Castano Primo - Medici di base, la dottoressa che sostituisce il dottor Gaiara ha preso servizio in altro Comune ma l’amministrazione non ne era a conoscenza. L’ira del sindaco, Giuseppe Pignatiello: “Situazione assurda, che ha abbandonato nel limbo 570 pazienti Castanesi”. Amareggiato il dottor Franco Gaiara: "Molto dispiaciuto per i miei pazienti"
Lo storico medico di base, Franco Gaiara, è andato in pensione verso la fine di febbraio, dopo circa 40 anni di servizio. Era stato lui stesso ad annunciarlo, con un cartello nel suo studio. Sempre in prima linea, Gaiara è stato per lungo tempo un punto di riferimento dei Castanesi e il suo pensionamento ha creato non poco scompiglio in paese. La notizia che la sostituta del dottor Gaiara ha preso servizio in altro paese ha dunque causato preoccupazione fra le persone e l’ira del sindaco, Giuseppe Pignatiello, che ha già avuto un confronto con ATS e che ha trasmesso una richiesta ufficiale ai vertici di ATS Provinciale e Regionale.
Annuncia sui social il primo cittadino: “Ho avuto un deciso confronto con ATS di Castano Primo. Purtroppo ho saputo, e ringrazio tutti i cittadini Castanesi che mi hanno segnalato questa notizia tempestivamente, che la dottoressa sostituta del Dott. Gaiara, la dottoressa Martini, ha preso servizio in altro Comune. Dico purtroppo, perché il Comune di Castano Primo non è stato minimamente avvisato di tale spostamento, un fatto assurdo che ha abbandonato nel limbo 570 pazienti Castanesi. Ritengo assurde e desolanti queste modalità di copertura dell'assistenza sanitaria territoriale! Ho già provveduto a far sentire la mia voce in ATS di zona e ho trasmesso una richiesta ufficiale ai vertici di ATS Provinciale e Regionale. Stiamo lavorando duramente in Comune per trovare una soluzione. Castano Primo e i pazienti Castanesi meritano di ricevere le dovute e sacrosante cure e assistenze sanitarie da parte dei medici di base: i nostri malati e i nostri anziani non meritano di essere lasciati soli e smarriti in questa burocrazia fredda e desolante. Non è giusto indebolire e intaccare le cure di prossimità e l'assistenza territoriale!”.
Amareggiato è Franco Gaiara: "Sono dispiaciutissimo e molto amareggiato per la sorte dei miei pazienti. Penso sia davvero vergognoso. Ho saputo la notizia dai miei pazienti e ho chiamato il sindaco per chiedere conferma. Non ho parole". Il tono di voce del dottor Gaiara, contattato al telefono, è davvero dispiaciuto. Lascia trapelare tutta la dedizione e la cura che ha sempre dimostrato per i suoi pazienti. Lo dimostra il fatto che non voleva neppure andare in pensione: "Io avevo chiesto di poter andare avanti a esercitare la mia professione e purtroppo mi hanno detto di no. E ora ci sono tutte queste problematiche. Mi dispiace proprio tanto del fatto accaduto".
L’ira delle persone è ben visibile anche dai commenti sui social. Scrivono alcuni: “Come si fa a non avvertire il cambio di rotta agli Enti preposti. Siamo in balìa del nulla in momenti così cruciali. Non vado oltre perché sono veramente inviperita che potrei dire parole pesanti”. Altri scrivono: “Noi ammalati siamo numeri, questo mi fa male al cuore, da tempo ho imparato che sia il destino il nostro vero medico. Avrei bisogno di parlare da inviperita, ne avrei di cose da dire”. E ancora: “Ma è veramente assurdo. In un momento così delicato per le persone. Mi dispiace per tutti i suoi pazienti che si ritrovano ora senza assistenza. Speriamo si risolva tutto velocemente”.
AGGIORNAMENTOSoluzione trovata annunciata sui social dal sindaco: "Grazie alle puntuali segnalazioni dei Castanesi e dopo la nostra mobilitazione immediata nei confronti di ATS Milano per chiedere una soluzione per i 570 pazienti di Castano lasciati senza medico di base, abbiamo già una soluzione. La Direzione di ATS, oltre a suggerire la possibilità di scelta e revoca per affidarsi e nuovi medici curanti, ha infatti ufficializzato e disposto l'aumento del massimale per i medici di base già presenti a Castano Primo, così da riassorbire i 570 pazienti nei loro studi di competenza! Questo è un segnale chiaro di come insieme si può fare la differenza e di come quindi , se ci crediamo davvero, si possono cambiare le cose quando non funzionano".
Sara Riboldi
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