Accam, al via una petizione

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Accam, dopo l'incendio dei giorni scorsi i sindaci di vari territori stanno cercando di arrivare al suo spegnimento. La posizione dell'amministrazione di Magnago è di spegnere Accam entro il 2021 pur senza chiudere la società. Intanto, il consigliere di minoranza grillino, Emanuele Brunini, ha proposto di mettere in campo una manifestazione e ha lanciato una petizione sulla piattaforma 'Change.org', indirizzata fra gli altri a Sergio Costa e Regione Lombardia, petizione che chiede la chiusura immediata dell'inceneritore di Busto Arsizio.

La petizione

Così recita la petizione, al momento firmata già da una cinquantina di persone: "L'inceneritore Accam è in vita da troppi anni e da troppi anni si ripete che è ormai ampiamente superato, deve essere dismesso rapidamente. Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio si è sviluppato un incendio che ha danneggiato pesantemente la struttura coinvolta", si sottolinea. E ancora: "Non ha più ragione di esistere anche alla luce della sovracapacità di incenerimento della nostra Regione: la Lombardia importa rifiuti perchè ha troppa capacità d’incenerimento. Siamo al paradosso che mancano rifiuti da bruciare perché fortunatamente in Lombardia la differenziata sta funzionando brillantemente. Ed è destinata a crescere nei prossimi anni. Accam non ha più futuro è un cadavere ambulante e può chiudere già da domani". Prosegue Brunini nella sua petizione: "Accam è sacrificabile immediatamente e la sua chiusura migliorerà le condizioni ambientali di Varese e Provincia e della Lombardia, tra le regioni più inquinate d’Europa". Dopo aver indicato vari fatti in merito all'inceneritore, la petizione si chiude con un appello affinché la popolazione si faccia sentire.

Il commento

Duro il commento del grillino Emanuele Brunini: "La politica ha fallito nella gestione di Accam e delle alternative. Ha perso tempo, ha giocato, sta giocando con la salute dei cittadini". E, riferendosi a uno studio epidemiologico dalle ATS Milano Città Metropolitana e Insubria risalente al 2016 in cui si sottolinea una possibbile associazione tra i ricoveri per malattie cardiovascolari e gli esposti agli ossidi di azoto e al biossido di zolfo, continua: "Lo studio epidemiologico, seppure discutibile, ha certificato l'inceneritore come responsabile di 20 ricoveri l'anno per patologie cardiovascolari. Quante persone vogliono che si ammalino nuovamente?".

Petizione su Change.org



Sara Riboldi

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