Castano Primo - Silvio Mannina, rientra in Albania l'uomo che lo ha ucciso
Una Messa per Silvio il giorno del suo compleanno

Silvio Mannina

Castano Primo - Omicidio del castanese Silvio Mannina e della sua ex compagna, Lidia Nusdorfi: Dritan Demiraj starebbe per tornare in Albania. A darne notizia è il quotidiano 'Il Giorno'. Senza memoria, era stata pronunciata una sentenza di non luogo a procedere dopo che era stata accertata la sua incapacità di restare in giudizio. La sorella di Manninia: "Chi può chiudere la nostra ferita?". Per Silvio Mannina si terrà una Messa giovedì 17 settembre alle ore 21 alla chiesa di piazza San Zenone. Il giorno del suo compleanno.

La vicenda

La vicenda risale a venerdì 28 febbraio 2014. Silvio Mannina arrivò alla stazione di Rimini da Bologna, dove abitava. Giunto all’appartamento di Dritan, l’uomo sarebbe stato ammanettato e torturato, prima di essere strangolato con un cavo attorno al collo. Il corpo era stato sepolto in una buca scavata alla cava del lago azzurro di Santarcangelo di Romagna, ritrovato dagli inquirenti solo successivamente, proprio grazie alle confessioni dello stesso Dritan. Lidia Nusdorfi venne accoltellata il giorno dopo, il primo marzo, alla stazione di Mozzate, in provincia di Como.

La sentenza di non luogo a procedere

Dopo una sentenza di primo grado che lo aveva condannato all’ergastolo, nei confronti dell'uomo ritenuto responsabile del duplice omicidio era stata pronunciata una sentenza di non luogo a procedere dalla Corte d’Appello di Bologna, dopo la perizia che aveva accertato la capacità di restare in giudizio di Dritan. Infatti, l'uomo era stato aggredito da un detenuto nel carcere di Parma circa un mese dopo la sentenza di primo grado. Dalla perizia era risultato che Demiraj avrebbe un grave deficit di memoria e non ricorderebbe più nulla degli omicidi. Per questo motivo aveva potuto beneficiare della legge 103 del 23 giugno 2017, entrata in vigore il 3 agosto dello stesso anno. Secondo la norma, se a seguito degli accertamenti risulta che lo stato mentale dell'imputato è tale da impedire la cosciente partecipazione al procedimento e che tale stato è irreversibile, il giudice, revocata l'eventuale ordinanza di sospensione del procedimento, pronuncia sentenza di non luogo a procedere o sentenza di non doversi procedere.

L'amarezza di Simona, sorella di Silvio Mannina

Secondo quanto riferito da 'Il Giorno' e confermato dalla famiglia di Mannina, Dritan riconoscerebbe a mala pena la famiglia e i medici. Ricoverato a Parma, starebbe per rientrare in Albania. Infatti, non avrebbe più titolo per restare in Italia. Per Simona, la sorella di Silvio, riaffiora una ferita che non si è mai chiusa: "Sono passati oltre sei anni e aspettiamo una piccola giustizia, che comunque non è paragonabile a quello che è stato fatto a mio fratello. Tra due giorni, il 17, sarà il compleanno di Silvio. Avrebbe fatto 37 anni. Come ogni anno ci sarà la messa per lui. Da 6 anni fino a oggi non possiamo sentire la sua voce, non possiamo dire auguri. Sono cose semplici ma belle. E di lui mi manca la sua semplicità. Ricevere due giorni prima del suo compleanno la notizia che il suo killer rientrerà in Albania con la famiglia che si prenderà cura di lui è doloroso. Chi si prende cura di noi, come famiglia di Silvio? Chi può chiudere la nostra ferita? Così ce la fanno aprire sempre di più, non ci aiutano a calmare un po' il dolore". La Messa per Silvio Mannina si terrà giovedì 17 settembre alle ore 21 alla chiesa di piazza San Zenone. Il giorno del suo compleanno. Un modo per Simona e la sua famiglia per ricordarlo e per far sì che gli auguri arrivino al cielo.


Sara Riboldi

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