Castano Primo - Adescamento di minori, pornografia minorile e detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni 18. Sono queste le accuse contenute nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip Angela Minerva che hanno portato all’arresto del dipendente comunale e noto politico locale di 66 anni che era finito nei guai dopo un servizio di Alice Martinelli mandato in onda martedì 16 marzo dalla nota trasmissione televisiva, ‘Le Iene’, che mostrava le immagini di messaggi telefonici dal contenuto esplicitamente sessuale a una bambina di soli 11 anni che sarebbero stati inviati dall’uomo. Secondo le fonti giornalistiche, durante l’interrogatorio di garanzia, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto, il Comune ha avviato un provvedimento disciplinare verso il suo dipendente per verificare i fatti.
L’uomo, in carcere da fine aprile, dovrà rispondere di tre capi d’imputazione, esplicitati dall’ordinanza di custodia cautelare e resi noti in maniera molto chiara da Luca Testoni, giornalista de ‘La Prealpina’. Nell’ordinanza sono ben espressi. Il primo: l’adescamento di una minore di 11 anni attraverso Instagram e WhatsApp, “carpendone la fiducia mediante complimenti e lusinghe”, reato che secondo i magistrati sarebbe stato commesso dal novembre 2020 a febbraio 2021. Il secondo: la produzione di materiale pornografico realizzato mediante l’utilizzo di persone minori degli anni 18. Secondo l’accusa, l’uomo si sarebbe fatto inviare da una ragazza di 16 anni alcune immagini e video, dietro la convinzione che si trattasse di un rapporto sentimentale. Il terzo: la detenzione di materiale pornografico: 1.739 immagini e 256 video, con minori. Parte del materiale era stato cancellato, ma gli inquirenti sono riusciti a risalire al contenuto. Il Gip ha optato per la custodia cautelare in carcere. Il timore è la possibilità che l’uomo potrebbe ripetere questi reati utilizzando la rete.
Una vita apparentemente tranquilla quella del dipendente comunale. A Castano Primo lo conoscono tutti, sia per il suo lavoro in comune sia per il suo impegno politico. Dietro la vita quotidiana, però, la seconda vita ipotizzata nell’accusa. Nel servizio mandato in onda delle Iene sono tanti i messaggi resi noti: “La tua bellezza è impareggiabile; è la prima volta nella mia vita che una ragazza giovane mi lascia sbalordito”. E ancora: “Fai rimanere senza respiro mentre guardo le foto”. Messaggi scritti, audio e immagini, dal contenuto esplicito. Se l’accusa fosse confermata, i danni causati alle due ragazzine sarebbero enormi. E al di là del fatto che i contenuti siano virtuali e non fisici. L’indagine è coordinata dal PM Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella. Secondo quanto riportato da Testoni, inoltre, l’uomo sarebbe già stato condannato per episodi simili nel 2017, “due anni con pena sospesa”, si legge nell’articolo del giornalista.
Commenta Roberto Mirabile, presidente fondatore dell’associazione antipedofilia ‘La Caramella Buona Onlus’, Consulente d’Ambasciata, Rapp. Int. alla Camera dei Deputati, Già membro dell’Osservatorio antipedofilia della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Prevedibile, dal servizio delle Iene, questa misura cautelare decisa dal magistrato competente. Sottolineo il fatto, noto solo ora, che il soggetto abbia precedenti specifici: questo aggrava la sua posizione e ci deve ricordare quanto siano pericolosi i pedofili, che possono avere, in taluni casi, una ‘carriera’ criminale nutrita negli anni”.
Nel frattempo il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, ha interdetto l’uomo dal servizio in via cautelare ed è stato attivato un procedimento disciplinare per verificare i fatti. Il commento del primo cittadino arriva tramite nota ufficiale: “Alla luce della notizia dell'arresto di un dipendente comunale del nostro Ente per reati legati alla sua sfera privata, in qualità di Sindaco del Comune di Castano Primo, ritengo fare alcune precisazioni. Il Comune di Castano Primo ha appreso delle accuse rivolte al dipendente comunale, e del successivo arresto, a mezzo degli organi di stampa e nei termini da questi divulgati. Nessuna comunicazione è mai giunta dall'Autorità giudiziaria, alla quale, in ogni caso, il Comune darà ogni più ampia collaborazione. A seguito delle notizie di stampa gli uffici dell'Ente si sono attivati tempestivamente, per le proprie competenze, per far luce sui terribili fatti che sono stati rappresentati, avviando ogni procedura necessaria per garantire alla giustizia di fare il suo corso. Per questi motivi è stato attivato un procedimento disciplinare volto a verificare, in contraddittorio, l'incidenza di tali fatti e notizie sul rapporto di lavoro intercorrente con il dipendente, anche alla luce di un'imprescindibile osservanza dell'etica comportamentale che presiede al rapporto di pubblico impiego e in particolare per i dipendenti preposti a servizi che prevedano rapporti con il pubblico”. Conclude Pignatiello: “Nel ribadire la piena collaborazione con la Magistratura, il Comune auspica che un sollecito corso della giustizia possa far luce su fatti che, nella loro straordinaria gravità appresa dalla stampa, minano la serenità della collettività cui il Comune di Castano Primo è referente ed espressione istituzionale”.
Ricordiamo che l’avvocato della difesa, qualora lo volesse, ha tutto lo spazio di fornire la sua versione dei fatti.
Sara Riboldi
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