Nuove minacce al sindaco di Corbetta
Due volte in due mesi
Dati allarmanti in tutta Italia

minacce

Nuove minacce al sindaco di Corbetta, Marco Ballarini. Lo racconta lo stesso primo cittadino direttamente sui social. Ballarini ha trovato nella casella della posta una lettera scritta a mano con scritto una frase agghiacciante: "Sono gli ultimi giorni tuoi di vita. Hai poco da ridere". Il primo cittadino ha esposto denuncia contro ignoti. Questo è già il secondo atto di minaccia in neppure due mesi di distanza. Intanto, sono stati identificati quasi tutti gli autori delle precedenti minacce ricevute dal primo cittadino via social e via mail. "Qualcuno ha pagato, per altri andremo in tribunale", ha spiegato Ballarini. Il fenomeno delle intimidazioni è in crescita a livello nazionale. I dati sono allarmanti.

Le nuove minacce

A dare notizia delle nuove minacce è lo stesso primo cittadino di Corbetta, tramite social: "Carissime, carissimi, con un nodo alla gola e stringendo un biglietto immondo tra le dita ho deciso di comunicarvi una di quelle notizie che nessuno di noi vorrebbe mai vivere in prima persona. Perché? Perché l’odio e la paura si alimentano nell’ombra e nell’omertà, per questo bisogna sempre denunciare ad alta voce, con schiena dritta e testa alta". Parte così Ballarini, in un lungo post sui social, per poi raccontare la vicenda: "Tornando a casa mia, dopo aver controllato la posta, mi sono ritrovato tra le mani una lettera scritta a mano: ‘Sono gli ultimi giorni tuoi di vita. Hai poco da ridere. Vai ai cc o ps, mortacci tuoi merda d’uomo’, due oscene righe di minacce di morte. Ancora, altre minacce di morte". Già, perché questo è il secondo atto intimidatorio in neppure due mesi di distanza dalle prime minacce ricevute.

Identificati gli autori delle minacce di maggio

Le prime minacce al sindaco di Corbetta risalgono ai primi di maggio. Insulti e minacce tramite mail, sui social e in privato. Il motivo delle minacce? Una multa verso un cittadino di Casorezzo che si trovava a Corbetta per fare la spesa e che aveva generato un duro scambio di messaggi tramite video tra Ballarini e l'uomo. "Le minacce non mi spaventano, io vado avanti. Grazie di cuore a tutti per la solidarietà", aveva detto Ballarni. Le indagini hanno portato all'identificazione di quasi tutti gli autori. "Qualcuno ha pagato, per altri andremo in tribunale", ha spiegato Ballarini. E ora le nuove minacce.

Il messaggio di Ballarini all'autore ignoto

Parole pesanti, che fanno gelare il sangue. Questa volta il sindaco di Corbetta non ha idea dei motivi che possono aver spinto questa persona a scrivere un messaggio di questo tipo. Ballarini è un sindaco che di certo non le manda a dire. Le sue scelte amministrative sono nette e oscillano - come tutte le decisioni ferme - tra l'impopolarità e la popolarità. Ma d a qui a scrivere minacce di questo tipo ci passa il mare. "Ho soltanto una cosa da dire all’individuo senza dignità che ha lasciato questa minaccia di morte nella casella delle lettere di casa mia, la casa dove vivo con la mia famiglia, solo a lui o lei voglio dire una cosa. Quando ho accettato l’onore di rappresentare i miei concittadini, quando ho deciso di dedicare tutto me stesso al compito di rappresentarli come sindaco, ho accettato soprattutto una cosa. Ho accettato di pagare qualsiasi prezzo, sopportare qualsiasi peso, incontrare qualsiasi difficoltà, superare qualsiasi ostacolo, opporre resistenza a qualsiasi ingiustizia per assicurare sempre e solo il bene di ogni singolo cittadino di Corbetta. Governare una città, una Comunità, una grande famiglia porta molte difficoltà e la Democrazia non è perfetta, ma insieme dobbiamo sempre lavorare giorno per giorno per costruire il presente migliore possibile, il paese e il futuro migliore dove vogliamo veder crescere i nostri figli e chi verrà dopo di noi. Questo è tutto ciò che guida le mie scelte. Questo è tutto ciò che sono. Questo è ciò che non mi permetterà mai di fare un solo passo indietro". La denuncia è stata già depositata e Ballarini non ha intenzione di fare passi indietro. Intanto, la piena solidarietà è arrivata da più parti politiche, sia dalle forze di opposizione di Corbetta sia da altri paesi. Le minacce non sono mai giustificate. Contro nessuno e per nessun motivo.

I dati in Italia

'Avviso pubblico' ha proprio nei giorni scorsi presentato il report 'Amministratori sotto tiro', che registra gli atti intimidatori degli amministratori pubblici e dei funzionari della Pubblica Amministrazione. I dati sono allarmanti: 559 atti intimidatori nel 2019, uno circa ogni 15 ore. Sono ben 336 i Comuni coinvolti. Se gli atti intimidatori registrati nel 2015 erano pari a 479, il numero è progressivamente aumentato nel corso degli anni. La Campania è la regione con il maggior numero di atti intimidatori (92). Gli atti intimidatori registrati in Lombardia sono stati ben 46, di cui ben 16 nella zona di Milano.

Come si intimidisce?

Ma come si intimidisce? Il report è chiaro: "Le aggressioni e gli incendi rappresentano le due principali tipologie di intimidazione messe in atto nei confronti degli amministratori locali (18.6% del totale dei casi censiti per ciascuna tipologia). In continuità con un trend emerso negli ultimi anni, si conferma l’aumento dei casi registrati sui social network (15% del totale), seguiti da minacce verbali (12.6%) e invio di lettere, biglietti e messaggi minatori (11.6%). Seguono i danneggiamenti (8%), le scritte offensive o minacciose (6%), l’invio di proiettili (4%), l’utilizzo di ordigni, molotov ed esplosivi (2%) e l’invio di parti di animali (1.6%)". Al Sud e nelle Isole gli incendi rappresentano il principale mezzo di intimidazione, mentre i Social network sono il mezzo più usato al Centro Nord, insieme alle lettere minatorie.

Il focus su Milano

16 gli atti intimidatori nella zona di Milano nel 2019, dicevamo. Il report li riassume: "Nel capoluogo è stata minacciata la consigliera Diana De Marchi, Presidente della Commissione Pari Opportunità, tramite un messaggio in diretta durante un talk show televisivo: 'Sgozzate quella cagna comunista e parassita'. A Motta Visconti incendio all’interno di un casotto di legno presso un piccolo appezzamento agricolo di proprietà del sindaco Primo De Giuli, appena rieletto. Pochi giorni prima a Vermezzo si era verificato un altro atto intimidatorio contro un altro primo cittadino appena eletto, Andrea Cipullo. A Ossona si è verificata la brutale aggressione del consigliere Monica Porrati, che le ha causato la frattura della clavicola". Dati preoccupanti.


Report Avviso Pubblico



Focus Milano e Lomabrdia



Sara Riboldi

Condividi questo articolo su:

Sommario: