Magnago - Al via a giugno un corso aperto tutti su bullismo e cyberbullismo. L’idea è del consiglio direttivo di ACBS – Associazione Contro il Bullismo Scolastico. Il presidente, Vincenzo Vetere: “12 ore molto intense, in cui si affronterà il tema del bullismo e del cyberbullismo a 360 gradi”.
L’idea di ACBS - Associazione Contro il Bullismo Scolastico è volta ad aumentare la consapevolezza su un tema importante e di cui è bene parlarne: il bullismo e il cyberbullismo. Commenta il presidente dell’associazione, Vincenzo Vetere: “Il corso durerà una settimana, da lunedì a sabato, per due ore al giorno. Tratteremo il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo a 360 gradi, parlando nello specifico delle conseguenze, di come capire quando un ragazzo è vittima, di come capire quando un ragazzo è bullo, delle varie differenze, dell’importanza della famiglia; ma si parlerà anche della legge 71 / 2017 - la legge sul cyber bullismo - e inviterò un avvocato esperto in questo tema, Paolo Russo. Inoltre, ci saranno quattro ore dedicate alla comunicazione e sull’importanza della parola. Il relatore è Cristiano Castelnuovo, segretario dell’associazione ma anche educatore professionale”. Il corso però non si ferma qui. Continua Vetere: “Ci sarà una parte dedicata alle App e alla sicurezza in rete. Insomma, saranno dodici ore molto intense e alla conclusione verrà rilasciato un attestato di partecipazione a tutti coloro che si iscriveranno. L’iscrizione è totalmente gratuita: non vogliamo speculare su un argomento così importante. Il corso è aperto a tutti”. Via dal 14 giugno.
Vincenzo ha dato il via all’associazione dopo aver avuto la forza di raccontare la sua storia. Anche lui, infatti, è stato vittima di bullismo. Lui stesso racconta più volte la sua storia: “La mia storia inizia dall’età di 6 anni, in prima elementare. Ero molto magro, minuto, indifeso e vedendo che i miei compagni non mi volevano nel loro gruppo passavo le mie giornate scolastiche da solo, in disparte. Alle scuole medie, pensavo che la situazione migliorasse, ma non fu così, anzi peggiorò; gli insulti che ricevevo alle elementari migrarono alle medie. In questi tre anni ricevetti botte, schiaffi e pugni fuori da scuola, solo perché non avevo le sigarette in tasca, oppure perché rifiutavo la loro richiesta di fumare. Il bullo è una persona fragile che se la prende con chi sa che non può sorpassarlo. Nel 2009 iniziai il primo anno di superiori: ero felice e speranzoso; compagni nuovi, nessuno conosceva la mia storia, nessuno sapeva chi ero e cosa avevo subito. Provai subito a socializzare, mi sforzavo di parlare con gli altri anche se avevo paura delle persone, e soprattutto che potessero ferirmi ancora. Inizialmente sembrava che andasse tutto liscio, ma qualche mese un ragazzo pluriripetente iniziò a sfogare la sua ira su di noi. Io non avevo il coraggio di rispondere e di controbattere, avevo paura di essere contrastato da lui, ero fragile. Era diventato tutto un incubo, come alle scuole medie. E fu cosi che in prima, seconda e terza superiore le cose peggiorarono ulteriormente. Hanno scoperto che avevo un profilo Facebook, crearono profili falsi maschili e mi inviavano messaggi d scherno. Non parlavo con nessuno, solo con i miei genitori e la mia famiglia, che mi ha sempre detto :’Lascia stare , prima o poi si stancheranno’ ma non so perché loro non smettevano mai, anche se ero fiducioso e attendevo quel giorno”. I messaggi però continuavano ancora e ancora, di scherno e di minacce. “ L’Associazione è il frutto di molti anni di pressioni e sofferenze. È un’Associazione contro il bullismo scolastico. Le cicatrici rimarranno, ancora ho paura di parlare e sono molto timido, ma pian piano queste paure passeranno”.
Sara Riboldi
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