Magnago - Un abito in stile ottocentesco, ispirato ai costumi di scena di spettacoli di quell’epoca e realizzato interamente a mano. Sembra una fiaba la storia di Greta Crespi, 14 anni, che per l’esame di terza media ha dato vita a una splendida opera d’arte ricca di cultura, partendo dalla sua passione per la moda.
L’abito creato assomiglia a quello di una principessa. Non bastano le parole per descriverlo: raso bianco e arancione, pizzo, un fiore al centro. A vederlo si rimane affascinati e anche un po’ stupiti, considerato che Greta ha solo 14 anni e che ha creato questo abito partendo da zero, dalla semplice stoffa. Greta ha disegnato il bozzetto, scelto i colori e i tessuti, per poi arrivare a cucire il meraviglioso abito. Racconta mamma Anna: “Lei ha sempre avuto questa particolarità della manualità. Infatti, ha anche partecipato al progetto dei Murales. La cosa sbalorditiva è che ha realizzato l’abito interamente a mano, senza alcun aiuto e senza seguire uno standard, a partire da un bozzetto. Siamo contenti che sia riuscita a esprimere tutto quello che ha dentro”. Un lavoro di taglio e cucito a regola d’arte, fatto di pazienza, cura e tanto amore.
Racconta Greta: “La mia tesina di terza media era incentrata sulla moda e ho pensato di portare un abito ottocentesco, che ho portato a scuola il giorno dell’esame su un manichino. Da lì ho poi sviluppato i collegamenti a varie discipline”. Ecco allora che in un attimo l’abito, accompagnato dalle parole di Greta, ha preso per mano i presenti alla discussione accompagnandoli in un viaggio con protagonisti l’opera di Madama Butterfly, Gabriele D’Annunzio, la moda spagnola e inglese degli anni Sessanta e tanti altri. Un viaggio straordinario, che ha unito cultura, moda, arte grazie al filo della passione. Greta il prossimo anno scolastico frequenterà un indirizzo di moda. Il suo sogno? “Fare la stilista”. Ecco allora che l’abito creato da Greta è il primo passo verso una fiaba, la sua fiaba ancora tutta da scrivere, che sarà densa del sudore dell’impegno ma anche di cura, passione, creatività e grande volontà. A noi non resta che augurarle di realizzare tutti i suoi sogni, in modo che la sua fiaba diventi realtà, passo dopo passo.
Sara Riboldi
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