Prevenzione coronavirus, un focus sul territorio

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Inizia la settimana segnata dalle misure precauzionali adottate da Regione Lombardia. Focus sulla situazione nei nostri paesi e un occhio alle ulteriori misure adottate dalla Diocesi di Milano e da Trenitalia.

Messe sospese e molti oratori chiusi

Inizia la settimana con le misure adottate in Lombardia per fronteggiare il coronavirus. A seguito delle disposizioni regionali, anche la Diocesi di Milano ha adottato delle misure precauzionali valide per il territorio dell'Arcidiocesi: le chiese restano aperte; negli oratori, non si prevedano incontri, iniziative, riunioni, annullando, in ogni caso, eventi precedentemente fissati; i funerali e i matrimoni possano essere celebrati, ma con la presenza dei soli parenti stretti. Si comunica anche che sarà possibile seguire la celebrazione eucaristica feriale sul portale della Diocesi di Milano e su ChiesaTv. Questo ha ovviamente ricadute anche sull'organizzazione delle attività delle chiese nei nostri paesi. Solo per fare qualche esempio, l'evento previsto al teatro oratorio Sant'Agnese di Vanzaghello per venerdì 28 febbraio, 'Generazione digitalmente modificate', è stato rinviato a data da destinarsi. Messa in streaming. L'oratorio di Bienate resterà chiuso e le celebrazioni eucaristiche della Parrocchia S. Bartolomeo di Bienate e della parrocchia di Magnago sono sospese fino a data da definire. Stessa situazione per la parrocchia di Cuggiono, che ha sospeso le messe fino a nuove indicazioni. Medesima situazione per la parrocchia di Bernate Ticino: sospese le messe e oratorio chiuso fino al 1 marzo. A Robecchetto con Induno le messe saranno celebrate a porte chiuse, per sacerdoti e consacrati, ma sarà comunque possibile seguirle su Radio TRM. Anche l'oratorio di Casorezzo resterà chiuso fino a data da destinarsi. Idem per l'oratorio di Dairago. Messe sospese anche a Busto Garolfo, che sulla pagina social ha condiviso il testo della preghiera per la Comunione spirituale. Insomma, anche le chiese e gli oratori dei nostri territori si adeguano alle disposizioni. Intanto, i sindaci del nostro territorio sono al lavoro per specificare al meglio nel concreto le disposizioni regionali.

Treni quasi vuoti. Le misure di Trenitalia

Buttando un occhio generale, molti supermercati hanno scaffali vuoti, mentre i treni sono quasi vuoti. A proposito di Ferrovie dello Stato, anche Trenitalia ha disposto misure specifiche: l’installazione a bordo treno di dispenser di disinfettante per mani; la consegna al personale di apposito equipaggiamento protettivo (mascherine con filtro, guanti monouso); il potenziamento delle attività di pulizia disinfettanti a bordo dei treni della flotta di Trenitalia (Frecce, InterCity, InterCity Notte e regionali); la diffusione del vademecum del Ministero della Salute attraverso pieghevoli illustrativi e sui monitor dei treni regionali e delle Frecce; laddove non sono presenti monitor la diffusione a bordo treno di annunci ai passeggeri; la comunicazione ai viaggiatori, attraverso i canali informativi e i sistemi di vendita di Trenitalia, della cancellazione a tutti i treni della fermata nelle stazioni di Codogno e Casalpusterlengo così come predisposto dalle Autorità competenti. Inoltre, per i clienti che hanno acquistato, fino al 23 febbraio 2020, un biglietto per viaggi su Frecce, Intercity, Intercity Notte e Regionali, Trenitalia riconoscerà il rimborso integrale indipendentemente dalla tariffa acquistata. Le richieste di rimborso dovranno essere presentate entro il giorno 1 marzo 2020.

Le disposizioni

Le disposizioni emanate dal Ministero della Salute d'intesa con il Presidente di Regione Lombardia sono note: sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura; chiusura per almeno una settimana di servizi educativi dedicati all'infanzia e di scuole di ogni ordine e grado; sospensione dei servizi di apertura al pubblico di musei, cinema e degli altri luoghi dedicati alla cultura; sospensione dei viaggi d'istruzione in Italia e all'estero; previsione dell'obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Lombardia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio che poi dovrà comunicarlo all'autorità sanitaria competente per l'adozione della misura di "permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva"; sospensione delle procedure concorsuali; chiusura delle attività commerciali di intrattenimento - a esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi pubblici essenziali, compresi gli esercizi commerciali per l'acquisto dei beni di prima necessità - dalle 18 alle 6, mentre per gli esercizi commerciali all'interno dei centri commerciali e per i mercati è disposta la chiusura il sabato e la domenica, con eccezione dei punti vendita dei generi alimentari. Le disposizioni valgono fino a domenica 1 marzo compresa, fatte salve eventuali ulteriori disposizioni.

Sindacato e Governo al lavoro per la tutela dei lavoratori

Intanto i sindacati CISL, UIL e CGIL sono al lavoro per monitorare la situazione dei lavoratori. A partire dalla specifica nota del segretario generale CISL scuola, Maddalena Gissi, che sulla pagina social chiede ai Presidenti delle Regioni di fare uno specifico riferimento al fatto che le scuole sono chiuse e che non è solo sospesa l'attività didattica, in modo da evitare che il personale ATA possa essere in servizio comunque. I sindacati chiedono un piano di informazione in tutti i luoghi di lavoro ma anche ammortizzatori sociali per "sostenere le imprese italiane in difficoltà". Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha sottolineato come sia fondamentale tutelare le forme di lavoro attraverso un'azione coordinata. "Troviamo inaccettabile - si legge sul sito - quanto sta accadendo in alcuni casi e le speculazioni che già si sono registrate come l’aumento dei prezzi di dispositivi e detergenti sanitari utili a prevenire il contagio. Anche su questo abbiamo sollecitato l’intervento del governo perché forse i prezzi andrebbero, invece, abbassati per permettere a tutte le persone di tutelarsi". Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha già annunciato, fra le varie possibilità, che sono allo studio varie forme di tutela come "l'estensione degli ammortizzatori sociali, il rafforzamento del fondo di integrazione salariale e l’introduzione della cassa integrazione in deroga per le aziende con meno di 6 dipendenti. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere l’intera platea di lavoratori coinvolti, compresi quelli che non sono residenti in queste zone ma dovrebbero recarsi lì per cause di servizio. Quello aperto oggi sarà un tavolo permanente, così come permanente è l’impegno del Governo per fronteggiare questa delicata situazione".


Sara Riboldi

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