che alle parole poi non corrispondono i fatti e le azioni messe realmente in pratica; spero che in questo caso la mia affermazione venga contraddetta. Il Pgt rappresenta una vera occasione per consentire la valorizzazione e la tutela del paesaggio naturale ed esprimere concretamente la riduzione del consumo di suolo, argomento sempre di attualità nel contesto politico e urbanistico, oltre che organizzare consapevolmente un paese a misura di cittadino".
E a proposito di un paese a misura del cittadino, Brunini sottolinea le normative in merito alla riduzione del consumo di suolo: "La legge regionale n. 31 del 28 novembre 2014 introduce seppur minimamente nuove disposizioni mirate a limitare il consumo di suolo e a favorire la rigenerazione delle aree già urbanizzate. Linea perseguita anche nella più recente legge 18 del 2019. Regione Lombardia rappresenta la Regione con la più alta quantità di suolo urbanizzato e impermeabilizzato e con dinamiche di consumo del suolo, inteso quale processo di trasformazione di terreni agricoli e naturali verso usi antropici, tra i più intensi del nostro Paese. Nei quasi tre anni trascorsi dall’approvazione della l.r. 31 non si possono segnalare significativi cambiamenti di tendenza. Se, infatti, è innegabile che la situazione di crisi generale, molto acuta nel settore dell’edilizia, abbia determinato una parziale riduzione dei processi di consumo di suolo, è altrettanto vero che su questo rallentamento non hanno di fatto inciso le limitazioni normative introdotte dalla legge regionale. Non resta che confidare nella scelta responsabile di Comuni virtuosi che decidano autonomamente di ridurre le potenzialità urbanizzative dei loro Pgt. Per quelli meno virtuosi sarà invece possibile semplicemente confermare le previsioni vigenti, in barba al contenimento del consumo di suolo".
In questa ottica, continua Brunini, "le amministrazioni locali devono dare il loro esempio, approntando una scelta responsabile del nostro comune di decidere autonomamente nel ridurre le potenzialità urbanizzative". Da qui la proposta di modifica della destinazione d'uso del terreno: "In tal senso rappresenta un gesto evidente e concreto la modificazione della destinazione d'uso del terreno in via Sicilia, di proprietà comunale che da anni risulta in vendita ma per il quale finora nessuno ha mai espresso interesse. Nelle linee di indirizzo si legge che il nuovo PGT avrà il compito di ridefinire il rapporto tra processi urbanizzativi e politiche di valorizzazione e tutela del paesaggio naturale, attraverso la tutela e valorizzazione della trama agricola e delle attività in essa insediate; tale terreno dunque può essere trasformato in una zona non soggetta a edificazioni e magari modificata in una bella area verde che indubbiamente costituirebbe un valore aggiunto al paese e ed essere utile ai cittadini che sempre più stanno acquistando la propria abitazione proprio in quella zona".
Sara Riboldi
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