Castano Primo - La street art accende il consiglio comunale. Bocciata la mozione presentata dal 'Patto del cambiamento', a firma di Daniele Rivolta, che aveva l'obiettivo di attivare un progetto denominato 'Free wall', volto alla realizzazione di un progetto di street art sui muri di Castano Primo. Rivolta: "Presa di posizione puramente politica e anti collaborativa". Il sindaco, Giuseppe Pignatiello: "D'accordo sulla street art ma immaginiamo un progetto diverso". La mozione presentata da Rivolta ha trovato il parere favorevole di tutte le altre forze di opposizione. Scaramucce in consiglio comunale.
Il progetto, a firma di Daniele Rivolta e Fabrizio Gualdoni, prevede un accordo grazie al quale gli artisti di strada potranno decorare liberamente i muri messi a disposizione dalla città, "[...] liberi di poter rappresentare tutti i temi che riterranno più opportuni, evitando messaggi pubblicitari, politici o religiosi, in virtù del libero pensiero per non urtare la sensibilità di qualsiasi altro cittadino possa avere dei pensieri differenti da quelli illustrati. Sarà necessario un Regolamento ad hoc, per definire i contenuti non opportuni di cui sopra". Secondo il progetto, i muri dovranno essere suddivisi in due categorie: i 'muri liberi', che "saranno identificati da targhe apposite e chiunque sarà libero di esprimervi la propria creatività". Su questi muri "i writers potranno alternarsi cambiando il soggetto dipinto anche tutti i giorni"; e le 'Hall of Fame', che "saranno invece spazi riservati ai più importanti artisti della scena internazionale e assegnati con un’apposita autorizzazione asseverante il rispetto delle condizioni inserite nel Regolamento. Il muro verrà affidato previa autorizzazione specifica ad un writer per un periodo non superiore ai 90 giorni". L'obiettivo è "limitare i fenomeni di vandalismo che spesso deturpano muri storici e monumenti e di valorizzare al contempo la creatività e il sostrato artistico di chi si dedica a questa forma espressiva, per comunicare anche ai cittadini la differenza tra arte e atti vandalici". E ancora: "Permettere ai giovani writers e agli artisti di esprimere la propria creatività serve inoltre a riqualificare aree urbane degradate e in stato di abbandono, quindi l’individuazione e riqualificazione di spazi urbani, contemplando anche nuovi circuiti turistici che facciano tappa lungo le pareti dipinte delle periferie castanesi e soprattutto all’educazione dei giovani alla pittura urbana per evitare imbrattamenti e degrado nel centro città; potrebbero essere dedicati all'attività, ad esempio, muri imbrattati da scritte illegali trasformandole in piccole opere d’arte contemporanea, oppure spazi come i cantieri culturali, dediti all'arte, valorizzando l’arte in ogni sua forma ed estrazione".
Un progetto ambizioso e sicuramente positivo quello proposto, che da una parte vuole valorizzare questa forma d'arte contemporanea e dall'altra mira a ridurre i vandalismi, sebbene necessiti di un approfondimento in termini di progettualità. Del resto, come dimostrano le fotografie allegate al progetto, sono molti i muri di Castano Primo che meriterebbero una riqualificazione.
La mozione che presenta il progetto così recita: "Nella città di Castano Primo sono presenti una modesta quantità di pareti e muri in disuso, che siano essi pubblici o privati con affaccio pubblico. Ormai da decenni in alcune zone di Castano Primo proliferano il degrado e la vandalizzazione delle suddette superfici murarie. Considerato inoltre che la 'street art', che molti ben conoscono, è sempre stata caratterizzata dalla segretezza e dall'invisibilità, dato che decorare muri e altre strutture pubbliche è ben impossibilitato dalla legge, l’intento del progetto è quello di giungere a un punto di svolta, un bel passo in avanti soprattutto per coloro che amano questo genere di arte". La richiesta all'Amministrazione è appunto di valutare il progetto e attivarsi per la sua realizzazione in collaborazione con i proponenti del progetto stesso.
Mozione che è stata respinta dalla maggioranza. Premette il sindaco Giuseppe Pignatiello: "Non c'è alcuna contrarietà al discorso di questo tipo d'arte e alla possibilità di fare questo tipo di attività. Al di là del fatto che ci stavamo già organizzando con un progetto in itinere, la nostra idea su questo tipo d'arte è un pochino diversa. Ci tengo a chiarire che c'è la completa volontà di collaborare sia con le opposizioni che hanno presentato la domanda sia con le persone che hanno presentato questo tipo di progetto. Riteniamo che un progetto così sia un po' eccessivo ma siamo favorevoli a trovare delle modalità che possano permetterci di condividerlo". A spiegare le motivazioni è il capogruppo di maggioranza, Ilaria Crespi: "Non siamo contrari a un progetto di street art ma alla modalità con cui è stato proposto. Riteniamo 'Free wall' più adatto alle periferie dei grandi centri urbani dove di fatto ha trovato realizzazione piuttosto che alla nostra realtà locale, dove il degrado e il vandalismo non sono così preponderanti. Nello specifico, i muri liberi presentano un grado di libertà e di conseguenza di rischio troppo elevato, nel senso che non vi è garanzia che le decorazioni murali siano di qualità gradevoli e veramente artistiche. Il decoro urbano deve essere tutelato, basti pensare che solo per il colore delle facciate delle case occorre parere positivo della Sovrintendenza o della Paesaggistica".
E ancora prosegue la Crespi: "Preferiremmo una collaborazione più stretta con l'artista e la possibilità di concordare la modalità del suo operato al fine di ottenere un prodotto artistico duraturo e di qualità, significativo per la cittadinanza. Questo non significa limitare la libertà di espressione ma evitare una cozzaglia di murales poco armonici tra loro. La nostra Amministrazione ha sempre favorito la street art, patrocinando e favorendo progetti ben strutturati e coordinati da esperti; a titolo esemplificativo citiamo la decorazione del sottopasso a cura dei ragazzi dello Spazio KRAY di Albatros e la realizzazione di murales presso l'oratorio Madonna dei Poveri gestita dalla cooperativa 'La grande casa'. Ed è in questa direzione che stiamo lavorando per poter proporre ai giovani talentuosi un contest di street art per decorare alcuni muri cittadini - ad esempio abbiamo individuato quelli del piazzale di via Giolitti - ma è nostra intenzione proporre temi di carattere sociale, come la lotta alla violenza di genere o il rispetto della legalità. Auspichiamo quindi la collaborazione e il supporto di tutti i consiglieri per la realizzazione dell'evento".
La decisione dell'Amministrazione non è ovviamente andata giù al consigliere leghista Daniele Rivolta e la discussione ha preso una piega di botta e risposta tra maggioranza e alcune forze di opposizione. Commenta Rivolta: "Mi dispiace. Sono stato contatto dal Parco del Ticino per cercare di ampliare questo progetto a quello che è tutto il Parco del Ticino. Penso che per avere un contatto del genere tutti i problemi di paesaggistica e le varie giustificazioni piuttosto che dare un parere favorevole a una proposta della minoranza non tengano. Dovrò riferire anche a chi ha contribuito alla creazione del progetto che purtroppo non si può fare". Piccata la risposta di Pignatiello: "In realtà non è proprio l'interpretazione da dare alle parole che abbiamo detto. Le questioni relative alla paesaggistica esistono. Non è possibile immaginare che il cittadino debba accettare determinate regole e invece ci sia chi che queste regole può bellamente superarle disinteressandosene perché abbiamo deciso che funziona così. Io credo che sia bellissimo fare questo tipo di arte e provare a investire per far sì che questa arte possa essere sviluppata; diverso il discorso di questa temporaneità continua che potrebbe creare una sorta di degrado magari ancora più degradante di quello che era il degrado che c'era prima. Immaginiamo un progetto un po' diverso partendo dall'idea che sia un'opportunità per Castano Primo e per il territorio. Un progetto ricollegabile a temi, nel rispetto dell'ambiente. Non penso che il Parco del Ticino immagini di lasciarlo in maniera così libera a persone che decidono di intervenire". In sostanza, i dubbi dell'Amministrazione riguardano prevalentemente la qualità delle opere che saranno realizzate e le modalità.
A questo punto Rivolta sottolinea apertamente: "Non so se non si è letto il progetto attentamente ma l'obiettivo era questo, prendere quelle che non sono opere d'arte ma sono imbrattamenti dei muri e farle diventare delle cose belle andando a selezionare chi va a fare che cosa. La proposta è fatta proprio per quei disegni che sono segnalati come deturpamento della città e mi dissocio dal fatto di dire che a Castano non ci siano tanti muri così. Mi dispiace che non si dica 'Favorevoli, valutiamo insieme. E' più comodo dire contrari, lo facciamo noi e voi se volete collaborate". Replica a tono Pignatiello: "Non è assolutamente così", ribadisce, per poi proporre di ripresentare la mozione in altri termini. "La questione è che ha presentato un progetto specifico che questa amministrazione ha studiato. Ci sono diverse falle, diversi elementi mancanti: non si parla della questione economica, di regolamentazione. Siamo tutti d'accordo sulla questione della street art. Ma un progetto può piacere o non piacere non è che c'è un obbligo che a uno deve piacere l'oggetto specifico. Immagino una forma diversa, magari con un concorso. Immaginiamo una forma diversa e mi dice che faccio apposta per dir di no. Se il consigliere Rivolta ha piacere prima di presentarla guardiamola un attimo insieme: è un modo per collaborare davvero".
E se la mozione sarà probabilmente rappresentata con integrazioni, non sono mancate le scaramucce finali. Commenta Giovanni Griffanti ('Gruppo misto'): "Sono favorevole alla mozione. Si poteva optare per un voto a favore con richiesta di collaborazione per modificare la proposta. Da quando sono seduto in consiglio comunale non ho memoria di mozioni presentate dalla minoranza che siano state accolte dalla maggioranza ma certamente mi sbaglierò. Mi dispiace che il consigliere Crespi dica che non ci siano zone degradate. La invito a girare un po'di più in bicicletta, perché zone degradate a Castano Primo ce ne sono e se vuole le spiego anche dove". Ribatte la Crespi, ribadendo in sostanza quanto detto nella dichiarazione a nome del gruppo di maggioranza.
Viene d'obbligo un pensiero. La street art è sicuramente una forma d'arte ma può essere ritenuta anche un mezzo molto utilizzato nel campo della educazione dei giovani. Il fatto di permettere agli adolescenti di dare sfogo alla loro creatività favorisce l'inclusione nella società e può anche essere un bel modo per abbattere le barriere generazionali. Certo, l'intervento va opportunamente progettato e guidato, possibilmente - nel caso gli autori siano i giovani - dagli educatori e dagli altri professionisti, in un lavoro di rete che è alla base di qualsiasi progetto educativo. Speriamo vivamente che maggioranza e opposizione si vengano incontro e trovino un modo per collaborare e per dare vita a un progetto che - se ben ideato - potrebbe essere motivo di crescita per tutti.
Sara Riboldi
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