Castano Primo - Reddito di cittadinanza, al via i Progetti utili alla collettività. A darne l’annuncio è il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello. Per il momento il Comune è partito con le prime tre persone, ma si sta organizzando per potenziare il progetto. Sul tema si esprimono anche le minoranze.
Ora chi percepisce il reddito di cittadinanza lavora per il Comune. Spiega Pignatiello: “In questo modo, chi percepisce il Reddito e ha accettato la nostra proposta di progetto, ora lavora per il Comune offrendo alla cittadinanza servizi e assistenza”. I primi progetti sperimentali attivati riguardano lavori di imbiancatura e tinteggiatura degli uffici pubblici e dell’asilo nido; lavori di manutenzione e decoro del parco comunale; assistenza negli orari di ingresso e di uscita degli studenti alle scuole di via Acerbi e di via Giolitti, anche per vigilare sulle regole anti Covid. In questo ultimo caso, sarà presente un agente di Polizia locale.
Commenta direttamente sui social il sindaco, Giuseppe Pignatiello: “Sono davvero molto soddisfatto, soprattutto perché tutte le persone in difficoltà che abbiamo contattato hanno risposto con entusiasmo ed erano ben felici di poter lavorare per la nostra comunità. Un esempio concreto e bello, che dimostra ancora una volta come l'Italia non sia il paese dei furbi, ma una Nazione di persone che hanno voglia di fare bene e di lavorare per aiutare il prossimo. Nel nostro caso, chi beneficia del Reddito ha deciso di vivere questo sostegno non come un semplice assistenzialismo, ma come opportunità lavorativa al servizio dei Castanesi”. E aggiunge, contattato direttamente: “Rispetto al reddito abbiamo iniziato sperimentalmente con i primi tre soggetti; sembra che stia andando molto bene e ci stiamo organizzando con altre realtà”.
Commenta una donna: "L’iniziativa potrebbe essere meritevole ma bisogna svilupparla. Non credo che in una città come Castano Primo solo tre persone percepiscono il reddito di cittadinanza. Sicuramente saranno di più. Bisogna capire perché non abbiano partecipato tutti all’iniziativa. Come inizio però mi sembra promettente". Commenta una signora: "Finalmente chi percepisce aiuti dallo Stato non starà a casa a fare niente. Troppo spesso si sentono di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza e nel mentre fanno dei lavoretti in nero. Questo non è giusto e non è rispettoso nei confronti di chi è onesto. Questa iniziativa deve essere solo l’inizio in modo tale che chi percepisce quasi 1000 euro al mese dallo Stato lavori a tempo pieno per il paese in cui vive".
Commenta Roberto Colombo (Gruppo misto): "Finalmente, in alcuni frangenti, lo Stato incomincia a fare lo Stato. In una situazione di normalità, contrariamente a quello che si pensa, il Reddito di cittadinanza sarebbe uno strumento iniquo e deleterio. La tematica è troppo vasta per essere affrontata in questa sede e in commento a un post dell'Illuminato. Mi limito a dire che occorrerebbe capire nello specifico i progetti che si vorrebbero attuare e quante persone aderiranno. Noi consiglieri, come sempre, siamo all'oscuro di tutto (commissioni e consulte sono inesistenti e, per come utilizzate, inutili). In ogni caso, in questa emergenza pandemica, questo strumento di sostegno al reddito può essere utile e altrettanto utili potrebbero essere queste sollecitazioni a svolgere progetti utili alla collettività, che aiutano il soggetto che vi partecipa a sentirsi utile e parte della società". Soddisfatto Alberto Moiraghi (Comitato per Castano): "Mi sembra una buona cosa. Vediamo a consuntivo, ma per ora bene così. Passo importante per la dignità di queste persone e anche per tutti gli altri cittadini. L'esempio è non solo importante ma decisivo". Commenta Giovanni Griffanti (Gruppo misto): "Mi pare che anche altri comuni si siano mossi su questa strada. È il minimo che si possa fare per dare un senso a una misura (il reddito di cittadinanza) criticabile. Vorrei capire quante posizioni restano disponibili per coloro i quali vorrebbero accedere ai lavori di pubblica utilità e/o messa alla prova. Come sempre il metodo di comunicazione utilizzato dall'amministrazione spazia dall'eroico al mistico a seconda della tematica". Scettico Daniele Rivolta (Lega): "Abbiamo chiesto in consiglio comunale il numero di persone coinvolte e il numero di persone che prendono il reddito di cittadinanza. L'unica risposta è stata che ci fossero alcune persone coinvolte. A oggi si parla del meno del 10 per cento di persone che hanno aderito e di alcuni progetti che non crediamo siano proprio di aiuto alla collettività. Ma vedremo a cosa porteranno questi progetti".
Sara Riboldi
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