Castano Primo - Rinviate mozioni in consiglio, è polemica

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Castano Primo - Consiglio comunale a porte chiuse quello di ieri, lunedì 9 marzo, a Castano Primo. Un consiglio in una situazione di emergenza nazionale a causa della diffusione del Coronavirus e che non ha permesso alle persone di assistere al consueto dibattito, nonostante vada precisato che l'intero consiglio è stato registrato. Non mancano però i contrasti tra maggioranza e opposizione. Rinviata la discussione su due mozioni, una sul rinvio del pagamento della prima rata TARI e l'altra sulla richiesta di devolvere il gettone di presenza a sostegno della battaglia contro il Coronavirus, mentre è stata bocciata la mozione in merito all'intitolazione di una strada, piazza o giardino del Comune ai 'Martiri delle foibe', sostituita da altra mozione sul medesimo tema. Il gruppo della Lega castanese: "Abbiamo provato a collaborare. Tanta delusione". Il sindaco Giuseppe Pignatiello replica: "Mozioni rimandate perché presentate dopo l'approvazione dell'ordine del giorno ma comunque abbiamo fornito tutte le indicazioni. Polemica inutile.".

La mozione sulla TARI del 'Patto del cambiamento'

Ma andiamo con ordine. Il gruppo di opposizione 'Il patto del cambiamento' presenta due mozioni d'urgenza in merito al Coronavirus. La prima: il rinvio del pagamento della prima rata della tassa rifiuti (la TARI). La mozione sottolinea che la prima rata della TARI scade il 31 marzo. Si legge nel documento: "Considerato che il momento emergenziale causato dal diffondersi del Covid-19 (Nuovo CoronaVirus) ha drasticamente diminuito il flusso di persone negli esercizi commerciali, causando un drastico calo degli introiti" e "ritenuto che il rinvio del pagamento delle rate possa aiutare a fronteggiare la mancanza di disponibilità economiche, in attesa della ripresa di normale attività lavorativa", si chiede alla giunta di "rinviare di 60 giorni la scadenza della prima rata TARI, oppure in alternativa, a non applicare le sanzioni per i ritardi nei pagamenti entro 60 giorni dalla scadenza". Una misura, questa, importante particolarmente per coloro che lavorano e che purtroppo in questo periodo vedono un calo delle disponibilità economiche a causa dell'emergenza legata al Coronavirus. Replica il sindaco Giuseppe Pignatiello: "La TARI è legata al Consorzio. Stiamo già lavorando per questa e altre tasse comunali con i vari uffici, fermo restando che gli interventi più incisivi potranno essere fatti dallo Stato".

L'idea dell'opposizione: "Devolvere il gettone di presenza"

La seconda mozione riguarda appunto la richiesta di devolvere il gettone di presenza a sostegno della battaglia contro il Coronavirus su un conto regionale attivato appositamente per il sostegno all'emergenza Coronavirus. Nel testo della mozione si legge: "Premesso che quanto sta accadendo in Italia, e soprattutto in Regione Lombardia, sta causando ingenti danni economici alle strutture ospedaliere; pur sapendo che il nostro sarà un piccolo contributo in confronto ai gravi danni incorsi, a causa di una tragedia che ha scosso tutti; (...) la percentuale di occupazione dei posti per poter ricoverare le persone con gravi patologie si avvicina al 100%", si ritiene che la "devoluzione del gettone di presenza sia un gesto di solidarietà e fraternità nei confronti dei cittadini della Regione Lombardia, nonché un esempio di 'buona azione', che potrebbe essere replicata nelle prossime sedute di consiglio comunale degli altri comuni" e si chiede alla giunta di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri comunali all'indirizzo regionale attivato. Si chiede anche di realizzare una campagna informativa rivolta alle persone per raccogliere fondi e a inoltrare la mozione agli altri Comuni per "sensibilizzare tutte le amministrazioni a tale gesto". Anche questa mozione è stata rinviata.

La Lega: "Non si collabora. Tanta delusione"

Il consiglio comunale ha insomma preso atto dei vari punti inderogabili. Tralasciamo per il momento la mozione per intitolare una strada, piazza o giardino del Comune ai 'Martiri delle foibe', che riprenderemo successivamente. A seguito del rinvio delle due mozioni, si è accesa la polemica via social. La Lega Nord di Castano Primo pubblica sulla sua pagina una vignetta in merito alla TARI. La vignetta riprende in modo ironico il rinvio della mozione per questioni formali. Sotto un disegno di un uomo con in mano la quota della rata TARI, la didascalia recita: "I cittadini stanno affrontando un'emergenza e voi vi attaccate ai regolamenti". Sopra, il gruppo castanese del Carroccio aggiunge un commento: "Aspettavate di sentire buone notizie? Beh anche noi cari Castanesi. Ma purtroppo non è così. Ieri sera i nostri consiglieri comunali hanno chiesto in via emergenziale di discutere la mozione presentata il giorno dopo la convocazione del consiglio sul rinvio della TARI. La risposta è stata 'Ci stiamo lavorando', ma la mozione non la discuteremo". E ancora il Carroccio scrive: "Vi chiediamo di contare insieme a noi, a partire dal 04 marzo (data di protocollo della mozione), quanti giorni ci vorranno per prendere una decisione, ignorando, come sempre, chi ha proposto l'idea". Un commento netto quello del Carroccio, che questa volta non rilascia ulteriori dichiarazioni, tranne un conciso commento da parte di Daniele Rivolta: "Vogliono che collaboriamo? Bene, noi ci proviamo. Su tre mozioni, due d'emergenza rinviate e una di democrazia bocciata. Non servono commenti. La delusione è tanta".

La replica del sindaco

Il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, sulla pagina social è netto: "Viste le numerose richieste e segnalazioni che mi state mandando, vi comunico fin da subito con chiarezza una cosa. Sarò chiaro - una volta per tutte - e non chiedetemelo più per favore. In questi giorni di emergenza non ho alcuna intenzione di scadere in inutili, insensate e becere polemiche da mestieranti della politica. Il Comune sta affrontando un'emergenza senza precedenti, e io non ho tempo da perdere ne voglio perderne per rispondere ad attacchi nei miei confronti. A me interessa solo tutelare ora e subito la salute dei Castanesi. Tutto il resto viene dopo".  E aggiunge al telefono: "Le mozioni sono state inviate dopo l'approvazione dell'ordine del giorno e quindi non potevano essere discusse. Tuttavia, sono comunque state fornite indicazioni al riguardo. Ritengo che questa sia una polemica inutile e che mostri il poco interesse verso Castano Primo". Insomma, un consiglio comunale che ha lasciato alcuni strascichi a livello politico. Ora però è tempo di rimboccarsi le maniche. Le risposte politiche per far fronte alla crisi devono esserci ma devono essere comuni a tutti i Paesi, uniti.


Sara Riboldi

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