Castano Primo - Rifiuti, battaglia a colpi di video tra sindaco e un consigliere di minoranza

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Castano Primo - Battaglia a colpi di video sul tema dei rifiuti quella tra il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello e il consigliere di minoranza de ‘Il patto del cambiamento’, Silvia Colombo. Il motivo? Tutto nasce da alcuni commenti sui social fatti dal consigliere di minoranza e di un candidato politico alle scorse elezioni.

Il post della discordia

Il sindaco Giuseppe Pignatiello legge i commenti sui social e la reazione è immediata. Fa uno screenshot oscurando i nomi e pubblica un video sulla sua pagina Facebook, accompagnato da una lunga ‘lettera’ rivolta ai cittadini. In sostanza, i commenti estratti dal post recitavano: “Non c’è problema se la settimana entrante non raccoglieranno la spazzatura in modo corretto la porterò fuori dal portone del comune, messa in ordine e pronta per essere smaltita”. Al commento risponde Silvia Colombo: “Io lo feci qualche anno fa”. Frasi forti. Non sappiamo se i commenti estratti dal sindaco fossero inseriti in un contesto e in un discorso più ampio, anche se a giudicare dall’immediata replica del consigliere Silvia Colombo sembrerebbe di sì. Ovvio comunque che, nonostante gli eventuali disservizi, il problema non si potrebbe risolvere con queste modalità. Ma andiamo nello specifico, sentendo le ragioni dell’una e dell’altra parte.

L'ira del sindaco Giuseppe Pignatiello

Tra video e testo scritto, il sindaco Giuseppe Pignatiello mostra tutta la sua ira nei confronti di questi commenti: “Premessa: ho deciso di censurare il nome del candidato politico alle elezioni comunali di maggio e del consigliere comunale di minoranza perché non ho intenzione di esporre alla gogna nessuno, ma solo di evidenziare dei comportamenti assolutamente inopportuni, irrispettosi e inaccettabili per chi rappresenta i Castanesi o pretende/eva di essere un loro rappresentante. Quelli che ho letto sono alcuni commenti sui social: mi accorgo di un candidato alle scorse elezioni che da a tutta l’Amministrazione Comunale ‘delle teste di c...o’ e di un consigliere comunale di minoranza che afferma di aver lasciato l’immondizia in Comune, comportamento assolutamente illecito. Allo scontro, sarebbe meglio preferire il confronto. Va bene la voglia di dire la propria, va benissimo l’impegno per Castano, ma questi a mio avviso sono solo mancanza di rispetto e maleducazione. Per risolvere un problema vero, si lavora a testa bassa come stiamo facendo, non esaltando la cultura dell'insulto da piccoli uomini o ammiccando al commettere azioni contro la legge, peggio se questo lo fa un rappresentante delle Istituzioni (e no, carissimi, non si può parlare in questi casi di ‘goliardata’ o ‘detto per scherzare’, sono stufo di queste scuse). Questo lo scrivo nella speranza che i Castanesi non prendano esempio. La politica è un’altra cosa, io ci credo tanto, ho dedicato tutto me stesso e della mia vita a questo. E sono stanco di chi prova a farla diventare solo spazzatura. Noi continueremo a lavorare con grande impegno, continueremo a lavorare perché i cittadini abbiano dei servizi che siano il meglio possibile ma non accetteremo mai comportamenti di questo tipo. E continueremo a stigmatizzarli, perché i cittadini sappiano cosa è giusto e cosa è sbagliato, quali sono i comportamenti corretti e quali sono comportamenti completamente sbagliati”.

La replica a testa alta di Silvia Colombo

Non si fa attendere la replica di Silvia Colombo, che spiega la sua forma di protesta e risponde al sindaco mettendoci la faccia, attraverso un video: “Signor sindaco buonasera. Innanzitutto, bisognerebbe prima sapere le cose prima di parlare e se proprio lei le cose non le sa, le dico io. innanzitutto non si estrapolano soltanto le frasi che interessano in un discorso intero; un discorso lo prende intero o non lo prende, perché questi giochetti a me sinceramente non piacciono. Nel lontano 2003, dopo varie segnalazioni che riguardavano il ritiro dei rifiuti, non avendo ottenuto una risposta né dal comune né dall’azienda che ai tempi appaltava il servizio, con i miei sacchetti della spazzatura caricati in macchina mi sono recata in comune. Visto che sono abituata a metterci la faccia, io non ho preso la spazzatura e l’ho abbandonata in comune. Ho preso la spazzatura, l’ho appoggiata alle porte del comune, sono salita ai piani di competenza e ho avuto la fortuna di incontrare una splendida persona che è stata ad ascoltarmi e che una volta che ha capito il problema ha cominciato una serie di tam tam telefonici e abbiamo capito dove stava l’inghippo: la società che ritirava i rifiuti aveva come mia residenza una via privata e quindi, secondo lei, non poteva entrare con il furgone a ritirare la spazzatura davanti a casa. il Comune invece mi aveva attribuito come residenza una strada comunale. Capito dove stava il problema, ho ripreso i miei sacchetti, li ho rimessi in macchina e sono tornata. Da quel giorno tutto è andato benissimo. Quindi rimando al mittente qualsiasi tipo di accusa che lei mi ha rivolto, di inciviltà e quant altro. E con questo spero di non dover più intervenire per difendere nè una mia posizione né tantomeno quella di alcuni miei concittadini che cercano di esprimere soltanto un loro disagio e che non devono essere attaccati da nessuno soprattutto da chi dovrebbe rappresentarli”.


Sara Riboldi

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