Castano Primo - Periodico comunale e utilizzo dei social da parte del sindaco. Parte della minoranza vuole chiarezza e porta la questione in consiglio comunale attraverso un’interpellanza. Nel ‘mirino’ anche il profilo social pubblico del primo cittadino, la convocazione del comitato editoriale e il comportamento del redattore del periodico. Replica scritta da parte dell’Amministrazione, nella quale non mancano le frecciate.
L’interpellanza presentata da Alberto Moiraghi, Morena Ferrario, Daniele Rivolta, Silvia Colombo e Giovanni Griffanti in merito a ‘Castano Primo Notizie’ e all’uso dei social è molti lunga. Ne riportiamo alcuni stralci. I membri della minoranza premettono che “sin dalla nascita della rivista, veniva previsto (per regolamento) un numero di uscite annue almeno pari a tre. La distribuzione capillare dello stesso, casa per casa, a cura dell’Amministrazione comunale, ha garantito negli anni informazione e costante aggiornamento sulle vicende della città a tutti i cittadini, nessuno escluso, in particolare a favore di tutta quella fascia di popolazione non abituata e/o non interessata all’utilizzo dei moderni canali di comunicazione digitale, tra le quali, in primis, le persone di età più avanzata”. Poi, dopo aver reso note le date delle ultime pubblicazioni prima delle elezioni di maggio 2019, fanno riferimento all’insediamento del comitato editoriale, composto dai gruppi di maggioranza e opposizione, dal sindaco e dal redattore, individuato poi in D. D. S. fino al 2022, per una spesa pari a 21.196,89 euro (con uno sconto dell’1 per cento presentato dallo stesso operatore).
Di lì a poco, scoppia l’emergenza sanitaria, con il lockdown e il divieto di riunirsi fisicamente. Nel documento si fa presente che a dicembre 2020 Alberto Moiraghi chiede di convocare il comitato editoriale, “mai riunitosi, nemmeno una volta, dalla data di insediamento dello stesso”. Lo scorso 19 marzo il redattore invia una mail “nella quale preannunciava la prossima uscita del Periodico”. I membri di minoranza riportano il testo della mail, in cui si richiede gli interventi dei gruppi consiliari per la prossima uscita del periodico, la cui bozza sarebbe stata inviata al comitato editoriale appena terminata. “Come evidente, nessuna riunione è stata indetta dal Redattore per discutere dell’uscita, dopo quasi due anni, del primo numero del Periodico e per presentarsi, nella sua qualità di Redattore, ai membri del Comitato Editoriale stesso, nonché per fare la loro conoscenza”.
A questo punto i membri dell’opposizione elencano una serie di domande: “Quali sono stati gli impedimenti oggettivi che hanno sin qui impedito al Comitato Editoriale di riunirsi, anche a distanza, su specifiche piattaforme web, come a esempio fatto per tutte le altre riunioni dei vari organismi di questo Ente? Perché, questa Amministrazione non ha considerato e neanche tentato di organizzare, mediante incontri in presenza e/o da remoto, una o più riunioni del Comitato Editoriale con la finalità di predisporre almeno 1-2 uscite dell’informatore comunale, unico strumento in grado di raggiungere tutta la cittadinanza e unico strumento sul quale, come da Regolamento, anche i gruppi consiliari di minoranza avrebbero avuto un seppur piccolo spazio ‘istituzionale’ per far arrivare la propria voce ai cittadini?”. E ancora: “Perché non è stata presa in considerazione l’ipotesi di organizzare una versione digitale del periodico, da pubblicare e rendere fruibile, almeno a una parte della cittadinanza, come post alla pagina Facebook ufficiale del Comune, nonché sullo stesso sito internet del Comune di Castano Primo? Per quali motivi specifici questa ipotesi non è stata ritenuta una possibile alternativa? Si sarebbe potuto, almeno in parte, evitare un ‘buco’ informativo di quasi due anni”. La risposta – preparata dall’amministrazione in forma scritta – è letta in consiglio comunale da Silvia Valsecchi. Si fa riferimento al comitato editoriale: “Per prima cosa ci preme chiarire che come da regolamento il comitato editoriale si riunisce al fine di controllare la bozza del periodico per dare il proprio punto di vista, vigilare sulla coerenza dei contenuti rispetto alle norme di legge e con le finalità indicate nell’articolo 1 dello stesso regolamento. Al momento non essendoci stato alcun numero del periodico comunale, per via del lockdown e di tutte le difficoltà connesse, vista anche l’impossibilità di distribuire il giornalino casa per casa per le restrizioni correlate alla pandemia, abbiamo ritenuto insensato e superfluo riunire il comitato editoriale. Ci dispiace che non ricordiate quello che abbiamo vissuto e che purtroppo ancora stiamo vivendo, era, e per lunghi tratti ancora è, cosi particolare la situazione che diventò difficile addirittura distribuire i volantini che davano alla cittadinanza indicazioni rispetto ai negozi che facevano asporto nel periodo del lockdown, a maggior ragione abbiamo ritenuto impossibile, assurdo e controproducente la realizzazione e la successiva distribuzione del nostro giornalino benché ci avrebbe fatto piacere comunicare in maniera massiva con tutta la cittadinanza . In quel periodo, e ancora oggi, la voce ai cittadini arrivò comunque da tutti quegli amministratori di maggioranza e di opposizione e da quei volontari che decisero di spendersi per la propria comunità e che non smetteremo mai di ringraziare”.
Le domande riguardano anche la pagina ‘Giuseppe Pignatiello Sindaco di Castano Primo’: “Alla luce della notevole quantità di messaggi video e post, in particolare di quelli quotidiani riferiti all’evoluzione della pandemia, apparsi - nel corso di diversi anni - sulla pagina: ‘Giuseppe Pignatiello Sindaco di Castano Primo’ (il cui account, privato, è verosimilmente riconducibile alla persona fisica - privata, per l'appunto - del Sig. Giuseppe Pignatiello) e solo da pochi mesi anche sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Castano Primo, vi siete interrogati, Sig. Sindaco, Sig.ri Assessori e Sigg. Consiglieri, riguardo l’opportunità, per non dire l’obbligo, di veicolare le informazioni ufficiali del Comune esclusivamente sulla pagina Facebook ufficiale del Comune stesso, risolvendo così in modo definitivo l’evidente ambiguità e commistione derivanti dal rilascio, da una pagina, a tutti gli effetti di legge, Sua privata – Sig. Sindaco - di informazioni alle volte di importanza e rilevanza pubblica e istituzionale, altre volte di carattere squisitamente personale, riguardanti la Sua sfera privata/familiare?”. E ancora: “Ci auguriamo, chiunque le succederà nella carica di Sindaco, potrà contare su un canale per le comunicazioni istituzionali e di pubblica utilità, chiaro, univoco, trasparente, ben avviato e ben funzionante, senza più alcuna sovrapposizione con profili social privati e quindi, per definizione, non ufficiali”. Non manca la frecciata verso i membri di opposizione sulla questione dei profili social: “È almeno ‘particolare’ sentir parlare di profilo privato in riferimento alla pagina del sindaco dalle stesse persone che, in riferimento all’utilizzo di profili evidentemente privati, e non istituzionali, di assessori e consiglieri del Comune di Castano Primo ne evidenziavano le negatività e il cattivo esempio mettendoli al pubblico ludibrio, diteci se allora quelli erano profili istituzionali o privati e provate ad avere una posizione unica e non un punto di vista che varia a seconda dell’opportunità di far polemica del momento. Al vostro posto saremmo favorevoli all’utilizzo di tutti i canali possibili per informare e stare connessi con la comunità, con modalità evidentemente efficaci tipiche di tutte le istituzioni anche di livello superiore”. L’amministrazione non torna indietro: “Riteniamo di non dover modificare nulla delle modalità finora intraprese poiché riteniamo essere modalità efficaci, certo dispendiose in termini di tempo, soprattutto per gli amministratori, ma evidentemente valide per i cittadini castanesi e non solo. Ci teniamo infatti a chiarire che non esiste, in termini di legge, nessun obbligo o dovere di utilizzare questa o quella modalità comunicativa.
Domande anche per il compenso del redattore incaricato: “In virtù del fatto che, nell’anno 2020, non è stato pubblicato neanche un numero del periodico comunale ‘Castano Primo Notizie’, vi è stato modo di concordare/discutere con il Redattore incaricato per un ridimensionamento, in proporzione, del compenso pattuito proprio - principalmente - per la cura e stesura del suddetto periodico?”. E ancora: “Visto il contenuto e il tenore della mail inviata del Redattore ai membri del comitato editoriale, le domandiamo: quale dovrebbe essere secondo l’Amministrazione da Lei diretta, la funzione del Comitato Editoriale? Dovrebbe forse esaurirsi nella mera lettura delle bozze definitive prodotte dal solo Redattore limitandosi a segnalare ai rispettivi gruppi consiliari la data entro la quale far pervenire i contributi, chiedendo loro, in ottemperanza a quanto ‘suggerito’ dallo stesso Redattore, di porre attenzione a non superare i 2.800 caratteri (spazi inclusi)?”. Puntuale la replica: “Partendo dal presupposto che il redattore stia facendo, a nostro avviso, un ottimo lavoro per il comune di Castano Primo, ci preme comunicare che il compenso del redattore è stato ridotto su iniziativa dello stesso in virtù dell’emergenza sanitaria in corso e dell’incarico part time presso altro Ente. Per l’anno 2020, a seguito della mancata esecuzione dei periodici comunali previsti dal relativo regolamento e anche dal contratto del servizio in minimo n. 3 uscite all’anno, è stata applicata una decurtazione del compenso pari a € 2.227,50, ossia € 750,00 meno il ribasso pari a 1% presentato in fase di gara, per periodico previsto e non eseguito. Parliamo quindi per trasparenza di 175 euro mensili per il 2020”.
Le conclusioni? Eccole: “Vi esortiamo a prendere atto che una convocazione del comitato editoriale, a distanza di circa due anni dall’ultima, non sia ancora avvenuta, né in presenza né da remoto. La invitiamo, Sig. Sindaco, a far sì che possa essere urgentemente convocato il comitato editoriale, affinché i membri dello stesso possano discutere delle tematiche legate al Periodico ‘Castano Notizie’. Le chiediamo - altresì - di concordare con il Redattore un diverso modo di porsi, da parte di questo, nei confronti del comitato editoriale, poiché quello adottato sembra decisamente stridere con le finalità di un ‘comitato di redazione’ ingenerando - a questo punto - dubbi circa l’effettiva utilità dell’organo stesso. Infine, non manca un’altra frecciata: “A proposito della mancanza di informazione a cui fate riferimento riteniamo che la comunicazione sia stata costante continua e attenta alle sensibilità e bisogni di tutti i cittadini. Nel frattempo, sono nati nuovi strumenti informativi che sono andati ad arricchire la proposta del nostro comune. Parlare di ‘buco informativo’ ci pare poco rispettoso del lavoro finora svolto. A questo punto ci chiediamo il motivo per cui si decida di presentare in consiglio comunale un’interpellanza mentre invece sarebbe stato sicuramente più veloce e produttivo chiedere all’Amministrazione stessa di ragionare insieme sulle varie opportunità, ci chiediamo insomma se il consiglio comunale venga utilizzato solamente par fare polemica e avere una visibilità o se invece esiste davvero quella volontà di collaborazione e di condivisione tanto ostentata. Nell’ultima parte della vostra interpellanza invece ci dispiace evidenziare una chiara malafede e rimandiamo al mittente le vostre illazioni”. E ancora: “Come già detto precedentemente il comitato di redazione verrà convocato secondo le modalità previste dall’art. 8 del Regolamento; rispetto invece alla volontà di non inaridire il confronto politico siamo totalmente d’accordo con voi e vi invitiamo in questo senso a proporre le vostre iniziative in tutte le sedi, da parte nostra ci sarà sempre disponibilità al confronto e al dibattito”.
Sara Riboldi
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