Magnago - ACCAM, le domande del Movimento 5 Stelle

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Magnago - ACCAM, Cenci e De Rosa Interrogano Regione Lombardia. Tante le domande poste dal Movimento 5 Stelle regionale alla Regione, alla quale il Movimento chiede una posizione ben precisa in merito al futuro dell'impianto. Intanto il consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, Emanuele Brunini, presenta sul tema ben tre interrogazioni e una richiesta di accesso agli atti.

Movimento 5 Stelle in campo

Scrivono Massimo De Rosa e Roberto Cenci in una nota stampa: "In seguito all’incidente di gennaio, l’impianto ACCAM non può eseguire operazioni di recupero energetico, a causa delle turbine danneggiate. Al momento, quindi, può soltanto effettuare operazioni di smaltimento D 10. In tal senso esso non dovrebbe più essere considerato impianto di piano nella programmazione regionale. Non solo, al fine di ripristinare la piena attività dell’impianto ACCAM e quindi anche le turbine per la termovalorizzazione, saranno necessari nuovi ingenti investimenti finanziari e non poco tempo per realizzare le operazioni". I due portavoce regionali proseguono: "L’impianto è vetusto ed è già stato soggetto a incidenti e interruzione della sua attività. In Lombardia bisognerebbe chiudere gli impianti di incenerimento rifiuti più vecchi e obsoleti, soprattutto se si trovano nella fattispecie di poter effettuare solamente operazioni D10". De Rosa e Cenci fanno anche riferimento alla questione finanziaria: "A oggi, risulta che la società ACCAM SPA versi in condizioni economico-finanziarie difficili, con una rilevante situazione debitoria. I suoi soci sono i Comuni e perciò i denari spesi dalla società sono denari dei cittadini". E ancora: "Non è chiaro se al momento l’impianto stia funzionando e con quale qualifica, quali rifiuti (codici CER) stia smaltendo e, soprattutto, se possa ancora essere annoverato tra gli impianti di piano, dato che al momento sembrerebbe essere in grado solo di effettuare operazioni D10".

Le domande a Regione Lombardia

Le domande alla Regione Lombardia sono chiare. I due portavoce grillini vogliono sapere "se l’impianto di incenerimento rifiuti ACCAM di Busto Arsizio (VA) sia attualmente in funzione. Quale sia la qualifica dell’impianto di incenerimento rifiuti ACCAM attuale: recupero energetico (operazione R1) o D10 (smaltimento) e se essa sia idonea e appropriata rispetto alle operazioni eventualmente oggi in essere all’interno dell’impianto. Quali tipologie di rifiuti, codici CER, possa smaltire se effettua solo operazione D10, rispetto a quelli che può smaltire se classificato R1. Se l’impianto è in grado solo di effettuare operazioni D10, se Regione Lombardia intenda eliminarlo dagli impianti di piano all’interno della programmazione regionale. Quali siano i costi che ACCAM dovrà sostenere per il ripristino delle turbine. Se tali costi siano sostenibili in considerazione dell’obsolescenza dell’impianto e della pianificata prossima". Ma Cenci e De Rosa chiedono alla regione anche una precisa presa di posizione, chiedendo "Se Regione Lombardia ritenga quindi opportuno valutare la chiusura anticipata dell’impianto e nel caso in che modo intenda procedere per conseguire tale obiettivo. Se Regione Lombardia intenda promuovere un tavolo tecnico-gestionale fra gli enti coinvolti, finalizzato alla formulazione di un piano industriale che preveda il recupero finanziario della società (per sanare l’attuale situazione debitoria) e conduca a chiusura, dismissione, bonifica e/o riconversione dell’impianto".

Magnago, dal grillino Brunini, richiesta di accesso agli atti

Intanto, il consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle di Magnago, Emanuele Brunini presenta una richiesta di accesso agli atti e ben tre interrogazioni da discutere durante il prossimo consiglio comunale: una in merito al traffico, una sulla tipologia dei rifiuti e una sull'origine dei rifiuti. Nella richiesta di accesso agli atti, Brunini fa riferimento a delle riunioni informali durante le quali si sarebbe parlato di alcune affermazioni di Amga in merito a una potenziale chiusura di ACCAM. Brunini chiede di "conoscere e ricevere la documentazione citata da Amga con il quale si fa riferimento a costi aggiuntivi che sosterrebbe all’anno in più in caso di chiusura di ACCAM. La richiesta di cui sopra è avanzata per conoscere l’origine scientifica di tali affermazioni".

Interrogazone alal giunta sul traffico di rifiuti

Ma il grillino di Magnago presenta anche tre interrogazioni. La prima riguarda il traffico, dopo aver presenato già una richiesta di accesso agli atti nel febbraio 2020 per conoscere il numero dei veicoli adibiti al trasporto dei rifiuti che hanno avuto accesso ad ACCAM nel novembre 2019 e la media giornaliera relativa al 2019 sempre relativamente al numero dei veicoli adibiti al trasporto rifiuti che hanno avuto accesso allo stabilimento. Scrive Brunini: "Considerato che la richiesta del 18 febbraio risulta senza risposta; a seguito della mancanza di risposta ho effettuato il 4 maggio 2020 la segnalazione al Difensore Civico Regionale, che ha sollecitato l’amministrazione a inviarmi i dati richiesta, senza ulteriore risposta; in data 16 luglio 2020 ho di nuovo richiesto l’intervento del Difensore Civico Regionale, senza nuovamente ottenere le informazioni richieste; visto che il traffico veicolare è uno dei principali responsabili dell’inquinamento ambientale e ad ACCAM è correlato un traffico veicolare per l’attività di incenerimento; da un recente studio europeo, nella sola città di Busto Arsizio, ogni anno si perdono più di 106 milioni di euro di costi sociali derivanti dall’inquinamento prodotto dal traffico, ovvero 1342 euro per abitante; da diversi documenti di ricerca si evidenzia che la scarsa qualità dell’aria tende ad aumentare la mortalità dei paziente affetti da Covid. Pertanto, i costi sociali di una scarsa qualità dell'aria potrebbero essere maggiori rispetto a quanto stimato in questa ricerca", Brunini chiede - dopo aver fatto riferimento ad alcuni studi - "quale sia il numero di veicoli adibiti al trasporto di rifiuti che hanno avuto accesso all'impianto Accam nel corso dell'intero anno 2019; quale sia la media mensile e giornaliera, relativa all'anno 2019, inerente al numero dei veicoli adibiti al trasporto di rifiuti che hanno avuto accesso all’impianto Accam".

Quali rifiuti?

Le altre interrogazioni riguardano la tipologia e l'origine dei rifiuti. Nella prima Brunini chiede "quale sia, nell'anno 2019 e separatamente nell'anno 2020, la tipologia, codice cer, quantitativo rispettivo, la descrizione dei rifiuti non speciali conferiti nell'impianto di Accam; quale sia la tipologia, quantitativo, descrizione, codice cer dei rifiuti speciali conferiti nell'anno 2019 e separatamente nell'anno 2020; quali tipologia di rifiuti e codice cer che, a seguito del declassamento in D10, non potranno essere più conferiti e inceneriti in ACCAM". La seconda interrogazione è in merito all'origine territoriale dei rifiuti conferiti in ACCAM, chiedendo "quale sia l'origine territoriale dei rifiuti non speciali conferiti nell'anno 2019 e separatamente nell'anno 2020, dividendo tra comuni soci o origine extra soci (eventuali specifiche in merito a provincia o regione); quale sia l'origine territoriale dei rifiuti speciali conferiti nell'anno 2019, specificando se provengono dai comuni soci, da ambito regionale (quali provincie), da ambito extraregionale (quali regioni); quale sia l'origine territoriale dei rifiuti speciali conferiti nell'anno 2020, distinguendo prima e dopo il mese di Aprile, specificando se provengono dai comuni soci, da ambito regionale (quali provincie), da ambito extraregionale (quali regioni)". Domande secche quelle di Brunini. Resta ora da attendere le varie risposte.


Sara Riboldi

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