Castano Primo - Vaccini, l'ira del sindaco
La minoranza: "Solo campagna elettorale".

vaccinazioni

Castano Primo - Difficoltà nella gestione dei vaccini agli anziani da parte di Regione Lombardia? Se da una parte il sindaco Giuseppe Pignatiello da mesi 'denuncia' le difficoltà di anziani e persone fragili a ricevere il vaccino nella Regione che brilla per eccellenza in sanità, dall'altra alcune delle minoranze sono nette: "Si cura solo della sua campagna elettorale".

L'ira del sindaco Pignatiello

Da tempo oramai il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, segnala le difficoltà nei percorsi degli anziani per potersi vaccinare in Regione Lombardia. In una nota stampa congiunta con il sindaco di Inveruno, aveva dichiarato: "Ancora troppi anziani non hanno ricevuto la prima dose di vaccino. La Campagna Vaccinale anti Covid-19 in Lombardia sembra aver subito un’accelerata rispetto ai primi mesi del 2021, dove le prenotazioni e somministrazioni sono state vittima del sistema organizzativo di Aria spa, società di Regione Lombardia che aveva gettato nel caos l’organizzazione della campagna. Il cambio del portale di prenotazione, da Aria a Poste Italiane, ha risolto diversi problemi ma questo non è bastato. Purtroppo - come già dimostrato - registriamo ancora per troppi nostri concittadini che la vaccinazione degli over 80 è ancora là da venire". E ancora: "I nostri anziani continuano a restare in questo limbo non più procrastinabile. Come inaccettabile è stato esporre i Cittadini ad un andirivieni poiché come da indicazione si sono presentati, alla loro età, in coda presso i centri vaccinali pieni di speranza e poi, dopo aver corso il rischio di assembramenti, non sono stati vaccinati perché privi di prenotazione. Così non va. Noi Comuni ci siamo già messi tante, tante e altre tante volte a disposizione per dare una mano nella gestione della campagna vaccinale. Siamo purtroppo stati sempre ignorati. Nonostante la poca considerazione dimostrata nei nostri confronti dall’istituzione regionale, noi ancora una volta ci mettiamo a loro disposizione per aiutare i nostri Cittadini Lombardi". A questa nota stampa aveva anche risposto a suo tempo Curzio Trezzani, consigliere regionale del Carroccio: "Sinceramente le polemiche di alcuni sindaci di sinistra, che ancora oggi attaccano la Giunta regionale sulla questione vaccini ci sembrano ampiamente superate e ormai fuori luogo. Regione Lombardia, come tutti sappiamo, ha risolto velocemente le criticità che erano sorte, tanto è vero che a oggi sono state somministrate più di 2 milioni di dosi anti Covid-19, con una media giornaliera sopra le 47 mila dosi. Abbiamo già coperto con almeno la prima dose il 90% degli over ottanta che ne hanno fatto richiesta e il 100% di quelli nelle RSA. Percentuali analoghe per quanto riguarda il personale scolastico. Per quanto riguarda i disabili gravi è stato siglato un accordo coi medici di base, per cui anche grazie a loro verranno presi in carico e iscritti per la vaccinazione; inoltre, Regione Lombardia ha istituito la figura del ‘vax manager’ per facilitare la vaccinazione anti-Covid dei pazienti estremamente fragili e dei disabili”.

Le richieste del primo cittadino

L'ira di Pignatiello nei confronti di Regione è emersa anche quando aveva annunciato che due anziane signore erano risultate positive al Covid perché erano rimaste senza vaccino: "Dopo le rassicurazioni delle autorità sanitarie regionali che assicuravano la vaccinazione al più presto, nessuno si è fatto più vivo per dare una data o, semplicemente, per dare maggiori informazioni”. E ancora: "Inaccettabile, vergognoso e desolante; Mi sto impegnando, con altri Sindaci e Amministratori del territorio, affinché si risolvano i problemi legati alla Campagna Vaccinale. Affinché anziani, persone con disabilità e fragili possano finalmente avere la protezione che meritano. Affinché tutti possano essere vaccinati e possano finalmente tornare alla propria normalità. È una questione grave, da risolvere, è una questione importante e non perché lo dice il Sindaco di Destra o di Sinistra, ma perché ma perché si tratta di salvare vite umane". L'ultimo sfogo del sindaco di Castano Primo è arrivato via social nei giorni scorsi, a seguito - purtroppo - del decesso di un'anziana rimasta senza vaccino. Nel video Pignatiello aveva commentato: "Ditemi se questo è il modo giusto di morire, se è giusto che nella Regione Lombardia, che dovrebbe essere la locomotiva di tutto quanto il territorio, possa davvero succedere una cosa del genere. In questo periodo ho provato più volte a denunciare le difficoltà degli over 80 a ottenere i vaccini mentre dicevano che era tutto a posto". E ancora: "Chiedo per l'ennesima volta di dare l'opportunità ai sindaci di mettersi al servizio della comunità".

Le minoranze sono nette: "Si cura solo della sua campagna elettorale"

La rabbia di Pignatiello (amministrazione di Centro sinistra) è rimbalzata su moltissime testate giornalistiche. Una linea però che non ha convinto le minoranze, poiché di fatto va a toccare in modo forte e deciso la Regione Lombardia (Centro Destra). Una contrapposizione che non fa bene alla collaborazione contro il virus, sebbene sia giusto segnalare le cose che non funzionano, al di là del colore politico e dell'importanza dell'Ente. Per rigore di cronaca, precisiamo che abbiamo voluto sentire sul tema le minoranze di Castano Primo e abbiamo chiesto loro dei commenti sulla linea portata avanti dal primo cittadino, per la verità senza neppure dar loro troppo tempo per esprimere le loro opinioni. Nell'immediato hanno commentato Roberto Colombo (Castano di Centrodestra, rappresenta in Consiglio comunale Forza Italia e Fratelli d’Italia.), Daniele Rivolta (Lega, Patto del cambiamento) e Giovanni Griffanti (Gruppo misto). Il Comitato per Castano ci ha gentilmente chiesto di parlarne il venerdì (ogg, 30 aprile) successivo alla richiesta del contatto per impegni. Ribadiamo che il tema è delicato e non è neppure semplice esprimere un pensiero in tempi brevi. Precisato questo, riportiamo i commenti ricevuti. Commenta Roberto Colombo: "In merito all'attacco che il Sindaco ha fatto a Regione Lombardia per la questione vaccini ai due anziani, trovo che emerga - in tutta la sua triste evidenza - l’appartenenza politica del Sindaco - tesserato PD - che cerca in tutti i modi di mettersi in mostra con i superiori di partito. Utilizzare fatti e persone per questi motivi è veramente deplorevole. Possono esserci errori nella gestione della pandemia. Anzi, sicuramente sono presenti a ogni livello: dallo Stato, alle Regioni, ai Comuni. Ritengo però che un amministratore locale dovrebbe pensare a svolgere bene il ruolo che gli compete: pensare a correggere e intervenire per porre rimedio ai propri errori". Inoltre, Colombo specifica: "Regione Lombardia si sta avvicinando alle 100mila vaccinazioni giornaliere. Gli attacchi messi in campo da Pignatiello denotano quindi il suo esclusivo intento di aggressione politica, che risulta disgustosa nel momento in cui coinvolge persone decedute pur di avere consenso". Sulla stessa linea è Daniele Rivolta: "Pignatiello gongola sulle disgrazie. Cosa ha fatto la sua amministrazione per gli over 80? Dove era il suo assessore al sociale? Perché invece di chiedere di togliere poteri alla Regione per accentrarli a sé non usa i poteri che ha già per monitorare, aiutare e assistere i più fragili? Sul territorio ci sono molte realtà di volontariato che insieme ad Azienda sociale hanno già una fotografia sulla situazione attuale. Perché non si appoggia a loro? Ormai è palese che non si cura né della città né dei cittadini ma solo della sua campagna elettorale". Commenta Giovanni Griffanti: "Non condivido la linea adottata dal sindaco che oramai vive in perenne campagna elettorale. Alcune uscite le ho trovate (politicamente) di cattivo gusto e inutilmente polemiche. Se consideriamo il numero di persone coinvolte dal piano vaccinale, che vi possano essere delle criticità mi sembra ovvio". Attacchi forti e netti quelli delle minoranze, che in sostanza 'accusano' il sindaco di agire su base politica, cosa nettamente rifiutata dal primo cittadino, che più volte ha ribadito che non si tratta di appartenenza politica ma di salvaguardare le persone più fragili. Abbiamo scelto di dare spazio ai commenti politici. Il primo cittadino ha chiaramente lo spazio a disposizione, qualora lo volesse, per intervenire e replicare. Così come hanno spazio a disposizione gli esponenti politici che ancora non sono riusciti a esprimersi e la Regione. Ovviamente in un'ottica di critica politica ma nel rispetto di tutti.


Sara Riboldi

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