Castano Primo - Bagarre politica sull'illuminazione dell'ex palazzo comunale

ex palazzo comunale

Castano Primo - Bagarre politica sull'illuminazione con i colori della bandiera italiana della facciata dell'ex palazzo comunale di piazza Mazzini. Il 'Comitato per Castano' ha presentato una interrogazione per chiedere spiegazioni in merito a una spesa pari a 1.220 euro, per una illuminazione non fruibile. Replica il sindaco, Giuseppe Pignatiello, "Messaggio forte di unità".

Il Comitato: "Spesa inutile"

La mozione del Comitato per Castano è netta. Le premesse della mozione sono chiare: "L'emergenza sanitaria e sociale che la nostra città sta vivendo impone agli amministratori azioni e scelte urgenti ma, altresì, ponderate e orientate prioritariamente alla gestione di situazioni critiche dal punto di vista sociale ed economico". Inizia così il documento per poi fare un focus sulla situazione dell'emergenza: le risorse per i comuni da parte dello Stato per i buoni spesa, il conto corrente aperto dal comune per raccogliere donazioni, le azioni di solidarietà portate avanti da associazioni e privati cittadini etc. Poi l'interrogazione sottolinea: "Le forze politiche cittadine hanno il dovere di collaborare al fine di individuare le migliori pratiche e azioni per far fronte alla situazione corrente e per gettare le basi economiche di una ripresa sostenibile, evitando sprechi e sfruttando ogni possibile forma di risparmio". E qui è il punto. Il Comitato per Castano chiede alla giunta i motivi di aver impegnato 1.220 euro di spesa l'illuminazione della facciata dell'ex palazzo comunale, considerato che "tale illuminazione al momento non risulti fruibile in alcun modo dai cittadini castanesi, obbligati da decreto governativo a non potersi muovere dalle proprie abitazioni se non per gravi e documentabili necessità con frequenza - quindi - di transito notturno in piazza Mazzini praticamente ridottasi a zero". Secondo il Comitato, in sostanza, l'illuminazione non è realmente fruita dalle persone, in casa, ma si traduce in una fotografia che corre sui social. Di conseguenza, si domanda se "non sia stata considerata la semplice possibilità di ottenere analogo risultato grazie a un mero effetto grafico su foto già esistente, destinando i 1.220 euro a più utili finalità, anche per rispetto di quei tanti cittadini che con tanto impegno e sacrificio hanno devoluto cifre di denaro di vario genere per aiutare i più bisognosi". Il Comitato aggiunge sul primo numero del periodico prodotto dai membri, 'Spazi in Villa': "Una spesa inutile (nessuno può circolare nelle ore notturne/serali, nessuno può vedere il palazzo illuminato se non tramite foto sui social...) e a nostro avviso fuori luogo data la situazione emergenziale che stiamo vivendo".

Il commento del sindaco

A replicare è il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello: "Per questa amministrazione contano anche i gesti e si è ritenuto in un periodo così difficile di lanciare un messaggio forte e di unità a tutti i cittadini. Dispiace profondamente che il Comitato per Castano non lo abbia colto. A volte i gesti contano perché sono forti come un abbraccio, sono quella pacca sulla spalla che ci manca nel profondo o quel sorriso che vorremmo condividere finalmente. Potremmo evidenziare come in tanti comuni abbiano fatto la nostra stessa scelta. Potremmo evidenziare quanto questo comune e questa amministrazione abbiano avuto a forza di risparmiare cifre importanti in questa situazione, mascherine lavoro smart e tanto altro. Tutto gratuitamente grazie alla disponibilità di persone che credono nella nostra comunità e che ci tengo a ringraziare ancora per la disponibilità e vicinanza. Potremmo dire quindi che anche il 25 aprile non andava ricordato con una corona o bandiere; allora seguendo il vostro discorso potremmo dire che avremmo potuto evitare anche le luminarie natalizie. Credo che non serva chiarire nulla perché è tutto sotto gli occhi di tutti. Credo che l'unica risposta possibile sia è sta una scelta della maggioranza e ce ne prendiamo la responsabilità".


Sara Riboldi

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