Castano Primo - Città divisa in zone per fare la spesa. Questa è l'ormai nota idea di Giuseppe Pignatiello, che ha diviso Castano Primo in quattro zone, ognuna delle quali con un giorno dedicato per andare a fare la spesa. La suddivisione però non è stata suggellata da ordinanza ma resta un'indicazione. Il sindaco specifica: "Firmare un'ordinanza sarebbe stato come soffocare i diritti". I gruppi di minoranza esprimono le loro considerazioni.
Il sindaco Giuseppe Pignatiello da quando ha dato indicazioni sulla suddivisione in zone di Castano Primo ricorda ogni mattina tramite social i giorni dedicati all'una o all'altra zona per recarsi al supermercato. Ribadisce ogni volta che si tratta di un'indicazione: "Chi ha motivi di lavoro e impegni indifferibili e urgenti può fare la spesa in altri giorni della settimana, weekend compreso, ma sempre rispettando misure di sicurezza in vigore. Mi appello davvero al buonsenso e spero non ci siano ancora scontrini da 3 euro. E cerchiamo di lasciare la spesa nel weekend a chi in settimana non può andarci per motivi urgenti e di lavoro". Il sindaco ha anche comunicato ulteriori precisazioni: "Chiudere tutto: non è una decisione che può prendere il Comune o un sindaco e chi pensa il contrario lo invito a informarsi. Imporre limite minimo di spesa: è un obbligo assolutamente illegittimo, che viola davvero le esigenze, i diritti e le libertà personali. Un sindaco e un Comune non possono assolutamente stabilirlo, così come imporre un orario ai centri commerciali. Chi pensa il contrario, è invitato a informarsi come detto prima. Controlli: Polizia locale e Forze dell'ordine sono impegnate quotidianamente con grandi sforzi nel controllare che le misure di sicurezza vengano rispettate. E molti sono già stati duramente sanzionati. Chi pensa il contrario, non solo non ha rispetto per le Forze dell'ordine, ma forse sarebbe il caso che contasse fino a 100 prima di parlare".
Le zone in questione sono le seguenti. Zona 1: confine nord canale Villoresi, confine sud via Tadini - via Acerbi - via Vittorio Veneto - via per Turbigo. Giorno: martedì. Zona 2: confine ovest FNM, confine sud canale Villoresi. (comprende Cascina Saronna). Giorno: mercoledì. Zona 3: confine nord via Tadini - via Acerbi - via Vittorio Veneto - via per Turbigo. Giorno: giovedì. Zona 4: confine est FNM (comprende anche via della Valle, Mulino al Monte e Mulino al Ponte - Casa delle barche). Giorno: venerdì.
Il ringraziamento va poi ai sindaci del territorio che hanno aderito alla proposta, Fabio Merlotti di Buscate, Sergio Calloni di Arconate, Giorgio Braga di Robecchetto con Induno e Roberto Cattaneo di Nosate. "Anche questi Comuni hanno accolto la proposta e seguito la modalità della divisione per giorni e abbiamo trovato un modo per provare a limitare le code che si verificano soprattutto nel fine settimana".
Infine, Giuseppe Pignatiello chiarisce i motivi per i quali non ha adottato la misura dell'ordinanza, facendo riferimento alla Democrazia e alle libertà individuali: "Ho scelto di consigliare e non obbligare, perché io non dimentico che siamo in una Democrazia. Io non voglio che qualcuno si monti la testa, pensando che ora tutto sia possibile e consentito e che io possa instaurare una Dittatura vera e propria. La spesa è una necessità personale importante; ognuno ha le sue esigenze. Firmare un'ordinanza con altre modalità più restrittive sulla spesa, per me, sarebbe stato come soffocare i diritti, e forse anche violare la legge e le libertà individuali. Sono certo che solo con il buonsenso, il rispetto reciproco e la buona educazione riusciremo a venirne fuori con dignità". I vari esponenti dei gruppi di minoranza sembrano essere in linea di massima d'accordo sulla scelta del sindaco di non attuare ordinanze pur con qualche precisazione.
Giovanni Griffanti (Gruppo Misto) commenta: "Se la logica è quella di un invito alla cittadinanza non ravviso criticità, anche perché le parole del Sindaco sono state chiare in tal senso. Diversamente, se l'invito si dovesse concretizzare in una ordinanza, il discorso sarebbe diverso e più ampio. Il sovrapporsi di provvedimenti (nazionali, regionali e comunali) rischierebbe di confondere ulteriormente i cittadini e, in particolare, gli anziani". Ragionamento chiaro e condivisibile: con troppi provvedimenti che si sovrappongono si rischia davvero di creare confusione. Prosegue Griffanti: "Aggiungo, infine, che la nostra Polizia locale è già impegnata in una importante azione di controllo, considerato l'organico, non penso sia utile e possibile impegnarla in ulteriori interventi".
Roberto Colombo (di 'Forza Castano' e componente della minoranza 'Patto del cambiamento') mostra qualche perplessità sul fatto che la misura sia stata adottata tramite social: "Penso che sia buona qualsiasi idea che possa anche solo lontanamente risultare utile per contenere il diffondersi del virus. Tuttavia, pongo dubbi sulla validità della misura, in quanto messa solo su Facebook. Allo stesso tempo penso che i cittadini siano imbarazzati di fronte alla quotidiana adozione di misure a ogni livello e ciò rischi di avere effetti controproducenti (si pensi solamente al proliferare di versioni di autocertificazioni). Tutte le interpretazioni in merito all'ingresso da altri territori per la spesa ai supermercati non agevolano e vanificano lo sforzo di tutti. Pare una gara a protagonismi quantomai inopportuni. In ogni caso, questo non è il momento delle accuse e delle polemiche. Concentriamoci sul problema, che dobbiamo risolvere al più presto".
Daniele Rivolta (segretario della Lega Nord castanese e componente del gruppo di minoranza 'Patto del cambiamento') precisa: "Si possono rispettare le direttive comunali, ma sempre facendo riferimento alle indicazioni della Prefettura, altrimenti si rischiano sanzioni penali pur avendo seguito i 'consigli' degli Enti locali. Non entriamo in polemiche ora inutili. Conosciamo la difficoltà di gestire tale emergenza, quindi ci limitiamo a essere di aiuto".
Alberto Moiraghi ('Comitato per Castano') sottolinea: "Per noi è positivo il fatto che il sindaco stia cercando di attivarsi per evitare assembramenti nei pressi e all'interno degli esercizi commerciali. Credo che nessun sindaco possa permettersi di emettere un'ordinanza che chiuda il paese in settori in maniera ermetica. L'iniziativa è un suggerimento, un appello al buon senso dei singoli individui. Speriamo che i cittadini raccolgano l'invito e riescano a organizzarsi sulla base di queste indicazioni. Mi auguro anche che serva a dare il senso di quanto questa situazione possa essere grave o potenzialmente grave. Noi teniamo a ribadirlo: state a casa e quando uscite per casi di necessità, utilizzate i presidi e mantenete le distanze da qualsiasi altro individuo. E' triste ma necessario. Ricordiamo anche che c'è la possibilità delle consegne a domicilio e la linea amica del Comune". Insomma, da parte del Comitato pieno supporto all'amministrazione: "In questo momento siamo vicini all'amministrazione comunale. Pensiamo che le forze politiche debbano essere unite verso l'obiettivo comune: evitare che le persone si ammalino. Castano Primo è già stata duramente colpita, notizia di oggi di un altro decesso. Questo non è uno scherzo, si muore veramente. E' importante seguire le indicazioni date".
Per mettere un punto, è doveroso il richiamo alle indicazioni fornite dalla Prefettura di Milano sulla base della FAQ consultabili sul sito del Governo: si deve fare la spesa nel posto più vicino a casa o al luogo di lavoro. Gli spostamenti devono infatti essere limitati allo stretto necessario sia all'interno dello stesso Comune sia tra Comuni limitrofi. In ogni caso, all'interno, all'entrata e all'uscita dei vari punti vendita è necessario sempre rispettare la distanza di sicurezza. Per questo motivo la spesa va fatta di regola nel proprio Comune. Se il Comune non ha punti vendita, se è necessario acquistare CON URGENZA un prodotto non reperibile nel Comune di residenza o domicilio o se il punto vendita più vicino si trova effettivamente in un comune limitrofo, solo in questi limiti, gli spostamenti potranno essere giustificati tramite autocertificazione. Come ribadito più volte, non solo dai sindaci, è necessario appellarsi al buon senso per affrontare questa situazione.
Sara Riboldi
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