Castano Primo - Fine Ramadan alla tensostruttura, scoppia il caso

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Castano Primo - Fine Ramadan alla tensostruttura, sui social scoppia il caso con una serie di commenti divisi tra chi lamenta la presenza di assembramento e chi invece sottolinea come la stessa cosa si verifichi nelle chiese. Il sindaco, Giuseppe Pignatiello: “Siamo tutti parte di una stessa comunità. Regole rispettate”.

La vicenda

La festa di fine Ramadan è stata organizzata alla tensostruttura dall’Associazione culturale Madni e dall’Associazione islamica castanese, con distanziamenti, mascherine e sanificazione dell’ambiente. Sono stati predisposti due momenti, in modo da avere un maggiore controllo delle persone presenti. Tutto si è volto senza intoppi. Le due associazioni hanno pubblicato sulle rispettive pagine social qualche immagine e brevi commenti. L’Associazione islamica castanese ha semplicemente pubblicato delle immagini con il breve commento “Eseguito tutto con rispetto delle regole”. L’Associazione Madni, invece, pubblica le immagini ringraziando “tutti i partecipanti per aver rispettato tutte le misure anti Covid-19 e un ringraziamento va anche all'amministrazione comunale per tutto”.

Il dibattito

Il dibattito però si è acceso sui social, tra chi non ha ritenuto corretto la celebrazione del Ramadan per via delle restrizioni anti Covid e chi invece ha sottolineato come, di fatto, i momenti di preghiera ci siano anche in chiesa. Commenta qualcuno: “Per quale strano motivo, nello stesso rispetto delle regole, il centro sportivo a fianco della tensostruttura non ha potuto continuare la sua attività considerato che ha effettuato tutte le misure cautelari dovute […] se lo sport non è una necessità primaria, se i dipendenti della struttura non sono una necessità primaria, come può esserlo una festa”. E ancora: “Le regole valgono solo per gli italiani”; “Queste sono le regole di Pignatiello, poi manda i vigili a controllare le panchine”. Altri invece sottolineano che i momenti di preghiera ci sono anche in chiesa: “La festa in questione non ha nulla a che vedere con l’attività sportiva, semmai va comparata con altre cerimonie religiose ma non mi pare che le messe e le altre funzioni siano attualmente sospese”. E ancora: “Nessuno si è lamentato quando hanno aperto le chiese, piene di anziani per giunta, i soggetti più a rischio”. “L’integrazione all’interno di una comunità è molto importante”.

Pignatiello: "Siamo parte di una stessa comunità"

Sulla questione interviene il sindaco, Giuseppe Pignatiello, che mette un punto: “Ho fatto loro gli auguri perché siamo tutti quanti parte di una stessa comunità, ognuno con la propria cultura, ognuno con le proprie idee; è giusto rispettare quelle che sono le posizioni di tutti, purché siano posizioni libere e democratiche. Ho fatto anche loro i ringraziamenti, perché hanno avuto una grandissima attenzione. Come amministrazione, abbiamo stabilito protocolli stringenti, che sono poi gli stessi protocolli che riguardano tutti i cittadini, di qualsiasi nazionalità, loro li hanno seguiti completamente, stabilendo distanziamenti e contrassegnando i posti delle persone che potevano stare in tensostruttura, il cui numero è stato stabilito da noi come amministrazione. Hanno fatto la misurazione della febbre e la sanificazione sia prima di iniziare sia alla fine dell’attività”. Infine Pignatiello commenta: “Purtroppo chi immagina che avere idee diverse voglia dire non andare bene, evidentemente ha una posizione che non è la mia. Spiace che acquistino importanza i commenti negativi e fuori luogo e che non siano considerati i commenti positivi. Sarebbe bello evidenziare non il negativo ma il bello che c’è”.


Sara Riboldi

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