Castano Primo - Lettera al Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana da parte del sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, che lancia una proposta: "In Lombardia nel 2017 si è svolto un Referendum regionale utilizzando i famosi Tablet; Perché non pensare di svolgere il Referendum del 20 e 21 settembre utilizzando sempre i Tablet?".
La lettera di Giuseppe Pignatiello inizia con un quadro generale sulla situazione a Castano Primo, in particolare per quanto riguarda la scuola. A questo proposito, l'Amministrazione di Castano Primo ha organizzato l'imminente referendum alla Casa dei Castanesi, evitando di utilizzare i locali scolastici. Scrive Pignatiello: "[...] In questi mesi ho vissuto come tutti i Sindaci d’Italia la difficoltà della gestione della mia comunità per l’epidemia da Covid-19 che ancora oggi è presente nei nostri territori e limita la libertà dei cittadini in ordine a diversi comportamenti che prima erano del tutto normali. Per fortuna all'interno della mia Comunità a oggi la situazione è assolutamente sotto controllo e la cittadinanza si sta comportando con estrema responsabilità e rispetto delle regole. Come Amministrazione stiamo assicurando il rientro a scuola dei nostri studenti in piena sicurezza grazie all’impegno di tutti: dirigenza scolastica, uffici comunali, amministrazione, addetti ai lavori. Proprio per questo, in linea con quanto suggerito dalla Prefettura di Milano, abbiamo deciso di spostare la sede dei seggi in una nuova location in modo da non bloccare le attività scolastiche e al fine di mettere ancor più in sicurezza i nostri ragazzi e i loro insegnanti, abbiamo ritenuto infatti doveroso lavorare affinché non fossero loro a subire per l’ennesima volta il disagio di una situazione emergenziale che siamo costretti a gestire nostro malgrado".
La seconda parte della lettera invece è incentrata sulla proposta di utilizzare per il referendum i Tablet già utilizzati da Regione Lombardia nel 2017: "A questo proposito mi chiedo se tutti i livelli Istituzionali abbiano fatto ciò che è nei propri poteri per agevolare le scuole e le attività ad esse connesse al fine di semplificare il più possibile e soprattutto al fine di mettere in sicurezza l’utenza. Nello specifico ritengo che sarebbe molto utile utilizzare quei Tablet acquistati per il Referendum del 22 ottobre 2017 e utilizzati in una sola occasione. Come ricorderà di certo, all’epoca l’obiettivo di Regione Lombardia era quello, in una prima fase, di distribuirlo a tutte le scuole del territorio ma successivamente ci si rese conto che le condizioni tecniche erano tali per cui i dispositivi non potevano supportare i software tradizionali e si decise quindi di tenerli per poi utilizzarli per le future consultazioni elettorali". Le motivazioni sono esplicitate da Pignatiello: "Pertanto mi chiedo come sia possibile che non si sia pensato all’ utilizzo di questi strumenti che avrebbe comportato un’importante riduzione di quelli che sono i rischi relativi allo scambio del materiale elettorale oltre a una riduzione di denaro e tempo, permettendo agli studenti di rientrare nelle scuole prima e in maggiore sicurezza".
L'ultima parte della lettera riprende un fatto relativo proprio ai Tablet del 2017. Pignatiello aveva, infatti, chiesto in alcune lettere come sarebbero stati riutilizzati i Tablet che all'inizio sarebbero dovuti essere ridistribuiti alle scuole. Scrive il sindaco di Castano Primo: "Le invio questa lettera, pur consapevole del fatto che i tempi sono ristretti, nella speranza che possa essere utile per immaginare nell’immediato, e se non fosse possibile per il futuro, un riutilizzo di questi strumenti tecnologici che hanno avuto un impatto economico importante per i cittadini lombardi e che quindi credo meritino di essere sfruttati e utilizzati al massimo soprattutto in un periodo come questo nel quale c’è un evidente bisogno. Certo di aver fatto cosa gradita e sicuro di una sua risposta in merito, che mi dispiace doverle evidenziare mancò quando ai tempi chiesi informazioni dettagliate rispetto ai famosi Tablet, le auguro buon lavoro". Bisognerà vedere ora se Pignatiello riceverà la risposta che cerca.
L'iniziativa della lettera a Fontana raccoglie pareri sia favorevoli sia contrari. Commentano alcuni: "L’iniziativa del nostro sindaco è meritevole e dovrebbe essere un esempio per tutti i comuni della zona. In Italia pare che solo il 2% circa dei comuni farà il referendum in spazi alternativi alle scuole. Ritengo che sia un grosso errore. Dopo neanche una settimana di lezioni, i ragazzi dovranno perdere due o tre giorni di scuola. Anche in questo caso la colpa sarà attribuita al governo o i singoli sindaci si prenderanno la responsabilità di non aver operato per garantire continuità agli alunni?". Altri invece percepiscono l'iniziativa come eccessiva: "Come sempre il nostro sindaco tende a enfatizzare quello che fa. Lodevole l’iniziativa di non effettuare il referendum nelle scuole ma arrivare a scrivere a Fontana mi sembra eccessivo. Trovo che sia un'auto proclamazione inutile. Forse sarebbe stato più opportuno occuparsi più nello specifico dei problemi che ci sono nel nostro paese. Come le strade e la raccolta di rifiuti, che creano tanti disagi a noi cittadini".
Sara Riboldi
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