Castano Primo - Libri a domicilio, l'assessore alla Cultura dice no
"Possibili veicoli di contagio"

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Castano Primo - No al prestito di libri a domicilio, almeno per il momento. Questa è la coraggiosa scelta dell'assessore alla Cultura, Luca Fusetti, che a fronte delle numerose richieste dei cittadini di attivare anche a Castano Primo il servizio, ha preso una decisione netta, comunicandola tramite una nota ufficiale firmata dallo stesso assessore.

Le motivazioni

Per quanto riguarda l'erogazione del servizio bibliotecario, l'amministrazione ha scelto di potenziare le risorse digitali e di avviare nuove forme di fruizione dei servizi attraverso piattaforme virtuali. Dopo aver approfondito la questione attraverso le indicazioni dell'Associazione Italiana Biblioteche, l'assessore Fusetti ha scelto di non attivare il servizio a domicilio e di motivarlo. Si legge nel comunicato: "Come da note autorevoli (alle quali il comunicato rimanda tramite link, ndr), nelle quali vengono indicati i libri cartacei come possibili recettori e conseguenti veicoli del contagio, l'Amministrazione comunale precisa di non attivare il servizio di consegna libri a domicilio. Tale ponderata e coscienziosa scelta, è fatta per prevenire qualsiasi occasione di aumento della pandemia in atto, nella completa tutela della salute dei collaboratori bibliotecari, dei volontari addetti alle eventuali consegne a domicilio e di tutta la cittadinanza, soprattutto delle persone più vulnerabili. Torneremo alla normalità in piena sicurezza".

Fusetti: "Scelta per tutelare tutti"

Una scelta sicuramente pensata e forse un po' impopolare, considerato che a chiedere l'attivazione del servizio sono stati proprio i cittadini. Commenta l'assessore alla Cultura, Luca Fusetti: "Abbiamo verificato con gli Enti superiori la disciplina per i servizi bibliotecari. L'Associazione Italiana Biblioteche sconsiglia attualmente la consegna di libri cartacei, perché - secondo gli studi scientifici - il libro potrebbe essere motivo di contagio, perché il virus può appunto sopravvivere sulla carta per alcune ore. Anche Fondazione per Leggere a livello verbale si allinea. Per questo non ho ritenuto opportuno attivare il servizio a domicilio. Come assessore alla Cultura, mi dispiace; ma ora si può fare a meno di questo servizio, soprattutto perché la biblioteca ha implementato le risorse digitali e anche Fondazione per Leggere ha ha raddoppiato i prestiti mensili di e-books, portandoli da due a quattro. Inoltre, le risorse virtuali gratuite in questo momento sono veramente tante! E' una scelta per la tutela dei cittadini, per gli operatori della biblioteca - che attualmente lavorano in smart working - e per i volontari, che avrebbero anche avuto altrimenti un ulteriore impegno da portare avanti". Alcune amministrazioni hanno però scelto di attivare il servizio. Commenta Fusetti: "Non sono contrario a coloro che l'hanno attivato. Sicuramente hanno preso tutte le misure necessarie. So per esempio che alcuni hanno messo in circolo libri mai toccati da altri; quindi non è un prestito come quello cui eravamo abituati. Ma io ho fatto una scelta tecnica e l'ho motivata, mettendo la firma". Scelta irremovibile? "Questa è la scelta allo stato attuale. Nei prossimi mesi, quando l'epidemia avrà diminuito il suo impatto, qualora le biblioteche rimanessero ancora chiuse, si valuterà ma non è questo il momento".


Le indicazioni di Associazione Italiana Biblioteche

Sara Riboldi

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