Discariche a cielo aperto alla Darsena. Il 'Comitato per Castano' scende in campo e presenta un'interpellanza al Comune. Il gruppo di minoranza segnala la situazione anche sui social, con una serie di fotografie che testimoniano il degrado. Attenzione anche sulla struttura vicino alla stazione. Il Comitato: "Condizioni indecenti da anni". Il sindaco: "Situazioni che attenzioniamo da tempo. Speriamo di arrivare al più presto a progetti condivisi".
Rifiuti di ogni tipo, in alcuni casi anche mobilio, eternit e scritte sui muri. La situazione testimoniata dalle immagini rese pubbliche dal 'Comitato per Castano' parla da sola. Scrive il gruppo: "Da anni la situazione della zona Darsena (stabili ex-Consonda e casa cantoniera) versa in condizioni a dir poco indecenti ma soprattutto pericolose per la salute dei cittadini: strutture fatiscenti e a grave rischio crollo sfruttate da ignoti come discariche a cielo aperto, anche di materiali chimici e/o cancerogeni come lastre (sfaldate) di eternit. Un pessimo spettacolo offerto ai cittadini di passaggio sulla ciclabile lungo canale". E ancora: "Il 'Comitato per Castano' da parecchio tempo è preoccupato per il degrado della zona. Abbiamo avanzato opportuna interpellanza a Sindaco e Giunta per conoscere gli intendimenti di questa Amministrazione circa la risoluzione di questa incresciosa situazione". Il Comitato chiede poi ai cittadini di seguire la discussione in streaming del prossimo consiglio comunale: "Rimandiamo la cittadinanza al prossimo consiglio comunale. Serve partecipazione! Vi invitiamo a seguire la discussione per capire cosa si vorrà e si potrà fare. Solo partecipando e acquisendo consapevolezza dei problemi della nostra Città si potrà dare un contributo fattivo! Vi aspettiamo allora numerosi streaming al prossimo consiglio comunale".
Alberto Moiraghi, del 'Comitato per Castano', spiega in modo deciso: "La nostra è una lista civica pura: ci interessa solo il buon governo della città. Per questo motivo non ci interessa fare la corte a un partito piuttosto che a un altro, così come abbiamo dimostrato negli anni. Nel nostro programma elettorale c'è un forte impegno a cercare di risolvere almeno alcune di queste situazioni. Ma bisogna partire dai piccoli passi: per esempio, evitare che la ex Consonda diventi una discarica a cielo aperto come è diventata. Purtroppo quella zona nel corso degli anni non è migliorata: viene sversato materiale in continuazione e si interviene a seguito di segnalazioni e solo per piccole ripulite. Abbiamo trovato amiato, persino sfaldato, che in una nostra precedente visita effettuata a febbraio non c'era. Questo vuol dire che è un sito che va presiediato, bonificato e gestito".
Contattato, il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, commenta: "Sono situazioni che attenzioniamo da tempo. Sulla Darsena abbiamo fatto anche un progetto di riqualificazione con i ragazzi del Torno". Il progetto in questione risale ormai al 2015. I ragazzi dell'istituto avevano presentato dei progetti dopo un'uscita sul luogo per valutare e analizzare la situazione. I progetti ideati riguardavano potenziali negozietti, un centro socio culturale e il recupero dell'area con percorsi pedonali, realizzando nella ex Casa Cantoniera una sorta di museo storico e punto ristoro. Bei progetti rimasti però pe rora sulla carta. Spiega Pignatiello: "Si tratta di proprietà private, legate a fallimenti e altro; quindi non abbiamo grosse opportunità di intervento. In tutte le cose si può guardare il bello e il brutto, poi c’è chi cerca soluzioni dove può e chi guarda compiaciuto". Bisognerà attendere il consiglio comunale per seguire bene tutta la discussione.
Proprio in queste ore il sindaco di Castano Primo ha reso pubbliche alcune fotografie che riguardano la struttura presente vicino alla stazione, ormai da anni abbandonata: "In questo momento di difficoltà, stiamo nel nostro piccolo continuando a lavorare per rendere Castano Primo una città ancora migliore. Stiamo monitorando attentamente, come abbiamo sempre fatto, le zone e le aree che da anni sono più degradate e abbandonate. Pensare di intervenire direttamente, come Comune, sarebbe eccessivamente costoso per il nostro bilancio così come tout court non riteniamo corretto utilizzare fondi pubblici per riqualificare aree degradate da privati. La nostra azione è volta al collaborare con le proprietà nella speranza di arrivare al più presto a progetti condivisi, che portino a una riqualificazione e possano anche donare al territorio nuovi servizi. In ogni caso, la nostra azione non si ferma e continuiamo a chiedere conto a tutte le proprietà!". Una promessa che vale per tutte le aree in stato di abbandono.
Moiraghi commenta anche in riguardo alla struttura vicino alla stazione: "Siamo contenti che abbia mostrato interesse per un'altra area in stato di abbandono ma che ci faccia avere fatti concreti. Mi meraviglio che il sindaco debba andare a prendere visione attraverso rilievi fotografici di un'area che è così da anni. Ci chiediamo se sia solo propagandistico - dato che ha pubblicato le immagini - o se sia segno di una reale volontà di intervenire. Se è così chiediamo che tipo di iniziativa stia pensando di porre in essere". E ancora: "Il sindaco è tenuto a garantire la salute dei cittadini ed è previsto dalla legge la possibilità per determinate situazioni di rivolgersi al Prefetto per avere l'autorizzazione a intervenire sul sito. Il nostro è un invito a risolvere queste situazioni: gli strumenti giuridici ci sono per intervenire. Ci attendiamo risposte efficaci e con i fatti".
Sara Riboldi
Sommario: