Campagna vaccinale, sindaci di Castano Primo e Inveruno a Regione: “Così non si può andare avanti”.
La replica di Curzio Trezzani: “Basta criticare e lamentarsi”

vaccinazioni

Castano Primo - Campagna vaccinale, il sindaco di Castano Primo - Giuseppe Pignatiello – e il primo cittadino di Inveruno, Sara Bettinelli scrivono una nota di fuoco per quanto riguarda la situazione della gestione delle vaccinazioni degli anziani, dei disabili gravi e in generale di tutti da parte della Regione Lombardia: “Così non si può andare avanti”. Replica a tono Curzio Trezzani, consigliere regionale del Carroccio: “Polemiche fuori luogo. Sarebbe meglio restare tutti uniti e lavorare per il bene comune invece di stare sempre a criticare e a lamentarsi”.

Pignatiello e Bettinelli: “Anziani in limbo non più procrastinabile”

I due sindaci sono netti nelle loro considerazioni, partite da alcune verifiche effettuate sul territorio. Le prime critiche arrivano per quanto riguardala situazione degli anziani: “Ancora oggi dai centri vaccinali del nostro territorio riceviamo comunicazione di disagi e mancanze. Ancora troppi anziani non hanno ricevuto la prima dose di vaccino. La Campagna Vaccinale anti Covid-19 in Lombardia sembra aver subito un’accelerata rispetto ai primi mesi del 2021, dove le prenotazioni e somministrazioni sono state vittima del sistema organizzativo di Aria spa, società di Regione Lombardia che aveva gettato nel caos l’organizzazione della campagna. Il cambio del portale di prenotazione, da Aria a Poste Italiane, ha risolto diversi problemi ma questo non è bastato. Purtroppo - come già dimostrato - registriamo ancora per troppi nostri concittadini che la vaccinazione degli over 80 è ancora là da venire. Dopo settimane di ritardi per completare la somministrazione della sola prima dose a tutti i Lombardi più fragili, la Regione ha dato via libera dal 7 all’11 Aprile alla presentazione ai centri vaccinali a quegli anziani che avevano registrato la loro prenotazione sul portale di Aria, ma che poi non avevano mai ricevuto l’SMS di conferma. Tutto risolto? Purtroppo, no. Dopo delle verifiche effettuate sul nostro territorio, abbiamo verificato e raccolto le testimonianze di cittadini over 80 che in questa settimana NON hanno ancora ricevuto il vaccino. I nostri anziani continuano a restare in questo limbo non più procrastinabile. Come inaccettabile è stato esporre i Cittadini ad un andirivieni poiché come da indicazione si sono presentati, alla loro età, in coda presso i centri vaccinali pieni di speranza e poi, dopo aver corso il rischio di assembramenti, non sono stati vaccinati perché privi di prenotazione. Così non va”.

Dubbi dei due sindaci per la situazione dei disabili gravi

Ma le perplessità riguarda anche la situazione dei disabili gravi: “È notizia di queste ore, come ha annunciato l’assessore al Welfare Moratti, che la Regione avrà difficoltà a reperire nuove dosi di vaccino: il rischio è doppio, perché si profila lo scenario di prenotazioni fatte in questi giorni che potrebbero rivelarsi un ulteriore ‘ritenti, sarà più fortunato’. Così non si può più andare avanti. Non è questa l’efficienza di cui abbiamo bisogno. Evidenziamo l’ulteriore disagio che si sta creando oggi rispetto alle liste dei cittadini disabili gravi e dei vulnerabili. Diversi cittadini hanno dichiarato infatti l’impossibilità di prenotare la propria dose di vaccino, nonostante posseggano il verbale certificato che attesta la disabilità di INPS. Significa che il sistema regionale non ha ancora caricato i codici fiscali di tutti i disabili gravi Lombardi?”.

Pignatiello e Bettinelli: “Noi Comuni messi a disposizione e ignorati”

Infine, i due sindaci traggono le loro conclusioni: “In tutto questo il ritardo nello scambio di comunicazioni tra l’autorità sanitarie regionale e i medici di base non aiuta a far sì che il sistema possa funzionare in modo efficiente. Fondamentale è poi avere contezza delle tipologie di vaccini a disposizione e una analisi dei dati dei singoli pazienti prima dell’arrivo al centro vaccinale. Questo eviterebbe che cittadini fragili o disabili, ma anche tutti gli altri, debbano fare più viaggi per poter ricevere il vaccino adatto a loro. Evidenziamo il bisogno, la necessità, l’urgenza di un’inversione di tendenza vera. Ormai questa situazione non è più accettabile. Noi Comuni ci siamo già messi tante, tante e altre tante volte a disposizione per dare una mano nella gestione della campagna vaccinale. Siamo purtroppo stati sempre ignorati. Nonostante la poca considerazione dimostrata nei nostri confronti dall’istituzione regionale, noi ancora una volta ci mettiamo a loro disposizione per aiutare i nostri Cittadini Lombardi”.

La replica di Trezzani

A replicare è Curzio Trezzani, consigliere regionale del Carroccio: “Sinceramente le polemiche di alcuni sindaci di sinistra, che ancora oggi attaccano la Giunta regionale sulla questione vaccini ci sembrano ampiamente superate e ormai fuori luogo. Regione Lombardia, come tutti sappiamo, ha risolto velocemente le criticità che erano sorte, tanto è vero che a oggi sono state somministrate più di 2 milioni di dosi anti Covid-19, con una media giornaliera sopra le 47 mila dosi. Abbiamo già coperto con almeno la prima dose il 90% degli over ottanta che ne hanno fatto richiesta e il 100% di quelli nelle RSA. Percentuali analoghe per quanto riguarda il personale scolastico. Inoltre, come dichiarato dal commissario nazionale responsabile dell’emergenza il Generale Figliuolo, Regione Lombardia sta correttamente seguendo le indicazioni fornite, ossia scegliendo come criterio di priorità la popolazione più anziana. Per quanto riguarda i disabili gravi è stato siglato un accordo coi medici di base, per cui anche grazie a loro verranno presi in carico e iscritti per la vaccinazione; inoltre, Regione Lombardia ha istituito la figura del ‘vax manager’ per facilitare la vaccinazione anti-Covid dei pazienti estremamente fragili, affetti dalle malattie indicate dal Ministero della Salute, e dei disabili”.

Trezzani: “Il vero problema è la quantità di dosi a disposizione”

Continua Trezzani, facendo riferimento alla quantità di dosi disponibili: “Qui in Lombardia si corre con la vaccinazione più in fretta che si può, senza dover inseguire le inutili polemiche smentite dai dati. Il vero problema è la quantità di dosi a disposizione. Sappiamo che l’UE non è stata all’altezza di reperire il giusto quantitativo per ogni Paese, infatti in Lombardia siamo sempre a ridosso dell’esaurimento delle scorte. Attualmente, al 12 aprile, tra i vari vaccini Pfizer, AstraZeneca e Moderna ci sono state consegnate 2.529.240 dosi e ne abbiamo somministrate 2.063.968, l’82%; significa che rischiamo seriamente di esaurire le nostre scorte. Questo è il vero punto critico, il resto sono solo polemiche che sinceramente ormai hanno stancato. Ci sono Regioni come Toscana, Campania e Puglia che hanno davvero problemi seri con le campagne vaccinali, che non rispettano le priorità o peggio con persone che fanno i furbi saltando la coda, e guarda caso queste regioni sono a guida PD, eppure non c’è alcun clamore mediatico. Sarebbe meglio restare tutti uniti e lavorare per il bene comune invece di stare sempre a criticare e a lamentarsi”.


Sara Riboldi

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