Castano Primo - Consigliere ed ex assessore si astiene sul bilancio
Dissapori in maggioranza?

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Castano Primo - Astensione in consiglio comunale da parte del consigliere di maggioranza ed ex assessore Costantino Canziani, sia per la convenzione con Nosate per quanto riguarda la Polizia locale sia per il bilancio comunale, lo strumento più importante che un Comune ha a disposizione. Minoranze nette: “Si faccia chiarezza”.

Dissapori in amministrazione?

L’astensione del consigliere di maggioranza ed ex assessore Costantino Canziani non è sfuggita in consiglio comunale. Anche perché i temi sui quali si è espresso sono importanti: la nuova convenzione con Nosate per quanto riguarda la Polizia locale e il bilancio comunale, forse lo strumento più importante per un Comune. Che dietro l’apparente solidità della maggioranza si celi qualche dissapore? Non sarebbe la prima volta che un esponente della maggioranza opta – con tutto il diritto – di abbandonare le file della maggioranza. A Castano Primo, per esempio, non si può che ricordare la scelta di Giovanni Griffanti, attualmente nel ‘Gruppo misto’, in opposizione. O basta citare le dimissioni di Luca Fusetti, sebbene in questo ultimo caso le motivazioni riportate erano di ordine personale. Certo, le motivazioni date in consiglio da Canziani sono molto laconiche. Si è limitato a sottolineare di non essere d’accordo su alcuni aspetti del bilancio e di preferire una maggiore sinergia con Nosate prima di attuare una convenzione. Non si può dunque parlare di eventuali crisi, ma neppure non può passare inosservata la scelta di un consigliere di maggioranza di astenersi su due temi così importanti. E il dubbio sulla presenza di possibili dissapori interni viene. Abbiamo provato a contattare tramite mail il consigliere Canziani, ma – a oggi – non ci sono pervenute risposte. Qualora volesse spiegare le ragioni delle sue scelte, saremo lieti di dargli spazio.

Le perplessità del Comitato per Castano

Intanto Alberto Moiraghi (Comitato per Castano) esprime la sua opinione, netta e senza mandarle a dire: “Innanzitutto è d'obbligo ricordare che ogni consigliere ha piena e massima libertà di voto in Consiglio comunale. Non esiste un ‘vincolo di mandato’ che costringa un consigliere (di maggioranza, in questo caso) a votare ogni cosa che l'Amministrazione, della sua stessa parte politica, proponga. Vale quindi il principio e il rispetto della salvaguardia della libertà di espressione e di voto secondo le sensibilità e le convinzioni profonde del singolo consigliere. Ciò detto, occorre però andare poi ad analizzare su quali temi specifici il consigliere Canziani abbia espresso un voto difforme da quello della maggioranza cui egli stesso fa parte. Inteso che, se le premesse fatte riguardo la libertà di voto possono venir facilmente colte da ognuno relativamente a temi che chiamano in causa, come detto, sensibilità personali, senso morale ed etico, fino alla fede religiosa di ogni consigliere  per tematiche di ‘ordinaria amministrazione’, invece, un voto difforme appare meno giustificabile e interpretabile, se non con la palese volontà, in questo caso del consigliere Canziani, di non seguire l'operato dell'amministrazione e operare, evidentemente, in modo autonomo e indipendente”.

Moiraghi: “Evidenti tensioni“

Dopo le dovute premesse, Moiraghi esprime i suoi dubbi e di certo non le manda a dire: “Anche qui occorre capirci: nessuno scandalo e nessun sconvolgimento... tutto lecito e previsto dai regolamenti, ci mancherebbe... Risulta però ufficiale, a questo punto, come il gruppo consiliare che sostiene l'amministrazione registri alcuni problemi al suo interno: dopo la subitanea fuoriuscita dalla maggioranza del consigliere Griffanti, dichiaratosi indipendente e confluito nel cosiddetto Gruppo Misto, dopo le dimissioni dell'assessore Fusetti per impegni di lavoro e familiari (Ok le dimissioni da assessore per tali motivazioni, ben più imperscrutabili politicamente le dimissioni da consigliere...), ecco un altro segnale di scarsa coesione e di evidente distanza politica di un terzo consigliere, di ‘peso’, se ricordiamo come per ben due mandati il consigliere Costantino Canziani abbia operato come assessore. Da gruppo di opposizione attento e proteso esclusivamente alla cura e al bene della nostra Città, il Comitato per Castano non è certamente felice di assistere e di prendere atto di evidenti tensioni all'interno del gruppo di maggioranza che sostiene l'Amministrazione”.

Moiraghi: “No a teatrini e ripicche”

Le richieste di Moiraghi sono nette e chiare: “Non conosciamo le ragioni e le cause dell'acuirsi di tali tensioni, manifestatesi compiutamente nel corso dell'ultimo Consiglio comunale e lungi da noi l'idea di provare a lanciarci in ipotesi o illazioni sulle motivazioni di quanto accaduto. Chiediamo però, a nome di tutta la cittadinanza, massima trasparenza e responsabilità da ambo le parti: Amministrazione e consigliere Costantino Canziani. Se necessario si confrontino e provino a chiarirsi per ripartire con comunanza d'intenti e, se ciò non sarà possibile, abbiano entrambi il coraggio di rappresentare ai cittadini castanesi, seriamente e con onestà intellettuale, le ragioni del venir meno della fiducia reciproca e, per quanto riguarda il consigliere Canziani, abbia questi la forza (e la serenità morale) di staccarsi dalla maggioranza dichiarandosi indipendente e/o, in alternativa, di valutare le dimissioni. Castano Primo non merita balletti, teatrini e ripicche!”.

Giovanni Griffanti: “Maggioranza lontana dall'essere coesa”

Anche Giovanni Griffanti (Gruppo misto) è netto e fa riferimento al ‘peso’ politico di Canziani: “L'astensione del consigliere Canziani è l'ennesima dimostrazione che questa maggioranza è lontana dall'essere coesa. L'esperienza politica e amministrativa del consigliere hanno avuto la meglio sul ruolo di semplice comparsa in cui è stato inspiegabilmente relegato all'interno della maggioranza”.

Daniele Rivolta: “Segnale a Pignatiello”

Daniele Rivolta (Lega Nord) è parecchio duro nei confronti dell’amministrazione: “Il Consigliere Canziani che come noto conosce la burocrazia comunale, gli appalti, i bilanci, i costi e i dovuti tempi da rispettare si è giustamente dissociato dai modi 'dittatoriali' di Pignatiello. Il sindaco ci ha ormai abituati alle sua politica monopolistica in barba alle regole e al buon senso. Vive attorniato da Yes-man che alzano la manina a comando. Crediamo che il Consigliere Canziani tramite l'astensione abbia voluto mandare un segnale a Pignatiello per farlo tornare con i piedi per terra. Ormai nella realtà tanto quanto sui social il re è nudo!”. Roberto Colombo non commenta l’argomento. L'amministrazione, se lo vorrà, avrà lo spazio adeguato a esprimere la sua opinione.


Sara Riboldi

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