Castano Primo - Rifiuti a cielo aperto
Il Comune sanziona ma c'è ricorso.
Comune in causa

sacco

Castano Primo - Rifiuti a cielo aperto di materiali dismessi derivanti da attività di impiantistica che sarebbero stati scaricati in modo illecito. Il Comune sanziona l’attività, che però presenta ricorso al TAR per quanto riguarda la parte amministrativa. Il Comune resiste e affida l’incarico a un legale.

La vicenda in breve

L’episodio risale al 4 febbraio 2021. Il Comune notifica un’ordinanza con la quale viene ordinata la rimozione, come si legge nel documento di affidamento di in carico al legale, di “deposito incontrollato di rifiuti a cielo aperto di materiali dismessi derivanti da attività di impiantistica e il ripristino dello stato originario dei luoghi presso la proprietà sita nel nostro Comune in Via Achille Grandi”. Inoltre, il 3 marzo del 2021 viene notificato anche il verbale di contravvenzione in materia di tutela ambientale (ex artt. 318 bis e ss. D. Lgs. n. 152/2006), emesso dalla Polizia Locale. Il soggetto in questione però presenta ricorso. Il 2 aprile 2021 viene depositato agli atti del Comune di Castano Primo copia del ricorso promosso al TAR Milano avverso all’ordinanza e a ogni altro consequenziale, incluso il verbale di contravvenzione. Il provvedimento penale sarebbe ancora in corso.

I costi della causa

Il Comune si costituisce davanti al TAR e affida l’incarico al legale per l’assistenza giuridica. Per una prima fase di assistenza stragiudiziale e per la costituzione in giudizio la spesa prevista è pari a 2.000,00 euro, oltre anticipazioni, spese generali, cassa e IVA. L’importo complessivo è dunque pari per la prima fase di giudizio a 2.918,24 euro. Per le eventuali successive fasi di giudizio (qualora non si arrivasse a un accordo stragiudiziale) la spesa complessiva prevista è pari a 4.377,36 euro.

Il commento del sindaco

Commenta il sindaco, Giuseppe Pignatiello: “Sono stati stoccati dei rifiuti da parte di un’attività dove non potevano essere stoccati, con il rischio di inquinamento ecologico e per questo i responsabili sono stati multati. Ricorrono perché ritengono che non sia corretta la sanzione e l’ordinanza emessa. Sono cose che succedono e noi mettiamo l’avvocato perché è il nostro compito nell’interesse di Castano Primo”.


Sara Riboldi

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